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Nell’ultimo articolo abbiamo esplorato tre strategie operative — Laddering, Bullet e Barbell — per gestire in modo efficiente un portafoglio obbligazionario. Ora approfondiamo una delle metodologie più avanzate e utilizzate dai professionisti: lo sfruttamento della curva dei rendimenti (yield curve) per ottimizzare gli investimenti. Vedremo come identificare opportunità attraverso il modello di arbitraggio della curva e altre tecniche più sofisticate.

Cosa significa sfruttare la curva dei rendimenti?

Sfruttare la yield curve significa utilizzare la forma e i movimenti della curva per prendere decisioni di investimento che possano massimizzare i rendimenti o ridurre il rischio. La curva dei rendimenti è un indicatore prezioso per valutare le aspettative future su tassi di interesse, crescita economica e inflazione. Monitorando le sue variazioni, possiamo anticipare i movimenti del mercato e adattare il nostro portafoglio obbligazionario in modo da trarne vantaggio.

Strategia di arbitraggio della curva

Una delle strategie più interessanti per gli investitori avanzati è l’Arbitraggio della Curva, che si basa sul principio che i mercati non sempre sono efficienti nel valutare correttamente le obbligazioni lungo la curva dei rendimenti. L’arbitraggio consiste nel comprare obbligazioni sottovalutate e vendere quelle sopravvalutate, approfittando di inefficienze temporanee.

Come funziona l’arbitraggio della curva

Nel concreto, l’arbitraggio della curva prevede l’individuazione di disallineamenti nei rendimenti tra obbligazioni con scadenze simili o diverse. Questi disallineamenti possono essere il risultato di cambiamenti nelle aspettative sui tassi di interesse o di shock economici temporanei che influenzano il mercato.

L’obiettivo è comprare obbligazioni che, in base alla forma della curva, risultano sottovalutate rispetto alla media di mercato, e vendere quelle sopravvalutate. Mentre gli hedge fund possono utilizzare derivati e vendite allo scoperto per perfezionare queste operazioni, gli investitori retail possono ottenere risultati simili acquistando obbligazioni sottovalutate e trattenendole in portafoglio fino a quando il mercato non corregge l’inefficienza.

Esempio pratico di arbitraggio della curva

Supponiamo di osservare un mercato in cui le obbligazioni a 5 anni offrono un rendimento del 3%, mentre quelle a 7 anni offrono il 3,2%. Se il disallineamento tra queste due scadenze è significativo rispetto alla media storica o alle attuali condizioni macroeconomiche, potremmo ipotizzare che l’obbligazione a 7 anni sia sopravvalutata, mentre quella a 5 anni sia sottovalutata.

In questo caso, l’arbitraggio consiste nel comprare l’obbligazione a 5 anni, aspettandosi che il suo rendimento scenda (e il prezzo salga), e vendere l’obbligazione a 7 anni. Per noi investitori retail, la strategia si focalizza sulla parte dell’acquisto di titoli sottovalutati, monitorando attentamente la forma della curva.

Strategia sulla Yield Curve: l’importanza dei tassi Forward

Oltre all’arbitraggio della curva, possiamo utilizzare i tassi forward per ottimizzare il nostro portafoglio obbligazionario. I tassi forward sono stime dei tassi di interesse futuri, basate sui prezzi correnti delle obbligazioni e sugli strumenti derivati. Monitorare i tassi forward ci permette di fare previsioni su come si evolveranno i tassi a lungo termine, e di conseguenza prendere decisioni di investimento più informate.

Esempio di utilizzo dei tassi Forward

Supponiamo che il tasso di interesse corrente per un’obbligazione a 5 anni sia del 2,5%, ma il tasso forward a 5 anni indichi che il rendimento per un’obbligazione simile sarà del 3,5% tra cinque anni. Questo ci suggerisce che il mercato prevede un aumento dei tassi di interesse nel lungo termine. In questo scenario, potremmo preferire obbligazioni a breve termine, poiché quelle a lungo termine vedrebbero una diminuzione del prezzo se i tassi di interesse aumentano come previsto.

Integrazione della Yield Curve con le strategie classiche

Abbiamo già discusso delle strategie come la Laddering, la Bullet e la Barbell, ma come possiamo integrarle con le conoscenze sulla yield curve?

