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Rischi specifici del mercato obbligazionario e come minimizzarli

Nel corso dei precedenti articoli, abbiamo analizzato i concetti fondamentali per comprendere il mercato obbligazionario: dai modelli di negoziazione, alle diverse tipologie di emittenti, fino ai principali rischi da considerare. Ora, è il momento di approfondire le strategie pratiche per minimizzare i rischi specifici legati all’investimento in obbligazioni, con un focus su come proteggere il capitale e ottimizzare i rendimenti.

Esploreremo le caratteristiche specifiche di alcuni rischi, come il rischio tasso di interesse, il rischio di mercato e il rischio di liquidità, e vedremo come le obbligazioni, se ben gestite, possono rappresentare un’opportunità di investimento sicura e profittevole nel lungo termine.

Il rischio tasso di interesse: come gestirlo e sfruttarlo

Il rischio tasso di interesse è uno dei principali rischi a cui gli investitori obbligazionari sono esposti. Come abbiamo visto nel terzo articolo, la relazione tra tassi di interesse e prezzi delle obbligazioni è inversa: quando i tassi di interesse aumentano, i prezzi delle obbligazioni scendono, e viceversa.

Sensibilità ai tassi di interesse: la duration

Per gestire efficacemente il rischio tasso di interesse, uno degli indicatori chiave da considerare è la duration di un’obbligazione. La duration misura la sensibilità del prezzo di un’obbligazione rispetto alle variazioni dei tassi di interesse. Più alta è la duration, maggiore sarà la variazione del prezzo in risposta a un cambiamento dei tassi.

  • Obbligazioni a lunga scadenza: tendono ad avere una duration più elevata, il che le rende più sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse.
  • Obbligazioni a breve termine: hanno una duration più bassa e sono meno influenzate dalle variazioni dei tassi, rendendole un’opzione più sicura in periodi di incertezza economica.

Per minimizzare il rischio tasso di interesse, gli investitori possono scegliere obbligazioni con una duration più breve, che subiranno minori oscillazioni di prezzo in caso di rialzo dei tassi.

Strategia di immunizzazione del portafoglio

Un’altra strategia per proteggere il portafoglio obbligazionario dalle fluttuazioni dei tassi d’interesse è la strategia di immunizzazione. Questa tecnica consiste nell’allineare la duration del portafoglio con l’orizzonte temporale dell’investimento. In questo modo, il portafoglio sarà meno influenzato dalle variazioni dei tassi, poiché eventuali perdite sui prezzi delle obbligazioni saranno compensate dal reinvestimento a tassi più elevati.

L’immunizzazione è particolarmente utile per gli investitori che cercano stabilità e prevedibilità nei rendimenti, soprattutto in periodi di alta volatilità dei tassi di interesse.

Rischio di mercato: come gestire la volatilità e proteggere il capitale

Il rischio di mercato, che riguarda la volatilità dei prezzi delle obbligazioni, è un altro fattore critico da considerare. Come già discusso, il prezzo delle obbligazioni può variare in risposta a diversi fattori, tra cui i cambiamenti nei tassi di interesse, l’andamento economico generale e le condizioni specifiche dell’emittente.

Diversificazione: una difesa fondamentale

Una delle strategie più efficaci per ridurre il rischio di mercato è la diversificazione del portafoglio obbligazionario. Investire in obbligazioni emesse da diversi emittenti, con scadenze e tipologie diverse, permette di mitigare gli effetti negativi di una singola fonte di rischio.

Ad esempio, un portafoglio diversificato potrebbe includere:

  • Titoli di Stato di paesi con meriti di credito elevati (come Stati Uniti, Germania o Giappone), che offrono stabilità in tempi di crisi.
  • Obbligazioni corporate di aziende solide, che offrono rendimenti più elevati ma con un rischio di credito controllato.
  • Obbligazioni sovranazionali, che forniscono un equilibrio tra rischio e rendimento grazie al coinvolgimento di istituzioni finanziarie internazionali.

Strategie di Bond Ladder e Barbell

Due strategie che possono aiutare a gestire il rischio di mercato e a ottimizzare i rendimenti nel tempo sono la Bond Ladder e la strategia Barbell:

  • La Bond Ladder (scala di obbligazioni) prevede l’acquisto di obbligazioni con scadenze distribuite nel tempo. In questo modo, l’investitore avrà titoli che maturano a intervalli regolari, permettendo di reinvestire a nuovi tassi d’interesse. Questo approccio riduce il rischio di essere bloccati con obbligazioni a basso rendimento in caso di aumento dei tassi.
  • La strategia Barbell si concentra su obbligazioni a breve e a lunga scadenza, evitando quelle a scadenza intermedia. In questo modo, l’investitore beneficia della stabilità delle obbligazioni a breve termine e del potenziale di guadagno delle obbligazioni a lungo termine.

