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I mercati non si muovono in modo prevedibile o lineare. Cambiano umore, a volte lentamente, a volte con una rapidità che spiazza anche gli investitori più esperti.
Ignorare questi cambiamenti, o pensare di poterli attraversare immobili, può rivelarsi una scelta molto più rischiosa di quanto sembri.

Negli ultimi anni, molti investitori si sono trovati a dover fare i conti con questa realtà: strategie statiche come il “Buy & Hold” o l’acquisto di “asset protettivi” a caso si sono spesso dimostrate inadeguate ad affrontare un mercato sempre più volatile e complesso.

Basta osservare l’andamento recente: dichiarazioni politiche, tensioni commerciali e notizie economiche inaspettate — come le esternazioni di Trump sul commercio internazionale — sono ormai capaci di influenzare direttamente l’umore dei mercati nel giro di poche ore.

La protezione del capitale non passa dalla speranza, ma da un piano solido, capace di adattarsi ai contesti che evolvono.

I mercati cambiano umore velocemente e non sai come orientarti? Perché non fare come Warren Buffett

Nei momenti di turbolenza, non mancano gli appelli alla calma: “Non bisogna preoccuparsi”, si dice, “tanto i mercati nel lungo periodo salgono sempre”.
A rafforzare questa narrazione si cita spesso Warren Buffett, il leggendario investitore che ha fatto della pazienza la sua arma più celebre.

Eppure, c’è un aspetto che spesso viene trascurato. Buffett ha iniziato ad acquistare azioni a 12 anni, in un contesto familiare e patrimoniale che gli ha permesso di sopportare senza problemi le oscillazioni di mercato.
Non tutti, nella vita reale, hanno le stesse condizioni di partenza. Non tutti possono permettersi di rimanere immobili per decenni ignorando l’andamento dei mercati.

La realtà è che per un investitore che comincia a risparmiare e investire a 30, 40 o 50 anni, adottare una strategia esclusivamente passiva rischia di essere tutt’altro che ottimale. Non si tratta di mettere in discussione l’intelligenza di Buffett, ma di riconoscere che ogni investitore ha esigenze diverse, tempistiche diverse, orizzonti diversi.

Perché un piano solido fa la differenza

Proteggersi dall’inflazione non significa inseguire il prodotto “di moda” o riempire il portafoglio di strumenti complessi e difficili da controllare.
Significa invece costruire una strategia che combini:

-una diversificazione reale, tra asset class, settori e aree geografiche,
-una scelta selettiva degli strumenti, privilegiando quelli capaci di adeguare flussi e rendimenti al variare dell’inflazione,
-una flessibilità operativa, per poter adattare dinamicamente le esposizioni a seconda dell’evoluzione macroeconomica.

La gestione attiva e consapevole del rischio non serve a inseguire rendimenti straordinari: serve a proteggere il valore reale del capitale, anche nelle fasi più difficili dei mercati.

L’approccio del Circolo degli Investitori

All’interno del Circolo degli Investitori, da oltre vent’anni affrontiamo i mercati con una filosofia chiara: nessuna rincorsa ai guadagni facili, nessuna fiducia cieca nel “prima o poi salirà tutto”. Solo disciplina, metodo e capacità di adattamento.

Fare movimentazione attiva, o “Trading” non significa per forza comportarsi come il famoso topo da laboratorio che preme compulsivamente il pulsante in cerca di cocaina.

Significa riconoscere che i mercati cambiano, spesso anche rapidamente, e che come per le previsioni del tempo è già difficile prevedere un futuro a breve termine, figuriamoci immaginsare cosa sarà tra 10 anni.

Per questo abbiamo sviluppato strumenti come il Trendycator, pensati per aiutare a identificare i trend principali senza farsi guidare dalle emozioni.
Non esistono formule magiche, ma esistono metodi robusti per mantenere lucidità anche nei contesti più incerti.

L’inflazione può essere combattuta, ma richiede metodo

L’inflazione può essere contrastata.
Non semplicemente leggendo qualche titolo o affidandosi al primo “asset anti-inflazione” suggerito da una pubblicità.
Richiede un approccio mirato, razionale e adattabile nel tempo.

Su questo punto, paradossalmente, ci troviamo in sintonia con la visione più profonda di Buffett: investire è una partita che si gioca in decenni, non in giorni.
Ma per farlo servono basi solide, e la capacità di costruire una strategia che sia adatta alla propria realtà concreta — non alla narrazione epica di qualcun altro.

Imparare i rudimenti di una gestione intelligente dei propri risparmi, non subire passivamente l’erosione del potere d’acquisto, è il primo vero passo da compiere.
Ben prima di preoccuparsi dei rendimenti, occorre preoccuparsi di costruire una base solida.

Se vuoi iniziare a costruire davvero il tuo percorso di investimento, puoi partire dal nostro Corso Gratuito sugli investimenti: un primo passo concreto verso una gestione più consapevole, lucida ed efficace del tuo patrimonio.

Abbiamo capito quanto importante sia non subire passivamente l’erosione del potere d’acquisto, ma agire per costruire una protezione vera.


Per chi desidera andare oltre le soluzioni superficiali, il primo passo è abbandonare l’illusione delle scorciatoie e scegliere un percorso di investimento ragionato, strategico e orientato alla durata.

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator. Disclaimer: L’autore Walter Demaria potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

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