  1. Strategia Laddering e Movimenti della Curva: Se ci aspettiamo che la curva dei rendimenti si irripidisca (steepening), possiamo impostare una ladder con più enfasi sulle scadenze a lungo termine, che beneficerebbero di rendimenti più elevati. Se, invece, ci aspettiamo un appiattimento (flattening), potremmo preferire una ladder più concentrata sulle scadenze a breve termine.
  2. Strategia Bullet e Tassi Forward: Se i tassi forward indicano un aumento dei tassi di interesse nel medio termine, una strategia Bullet potrebbe concentrarsi sull’acquisto di obbligazioni che scadono prima di questo previsto aumento, bloccando così un rendimento interessante prima di una potenziale flessione dei prezzi obbligazionari.
  3. Strategia Barbell e Curva Invertita: Quando ci troviamo in un contesto di curva invertita, la Strategia Barbell potrebbe risultare particolarmente efficace, poiché possiamo approfittare sia delle obbligazioni a breve termine con rendimenti superiori, sia di quelle a lungo termine che beneficeranno di una correzione della curva in futuro.

Strategie avanzate: arbitraggio di rischio di credito e rotazione settoriale

Oltre alle tecniche basate sulla yield curve, gli investitori istituzionali utilizzano altre strategie avanzate che possiamo conoscere per avere una visione più ampia del mercato obbligazionario. Due tra queste sono l’arbitraggio di rischio di credito e la rotazione settoriale.

Arbitraggio di rischio di credito

Questa strategia si concentra sulla gestione del rischio di insolvenza degli emittenti obbligazionari. Gli hedge fund utilizzano strumenti derivati come i Credit Default Swap (CDS) per coprirsi dal rischio di default degli emittenti, cercando opportunità di arbitraggio tra diverse obbligazioni con differenti rischi di credito.

Rotazione settoriale

La rotazione settoriale sfrutta le differenze di performance tra i vari settori obbligazionari, come i titoli governativi, quelli corporate e gli high yield. In base alle aspettative di mercato, è possibile spostare l’allocazione del portafoglio tra questi settori per massimizzare il rendimento. Per esempio, in un contesto di crescita economica stabile, potrebbe essere più interessante spostarsi su corporate bond o high yield, mentre in periodi di incertezza economica si può optare per titoli più sicuri come i governativi.

Carry Trade: opportunità nel differenziale di valuta

Un’altra strategia che vale la pena menzionare è il carry trade, una tecnica usata per sfruttare il differenziale di rendimento tra obbligazioni denominate in valute diverse. In pratica, si prende in prestito in una valuta con tassi di interesse molto bassi (come lo yen giapponese) e si investe in obbligazioni in un’altra valuta con rendimenti più elevati (come i Treasury americani).

Conclusione sulle strategie avanzate

Sfruttare la curva dei rendimenti per prendere decisioni di investimento è una delle strategie più avanzate e potenti per migliorare la gestione di un portafoglio obbligazionario. Che si tratti di arbitraggio della curva, analisi dei tassi forward o rotazione settoriale, queste tecniche permettono di ottenere un vantaggio competitivo e di affrontare le diverse fasi del mercato in modo più consapevole e preparato.

Nel prossimo articolo, concluderemo il nostro percorso esaminando come gestire in modo attivo e dinamico un portafoglio obbligazionario, bilanciando le opportunità di rendimento e rischio.

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Dr.Massimo Gotta è un giornalista-pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torini. Laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza è uno dei più apprezzati analisti finanziari italiani e tra i fondatori del Circolo degli Investitori. Ha alle spalle una lunga carriera professionale nel mondo bancario e finanziario: è stato docente per l’Università degli Studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, il gruppo bancario Mediobanca, infine Banca Sella come responsabile Ufficio Titoli e Borsino ed in seguito Gestore di patrimoni presso la struttura Private Banking. Massimo Gotta è un apprezzato opinionista per diversi media finanziari tra cui Repubblica.it, LombardReport.com, Il Valore, Class CNBC. E’ coautore con Walter Demaria di “Investire in obbligazioni”, ed autore di diversi altri libri tra cui “Il meglio dell’analisi tecnica in Metastock”, Experta, (2006).

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