Entrambe le strategie aiutano a distribuire il rischio nel tempo, ottimizzando i rendimenti e proteggendo il capitale dagli effetti negativi delle fluttuazioni di mercato.

Rischio di liquidità: come evitare le trappole dei titoli poco negoziali

Il rischio di liquidità rappresenta la difficoltà di vendere un’obbligazione sul mercato a un prezzo ragionevole. Questo rischio è particolarmente elevato per obbligazioni poco scambiate o per quelle emesse da emittenti meno conosciuti. Una scarsa liquidità può portare a difficoltà nel vendere il titolo, costringendo l’investitore a accettare un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato.

Come evitare il rischio di liquidità

Per minimizzare il rischio di liquidità, è consigliabile:

  • Investire in obbligazioni altamente negoziabili, emesse da grandi emittenti o trattate su mercati regolamentati e MTF con una buona presenza di liquidity provider.
  • Evitare le obbligazioni emesse direttamente da banche ai propri clienti, poiché spesso non sono negoziate su mercati secondari regolamentati, il che riduce la trasparenza e aumenta il rischio di esecuzioni sfavorevoli.
  • Verificare l’ammontare emesso di un’obbligazione: titoli con un ammontare superiore a 250 milioni di euro tendono a essere più liquidi e quindi più facilmente negoziabili.

Rischi macro e microeconomici: inflazione e condizioni dell’emittente

Un ultimo aspetto da considerare riguarda i rischi macroeconomici, come l’inflazione e le politiche monetarie delle banche centrali, che influenzano direttamente i tassi di interesse e il valore delle obbligazioni. Quando l’inflazione aumenta, i tassi di interesse tendono a salire, facendo scendere i prezzi delle obbligazioni esistenti sul mercato.

Allo stesso tempo, è importante monitorare anche i rischi microeconomici, legati alle condizioni specifiche dell’emittente. Una revisione del rating dell’emittente, ad esempio, può influenzare notevolmente il prezzo del titolo. Investitori avveduti tengono sotto controllo il contesto economico dell’emittente e il settore in cui opera.

Il rischio di credito: un focus costante

Come già trattato nei precedenti articoli, il rischio di credito è fondamentale nella gestione di un portafoglio obbligazionario. La selezione degli emittenti è cruciale per ridurre il rischio di insolvenza e proteggere il capitale. A tal fine, è consigliabile:

  • Preferire obbligazioni emesse da entità con un rating elevato.
  • Diversificare gli emittenti in diversi settori e aree geografiche.
  • Monitorare regolarmente i cambiamenti nei rating e nell’affidabilità dell’emittente.

Conclusione sui rischi specifici e le strategie per minimizzare i rischi

Investire in obbligazioni offre un’opportunità unica per combinare stabilità e rendimento, ma come abbiamo visto in questo articolo, è essenziale gestire con cura i rischi specifici del mercato obbligazionario. Attraverso strategie come la diversificazione, l’immunizzazione del portafoglio e il monitoraggio attento dei tassi di interesse e delle condizioni macroeconomiche, gli investitori possono proteggere il proprio capitale e ottimizzare i rendimenti.

Con una corretta pianificazione e una gestione del rischio ben strutturata, le obbligazioni possono diventare uno degli strumenti più potenti per costruire un portafoglio d’investimento solido e orientato alla crescita nel lungo termine.

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Dr.Massimo Gotta è un giornalista-pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torini. Laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza è uno dei più apprezzati analisti finanziari italiani e tra i fondatori del Circolo degli Investitori. Ha alle spalle una lunga carriera professionale nel mondo bancario e finanziario: è stato docente per l’Università degli Studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, il gruppo bancario Mediobanca, infine Banca Sella come responsabile Ufficio Titoli e Borsino ed in seguito Gestore di patrimoni presso la struttura Private Banking. Massimo Gotta è un apprezzato opinionista per diversi media finanziari tra cui Repubblica.it, LombardReport.com, Il Valore, Class CNBC. E’ coautore con Walter Demaria di “Investire in obbligazioni”, ed autore di diversi altri libri tra cui “Il meglio dell’analisi tecnica in Metastock”, Experta, (2006).

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