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Vediamo come riconoscere un massimo di mercato con l’aiuto dell’analisi tecnica.

Nel trading, così come negli investimenti, ci sono alcuni punti di svolta che, se riconosciuti, possono davvero aiutarci ad avere una migliore comprensione dei mercati.

Riconoscere lo stato di forza dei mercati, attraverso l’osservazione dei grafici è basilare per assumere coscienza del momento e prendere così le opportune decisioni di investimento.

I punti chiave da riconoscere sono essenzialmente tre e RendimentoFondi ha un aiuto per tutti questi: fase di impulso (identificabile grazie al Trendycator), fase di inversione rialzista (identificabile grazie ai Bottom o minimi di mercato + Oscillator in divergenza) e fase di inversione ribassista (identificabile grazie ai Peak o massimi di mercato + Oscillator in divergenza).

In questo articolo andremo dunque a descrivere alcuni pattern di analisi tecnica classica utili per identificare i punti di massimo del mercato, i quali, senza un indicatore di supporto sono davvero difficili da riconoscere.

Identificazione di un massimo di mercato significativo

Esattamente al contrario rispetto a quanto osservato nel precedente articolo denominato “Come riconoscere un minimo di mercato“, scopriamo come trovare il Peak o massimo di mercato.

Come per il precedente articolo vediamo in Fig.1 una rappresentazione di tutti i possibili punti di fine rialzo e fine calo all’interno di un grafico di Borsa.

Fig.1 Punti di svolta del mercato secondo l’analisi tecnica. Fonte CircoloInvestitori.it

Pertanto, se dopo una fase di lunga salita del mercato riusciamo a individuare, grazie agli indicatori di RendimentoFondi, un Peak con l’Oscillator in divergenza negativa, meglio se accompagnati da una Shooting star, siamo già a buon punto.

Vediamo in Fig.2 come già durante il 2021 era possibile osservare un calo evidente della forza sull’S&P500 più volte denunciato sul nostro Magazine.

Fig.2 Divergenza negativa fra prezzi e oscillatore presente su S&P500 nel corso del 2021 Fonte CircoloInvestitori.it

Inoltre, anche nel nostro articolo denominato Shooting star abbiamo mostrato come fosse possibile, già negli ultimi mesi del 2021, scorgere sull’indice americano S&P500 alcuni segnali importanti: il mercato era già da diversi mesi in divergenza negativa fra prezzi e oscillatore, questo è sintomo di una perdita di forza del mercato che avevamo più volte annunciato su CircoloInvestitori. Oltre a questa netta divergenza abbiamo anche isolato la Shooting Star sul Time-frame mensile.
Leggi l’articolo completo su CircoloInvestitori e scopri come CircoloInvestitori già a novembre 2021 aveva identificato con precisione la fase di calo che stiamo attraversando oggi.
https://www.circoloinvestitori.it/shooting-star-su-sp500/

Le divergenze tra prezzi e oscillatore sono stati descritti su CircoloInvestitori nell’articolo dal titolo “Divergenza Trendycator Oscillator alla scoperta dei trend nascenti”.

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Andiamo al sodo.

Gli swing high

Dopo aver isolato un Peak (massimo di mercato), quando il mercato inizia a scendere è fondamentale osservare il comportamento dei massimi sul grafico.

In particolare, lo sviluppo di un Peak classico è individuabile dall’osservazione di una serie di massimi decrescenti.

Anche in questo caso può sembrare un controsenso ma sappiamo che il Peak, al pari del Bottom lo si può isolare solamente per mezzo del movimento contrario susseguente.

Fig.3 Punto di massimo del mercato. Elaborazione CircoloInvestitori

Facendo sempre riferimento alla Fig.1, se identifichiamo nel grafico il punto di massimo denominato come “swing high 1”, successivamente dobbiamo osservare un calo, nel corso del quale i volumi generalmente salgono, seguito da una correzione che conduce il mercato su un nuovo massimo di “Swing high 2” che deve essere inferiore rispetto a quello raggiunto in precedenza.

Questo è un momento fondamentale, perché fino a questo punto nulla è sicuro.

Nessuno può dire infatti, che quel massimo sarà realmente un punto di fine trend fino a che la fase discendente non riparte fino a superare il minimo raggiunto dal mercato nel corso del primo ribasso; la rottura di questo minimo sancirà (definitivamente) l’inizio di un trend discendente.

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La Bull Trap

La figura riconosciuta come Bull Trap (trappola per tori) non è denominata così a caso, infatti, è una delle figure di analisi tecnica più complesse da individuare: vediamo perché (Fig.4).

Fig.4 Bull Trap. Elaborazione CircoloInvestitori

Quando si genera il primo massimo generalmente si pensa siano presenti tutte le condizioni per poterlo definire un massimo importante, poi successivamente si forma un movimento nel quale il mercato dapprima scende, facendo intendere una inversione di tendenza ma al contrario in seguito riprende il trend primario.

Il mercato torna quindi a salire con forza esattamente fino a superare il massimo precedente.

Solo a quel punto inverte e parte vigoroso il trend negativo, spesso demarcato anche da una forte ripresa dei volumi.

È un pattern molto insidioso da individuare perché il primo massimo di mercato può ingannare e solo dopo si scopre che il massimo reale è il secondo. Per questo motivo noi di RendimentoFondi invitiamo i lettori a leggere queste situazioni di mercato per informazione ma di confermare l’uscita dal mercato unicamente a seguito di uno stato di debolezza del Trendycator.

Osservando la Fig.4 si nota come, anche in questo caso, grazie all’Oscillator di Trendycator è possibile valutare correttamente il primo massimo (Peak) perché diventa chiaro come non ci fosse l’evidenza di un oscillatore in divergenza con i prezzi.

Il doppio massimo di mercato

Questa situazione di mercato è caratterizzata da un primo massimo nella generalmente sono visibili tutte le condizioni per poterlo definire un massimo importante: un potenziale shooting star, Peak e oscillatore in divergenza. Osserviamo come nel primo massimo di Fig. 5 effettivamente c’erano queste condizioni.

Fig.5 Doppio massimo di mercato. Elaborazione CircoloInvestitori

La successiva fase discendente però avviene generalmente con una condizione di scarsi volumi, non è facile infatti in questa fase capire se realmente c’è una reale inversione di tendenza.

Successivamente al primo impulso ribassista, infatti, il mercato riprende a salire con una buona ripresa dei volumi, facendo ipotizzare che l’up-trend non sia finito.

Il mercato arresta quindi la sua risalita, esattamente sul massimo precedente e effettua un improvviso crollo, talune volte, come nell’esempio di Fig.5 i massimi (vale anche per i minimi) possono essere più di due.
Anche in questo caso, per evitare brutte sorprese sarebbe meglio intraprendere una decisione di investimento basandosi sulla conferma di uscita da parte del Trendycator.

conclusioni su come individuare i massimi di mercato

Se te lo sei perso ti invito a rileggere il precedente articolo “Come riconoscere un minimo di mercato“.

Si conclude così un mini ciclo di articoli importantissimi per il lettore che intende avvalersi della lettura dei grafici per identificare i punti chiave di svolta dei mercati.

Abbiamo però visto come il solo grafico spesso è complesso da interpretare senza un valido aiuto.

Per questo abbiamo ideato i nostri indicatori proprietari in grado di aiutare il lettore nell’individuazione degli stati impulsivi del mercato (trendycator) e dei punti di svolta del mercato (Osservazione grafica unita al Trendycator_Oscillator in divergenza).

Buon CircoloInvestitori!

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

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