Riprendiamo il discorso iniziato con l’articolo https://www.circoloinvestitori.it/fondi-a-cedola-per-vincere-a-lungo-termine/ e a seguito di alcune richieste, parliamo oggi dei cinque migliori ETF che distribuiscono dividendi come alternativa ai fondi cedola.
I benefici di un flusso cedolare
I benefici derivanti da un flusso cedolare per l’investitore sono in gran parte di tipo psicologico. L’incasso ricorrente di una somma, seppur contenuta, è da sempre valutato come un modo semplice per ottenere piccole prese di beneficio sull’investimento effettuato. Soprattutto dal punto di vista psicologico risulta una pratica rassicurante. Nello scorso articolo abbiamo analizzato esclusivamente lo scenario inerente i Fondi comuni, passiamo ora dunque ad approfondire lo stesso discorso analizzando cosa succede sul versante ETF.
Attenzione al cash drag sugli ETF che distribuiscono dividendi
In pochi lo sanno, ma esiste una pratica denominata “cash drag” imposta ai gestori degli ETF dalla SEC, che può inficiare l’andamento del sottostante. Essa consiste nell’impossibilità si reinvestire i proventi dei titoli in portafoglio, mantenendo tali guadagni sotto forma di liquidità fino alla data di stacco della cedola. Tale pratica può creare un effetto distorsivo sul tracking error nelle fasi di spinta rialzista perché il fondo non reinveste gli utili, ma vale ovviamente anche il beneficio in caso di discesa del titolo.
Specifichiamo meglio: in un mercato in salita, l’ETF sottoperformerà fondi simili con la capacità di reinvestire gli utili perché essi potranno acquistare più azioni. Al contrario, in un mercato che scende questo non è un problema perché è più remunerativa la liquidità rispetto a un investimento in perdita.
Cinque migliori ETF che distribuiscono dividendi
Indichiamo qui di seguito a titolo di esempio cinque ETF che negli anni hanno sempre riconosciuto al sottoscrittore cedole regolari; si tratta di quattro obbligazionari ed un azionario.
Generalmente quando si trovano online questi articoli dal titolo roboante si parla del titolo elencandone le virtù ma raramente viene mostrato il grafico. Noi di RendimentoFondi come sempre andiamo nella direzione opposta, perché siamo convinti che qualunque cedola non potrà mai sopperire a un ETF che perde valore magari per anni interi.
Vediamo dunque insieme i Cinque migliori ETF che distribuiscono dividendi.
Ishares Global Corporate Bond – IE00B7J7TB45 (CORP)
L’ETF replica l’indice BARCLAYS GLOBAL AGGREGATE CORPORATE BOND TR e rientra nella categoria dei obbligazionario corporate mondo. L’acquisto di questo ETF garantisce al possessore una diversificazione di Bond internazionale.
La cedola è pagata ogni sei mesi ed il rendimento è del 3% lordo, ottenuto dividendo il flusso annuale per il valore corrente.

Il grafico appare irregolare, ma come sempre potremo usare il Trendycator per orientarci.
Ishares Jpmorgan $ Em Mkt Bond – IE00B2NPKV68 (IEMB)
L’ETF replica l’indice JPMORGAN EMER MARKETS BOND INDEX GLOBAL CORE TR e rientra nella categoria dei titoli di stato – emergenti.
La cedola è pagata ogni mese ed il rendimento è del 4.8% lordo, ottenuto dividendo il flusso annuale medio per il valore corrente.

Attenzione perché come si vede dal grafico è un ETF dalle fortissime escursioni negative, anche del 30% annuo. Per fortuna queste forti oscillazioni sono proprio quelle che meglio funzionano con un indicatore di trend tipo Trendycator. Interessantissima la nuova posizione long tutt’ora in essere iniziata a fine gennaio 2019. Solo con questo ETF, da inizio anno il lettore di RendimentoFondi ha potuto beneficiare di 6 cedole pari a 2.64 USD per quota che si somma ad un upside del titolo del +9.6%. Una bella operazione direi.
PIMCO Short-Term High Yield Eur Hedged – IE00BF8HV600 (STHE)
L’ETF replica l’indice BOFA MERRILL L 0-5 YEAR US HIGH Y CONSTR EUR HED e rientra nella categoria dei corporate high yield.
La cedola è pagata ogni mese ed il rendimento è del 5.5% lordo, ottenuto dividendo il flusso annuale medio per il valore corrente.
Nel nostro magazine mensile lo abbiamo definito un Top Gun
che non deve mai mancare in un portafoglio perché nell’ultimo anno ha distribuito 4.59 Euro per quota.

