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Abbiamo fatto tanta teoria sulle onde di Elliott in questi articoli:

Le onde di Elliott secondo RendimentoFondi

Le onde correttive di Elliott

Dunque andremo al sodo in questo. Lo abbiamo accennato, le onde di Elliott nascono essenzialmente come metodo visivo di riconoscimento degli impulsi, ma sono strettamente legate ai numeri di Fibonacci. Essenzialmente i rapporti di Fibonacci vengono comunemente utilizzati per poter quantificare quanto una determinata onda può prolungarsi continuando sempre a mantenere la stessa numerazione.
Andiamo al sodo e vediamo alcuni esempi pratici. Ricordiamo ai lettori che quanto segue si unisce, e non va a sostituire quanto detto nei precedenti articoli a riguardo delle sovrapposizioni tra le diverse onde.

Interpretazione matematica delle onde di Elliott.

Ipotizziamo di aver riconosciuto una onda 1 in formazione.

Come mostrato in Fig.1, solo una piccola percentuale di onde 2 si fermano prima del 50% di ritracciamento (inteso rispetto alla onda che precede), bensì la maggior parte ha un range di estensione compreso tra il 50 e il 61.8%. Sempre nella stessa immagine vediamo come l’estensione di onda 3 possa raggiungere, a seconda dei casi, 1.62, 2.62, 4.25 volte onda 1. Si stima inoltre che nel 15% dei casi l’onda 3 possa fermarsi tra l’1 e l’1,62. Nel 75% dei casi tra 1.62 e 2.62. Solamente il restante 10% dei casi supera il rapporto di 2.62 volte onda 1.

Finora abbiamo visto due onde relazionate con onda 1, adesso veniamo all’onda 4 che si relaziona con l’onda 3.
Relativamente a onda 4 si è osservato che il 15% dei casi si può fermare tra il 23.6% e il 38.2% di onda 3. Invece, nel 70% dei casi tra il 38.2% e il 50%. Un buon 15% estende il suo raggio fino al 61.%. Solamente il 15% va oltre tale soglia e il motivo è che l’onda 4 rappresenta solamente una pausa di un trend primario forte.

Parlando di onda 5 (Fig.2) le cose si complicano.

Infatti essa si calcola matematicamente come rapporto con il totale da 0 a 3. Come si vede in figura le possibili estensioni sono 0.62, 1 o 1.62 volte la distanza precedentemente calcolata. Arriviamo finalmente all’onda correttiva B. Anche qui le cose non sono sempre così chiare e lineari come si potrebbe pensare. Infatti, statisticamente quest’onda si ferma tra il 50% e il 61.8% (poco più, poco meno) di onda A. Ma purtroppo duole dire che in alcuni casi l’onda B può iper-estendersi anche fino a raggiungere i massimi toccati da onda 5. Altrimenti non si spiegherebbe il fenomeno del cosiddetto “doppio massimo”.

Infine, l’onda correttiva C ha un’estensione generalmente pari a onda A oppure, può fermarsi anche poco sotto il minimo di onda A.

Conclusioni su Fibonacci ed Elliott

In questa serie di articoli abbiamo voluto fornire al lettore un quadro completo dei rapporti di Fibonacci uniti alle onde di Elliott. Tuttavia, come detto in fase di prefazione sono tecniche che vanno prese con le molle, a nostro avviso senza utilizzarle come unica fonte interpretativa del mercato, (richiedono troppa interpretazione) ma semmai come ausilio secondario ad un altro supporto che ci individui con precisione il trend primario come ad esempio il nostro Trendycator. Nondimeno, ribadiamo che a nostro avviso le onde correttive (dunque i ritracciamenti) hanno una facilità di individuazione e una validità statistica maggiore rispetto alle proiezioni nel futuro delle onde impulsive.

Per una panoramica completa sulle onde di Elliott, leggi gli altri articoli di questa mini serie dedicata:

Le onde di Elliott secondo RendimentoFondi

Le onde correttive di Elliott

Buon RendimentoFondi

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

1 commento

  1. Marco Cannavacciuolo on

    Buongiorno, state svolgendo un ottimo lavoro per chi conosce poco l’analisi tecnica. In questo periodo state illustrando varie possibilità da poter seguire per investire al meglio. Penso che mettere “troppa carne a cuocere” possa anche disorinetare le persone.
    Perchè si sottoscrive l’abbonamento?
    Per avere delle indicazioni chiare su cosa fare e non su quello che si potrebbe fare (il potrebbe sono chacchiere e si rischia di ripetere le solite cose che si trovano in giro).
    Implementate al meglio le vostre idee e rendetele fruibile agli abbonati.
    Buon lavoro

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