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Sai cosa sono i fondi comuni di investimento?

Lo sai veramente o pensi che i fondi sono quella cosa che aveva tua nonna?

Ti hanno detto che gli ETF sono meglio?

Scopriamo insieme i quattro aspetti principali dei fondi osservandoli da un punto di vista imparziale.

Definizione di Fondo comune di investimento

Un aspetto che a nostro avviso andrebbe decisamente migliorato e approfondito e la percezione generale del fondo comune di investimento: infatti, molte persone pensano ai fondi comuni di investimento come a dei semplici “prodotti”. 

Ma quando acquisti un fondo comune, stai in realtà comprando una quota di una società che a sua volta assume un gestore, il quale al pari di un amministratore delegato di una grande azienda gestisce i suoi soldi.

Quello che otterrai acquistando una quota di un fondo comune sarà una porzione del portafoglio posseduto dal fondo. 

Indipendentemente da quanto investi (tanto o poco che sia), le tue quote rappresentano il portafoglio in miniatura. 

Di fatto, se acquisti un fondo sull’azionario America otterrai una frazione di tutti i 500 titoli dell’S&P 500, ad esempio.

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Vantaggi per gli investitori

1 Non richiedono grandi investimenti iniziali.

Se avessi solo 1000 Euro da investire, potresti farci ben poco, al limite potresti andare al casinò .

Al contrario, acquistando le quote di un fondo comune di investimento otterrai una grande diversificazione anche da quel piccolissimo capitale iniziale di 1000 Euro.

2 Sono facili da comprare e vendere.

Per quanto se ne dica, i fondi sono facili da acquistare. 

Una volta che hai individuato il fondo giusto, basta una telefonata al family banker o un clic del mouse per entrare a farne parte.

A differenza degli ETF non hanno mai problemi di liquidità e non solo, esistono classi come i bilanciati che non esistono per gli ETF. 

Allo stesso modo, non avendo il problema della liquidità i fondi sono anche semplici da vendere. 

A differenza di molti altri strumenti finanziari, come i singoli titoli, non è necessario trovare un acquirente quando è il momento di scaricare le tue azioni.

3 Sono gestiti professionalmente.

Se si prevede di acquistare singole azioni e obbligazioni, è necessario avere competenze di analisi tecnica, o peggio essere in grado leggere un bilancio e di calcolare il fair price o fair value di una azione o di una obbligazione. 

Al contrario non è richiesta una conoscenza approfondita delle dinamiche di mercato per investire in un fondo comune di investimento.

4 Sono tendenzialmente regolari nel loro andamento Graz all’altro ampia diversificazione, questa affermazione è tanto più vera quanto più il gestore è bravo ovviamente.

Tuttavia i fondi non sono l’Eldorado certo, esistono anche i fondi che perdono soldi, spesso questo dipende dal mandato di gestione. È certo che se io investo su di un fondo con sottostante le commodity ad esempio e le stesse sono in forte declino non ci si può aspettare che il gestore faccia i miracoli.

Riassumiamo i concetti espressi sui fondi comuni di investimento

I fondi comuni consentono alle persone di unire i propri soldi con molti altri sottoscrittori costruendo una sorta di società collettiva di investimento.

Questa società, a sua volta, assume un gestore di fondi – come un manager aziendale – per selezionare gli investimenti migliori.

I fondi comuni investono generalmente in azioni, obbligazioni, derivati o una combinazione dei tre; presi insieme, questi strumenti insieme compongono il ​​portafoglio.

I fondi comuni non richiedono grandi investimenti iniziali. 

Quindi, puoi costruire un portafoglio diversificato senza possedere grandi capitali.

È anche possibile acquistare e vendere facilmente fondi comuni di investimento, in quanto non soffrono il problema liquidità.

Speriamo che questa breve guida ti sia stato utile per comprendere meglio il variegato mondo dei Fondi comuni di investimento.

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Buon Circoloinvestitori.it

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

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