Certo il grafico non fa urlare al miracolo, ma dopo tutti questi Bottom in sequenza sembra aver trovato una certa stabilità e se dovesse superare area 89.5 sarebbe un buon candidato per essere acquistato. Al lettore di Rendimentofondi non rimane altro che inserire il titolo nella propria whatchlist e aspettare!
iShares EURCovered Bond UCITS ETF EUR (Dist) IE00B3B8Q275 (ICOV)
L’ETF replica l’indice MARKIT IBOXX EURO COVERED INDEX TR e rientra nella categoria dei obbligazionari corporate Euro.
La cedola è pagata semestralmente ed il rendimento è del 0.5% lordo, ottenuto dividendo il flusso annuale medio per il valore corrente.

Dal punto di vista del flusso cedolare non è certo un campione di esborsi, ma abbiamo voluto inserirlo in questo elenco in virtù del suo grafico. Appare decisamente più regolare rispetto agli altri proposti in precedenza, tanto che dal 2012 ad oggi è salito di circa il 18%. Anche se noi con Trendycator saremo entrati e usciti più volte, rimane un titolo in un buon trend di fondo. Se analizziamo gli ultimi anni, dopo essere rimasto praticamente fermo dal 2015 a oggi – cosa per altro utile a chi punta al flusso cedolare – da qualche mese è ripartito portandosi sui massimi assoluti.
Ishares SP 500 Ucits Etf (Dist) – IE0031442068 (IUSA)
Per la scelta del titolo azionario mi sono affidato alle nostre tabelle ETF/ETC/ETN; interrogandole e filtrandole per ETI era quasi scontato che sarebbe uscito un azionario USA. Per ottenere questo risultato è stato sufficiente inserire “Dist” nella ricerca per nome e poi successivamente ordinare la tabella per ETI più alto.
L’ETF replica l’indice S&P500 e rientra nella categoria dei azionari nord America.
La cedola è pagata trimestralmente ed il rendimento è del 1.62% lordo, ottenuto dividendo il flusso annuale medio per il valore corrente. Al quale va sommato il fatto che stiamo acquistando un sottostante solido, dunque annualmente andremo ad aggiungere l’utile conseguito dal NAV.

Conclusioni sui Cinque migliori ETF che distribuiscono dividendi
Investire in ETF obbligazionari con cedola non è garanzia di successo, ma come sempre dobbiamo sapere bene cosa stiamo comprando. Attenzione alla diversificazione, perché a volte i sottostanti si sovrappongono e gli strumenti tendono a diventare tutti simili nelle performance. In secondo luogo il consiglio è sempre quello di avere una strategia di investimento chiara e ben strutturata; in questo senso con l’aiuto del Trendycator sapremo quando sarà il momento giusto per investire.
2 commenti
Articolo particolarmente interessante, almeno per me.
Una cosa non mi è ben chiara: in caso di Trendycator negativo, converrebbe disinvestire anche se in quel periodo è previsto lo stacco della cedola o è meglio aspettare l’accredito della cedola prima di uscire?
Immagino che la soluzione a questo quesito sia relativa a molti fattori, primo fra tutti la consistenza della correzione.
Gent.ma buongiorno e grazie come sempre per leggerci puntualmente.
Lei mi pone la classica domanda dalle cento pistole; intesa come una domanda dalle mille sfaccettature possibili.
In linea di massima le dico che se siamo in zona Trendycator rosso, probabilmente lei avrebbe già dovuto vendere.
Allo stesso tempo, se entro pochi giorni c’è uno stacco cedola è a discrezione di chi possiede l’ETF decidere se mantenere ancora per qualche giorno il titolo o meno .
Magari basandosi sulla velocità con la quale il titolo sta perdendo quotazione; quest’ultimo aspetto è desumibile dalla visione diretta del grafico che recentemente abbiamo messo a disposizione degli utenti: https://www.youtube.com/watch?v=vDatL0ah-ro&feature=youtu.be
Saluti