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In questo articolo vediamo quali strategie operative si possono attuare con gli ETN sulle valute. Se hai letto l’articolo introduttivo su ETC ed ETN,  ti ricordo che puoi scaricare l’elenco completo in formato Excel degli strumenti quotati sul nostro mercato dal sito di Borsa Italiana.

In origine, gli ETN venivano anche denominati ETFs ma nel corso del tempo hanno perso questa caratteristica. L’aggiunta della “s” serviva per indicare la loro diversa natura rispetto alla famiglia degli ETF, perché gli ETN – così come gli ETC – sono di fatto strumenti derivati cartolarizzati che replicano l’andamento del cambio di una valuta, del prezzo di una materia prima oppure di un indice azionario o obbligazionario.

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Una differenza sostanziale tra ETF ed ETN è che questi non sono OICR – mentre gli ETF sì – e quindi non essendo fondi non detengono nessun titolo. La differenza non è da sottovalutare ed è sostanziale: gli ETF hanno un patrimonio separato rispetto a quello delle società che ne curano le attività di costituzione, gestione, amministrazione, e non sono esposti al rischio di insolvenza neppure in caso di fallimento delle banche emittenti. Gli ETN, invece, non hanno questo tipo di protezione, pertanto se l’emittente fallisce, i titolari dell’ETN diventano dei creditori e dovranno insinuarsi al passivo per cercare di riottenere i propri capitali.

In realtà questo accade per la maggior parte degli strumenti finanziari, come azioni e obbligazioni, ad esempio, per cui non ritengo sia un particolare motivo per temere gli ETN. A questo proposito, se non l’hai ancora letto, ti suggerisco di dare uno sguardo al mio articolo sui rischi delle obbligazioni, in particolare per quanto riguarda il rischio emittente.

ETN sulle valute

L’aspetto decisamente interessante degli ETN risiede nel fatto che oggi sono quotati una gran quantità di strumenti che replicano la performance di strategie su valute, sia senza leva sia con leva finanziaria. Se ci pensi, di fatto è una rivoluzione, perché il mercato valutario, da sempre, è stato appannaggio di trader professionisti, sia si trattasse del mercato dei futures sia si trattasse del forex.

Inoltre, oggi grazie a questi strumenti è possibile adottare delle strategie a fini coperture dal rischio cambio, e quindi non solo per speculare sulle valute in ottica di trading. Questo fa sì che gli ETN si possano rivolgere e adattare alle strategie operative tanto del trader di breve termine quanto al risparmiatore che deve amministrare i rischi del suo portafoglio di medio e lungo termine. Insomma, gli ETN sulle valute sono molto versatili.

In un certo modo, gli ETN una lacuna per il piccolo risparmiatore, permettendogli di aggiungere potenziale efficienza e diversificazione al suo portafoglio. Pensa, ad esempio, al tasso di cambio maggiormente importante per noi europei, che è senza dubbio il cross EUR/USD: poter contare su strumenti come gli ETN sulle valute per prendere posizione su questo cross valutario può essere non solo interessante, bensì in alcuni casi decisamente salutare, soprattutto se si hanno in portafoglio delle posizioni in dollari che devono essere in qualche modo protette.

A puro titolo di esempio, mettiamo a confronto due grafici riferiti al cambio EUR/USD, tanto per osservare come la replica dell’ETN sia ben allineata al rapporto di cambio sottostante. Il grafico in alto mostra il future sul cambio EUR/USD, mentre il grafico in basso mostra l’ETN Wisdomtree Short Usd Long Eur (ISIN: JE00B3SBYQ91 – Ticker: USEU)

EUR-USD vs ETN

Come puoi vedere l’ETN segue molto da vicino l’andamento del sottostante e quando il dollaro perde forza contro euro l’ETN va al rialzo e, ovviamente, viceversa quando il dollaro si rafforza nei confronti della nostra valuta.

Strategie su valute con gli ETN

Ma perché si parla di strategie su valute per il sottostante a questo tipo di ETF?
E come vanno letti i grafici relativi alle valute?

Molto semplice, e un esempio chiarirà il concetto. Poiché abbiamo a che fare con un rapporto di cambio il grafico mostra di fatto un ratio che sale o scende in funzione dei valori del numeratore e del denominatore. Il cambio EUR/USD ha la nostra valuta al numeratore e il dollaro al denominatore. Così, per pura legge matematica, quando il dollaro si rafforza contro euro il grafico scende e viceversa sale quando il dollaro si indebolisce contro euro.

Cambio EUR-USD

Infatti, un cambio che passa da 1,10 a 1,20 – quindi il grafico sale – vuol dire che il dollaro ha perso forza contro euro, cioè vale meno. Viceversa, se il cambio passa da 1,26 a 1,15 – quindi il grafico scende – vuol dire che il dollaro si è rafforzato contro euro, cioè vale di più. Ecco perché si dice che i grafici delle valute “vanno letti al contrario”.

Inoltre, essendo il tasso di cambio un rapporto, implicitamente è come se contemporaneamente si assumesse una posizione short sul dollaro e una posizione long sull’euro. Ed ecco perché si parla di “strategia su valute”.

Naturalmente gli ETN su valute non si limitano solo al cambio EUR/USD ma coprono anche altri tassi di cambio, anche se non in modo completo. Infatti, possiamo dire che sono prese in considerazione al momento solo le valute maggiormente trattate, naturalmente per ambo i versi delle strategie.

Abbiamo così i seguenti sottostanti a disposizione per la nostra operatività:

  • LONG GBP SHORT EUR
  • LONG CHF SHORT EUR
  • LONG SEK SHORT EUR
  • LONG NOK SHORT EUR
  • LONG JPY SHORT EUR
  • LONG AUD SHORT EUR
  • LONG USD SHORT EUR

 

  • SHORT GBP LONG EUR
  • SHORT CHF LONG EUR
  • SHORT SEK LONG EUR
  • SHORT NOK LONG EUR
  • SHORT JPY LONG EUR
  • SHORT AUD LONG EUR
  • SHORT USD LONG EUR

Abbiamo ora tutti gli elementi necessari per impostare l’operatività con gli ETN sulle valute, e questo sarà argomento di una serie di prossimi articoli, espressamente dedicati.

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Dr.Massimo Gotta laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza è uno dei più apprezzati analisti finanziari italiani e tra i fondatori di Rendimento Fondi. Ha alle spalle una lunga carriera professionale nel mondo bancario e finanziario: ha lavorato per l’Università degli Studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, il gruppo bancario Mediobanca, infine Banca Sella come responsabile Ufficio Titoli e Borsino ed in seguito Gestore di patrimoni presso la struttura Private Banking. Massimo Gotta è stato un apprezzato opinionista per diversi media finanziari tra cui Repubblica.it, LombardReport.com, Il Valore. E’ coautore con Walter Demaria di “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013 ed autore di diversi altri libri tra cui “Il meglio dell’analisi tecnica in Metastock”, Experta, (2006).

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