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Il colosso della gestione patrimoniale BlackRock ha ufficialmente lanciato il suo primo ETP (Exchange Traded Product) fisico su Bitcoin in Europa. Il prodotto – denominato iShares Physical Bitcoin ETP (IB1T) XS2940466316 – ieri ha fatto il suo debutto contemporaneamente sulle Borse di Francoforte, Parigi e Amsterdam.

Ma tra le piazze finanziarie coinvolte ne manca una: Milano.

Un’assenza che fa rumore, soprattutto considerando che prodotti simili sono già disponibili da tempo sulla stessa piattaforma XETRA, accessibile anche dagli investitori italiani. Il nuovo ETP di BlackRock si aggiunge infatti a una lista che include strumenti già analizzati dal Circolo degli Investitori, come:

Strumenti che, nei fatti, replicano la stessa logica del nuovo ETP targato BlackRock: esposizione diretta al prezzo spot del Bitcoin, con sottostante fisico detenuto presso un custode regolamentato. Nessun derivato, nessun future: solo Bitcoin reali.

La novità per l’iShares Bitcoin ETP IB1T dov’è?

Se guardiamo alla struttura del prodotto, la “novità” sembra essere più nel nome dell’emittente che nella sostanza. L’ETP di BlackRock è infatti costruito con logica molto simile ai suoi predecessori. La vera differenza è l’ingresso di un soggetto istituzionale di questa portata, che legittima ulteriormente il Bitcoin come asset di investimento. Mentre i Bitcoin saranno detenuti da Coinbase Global. Ma per l’investitore italiano, che aveva già accesso a strumenti analoghi, l’impatto concreto è limitato.

Per rendere più appetibile il nuovo prodotto, BlackRock ha deciso di abbassare temporaneamente le commissioni, portando il Total Expense Ratio (TER) allo 0,15% fino a dicembre 2025. Una mossa che conferma quanto l’ETP sia, in fin dei conti, simile a molti altri già esistenti: non potendo offrire qualcosa di realmente diverso, deve giocare la carta della competitività di costo. È una dinamica già vista anche con altri emittenti: basti pensare al CoinShares Physical Bitcoin ETN, che oggi gestisce oltre 1,3 miliardi di dollari e propone un TER dello 0,25%.

Fra le potenziali differenze notiamo che sul sito dell’emittente del IB1T non si trovano riferimenti alla normativa UCITS, a differenza di quanto riportato sul sito dell’emittente del BTCE; pertanto bisogna rivolgersi al proprio intermediario per approfondire gli aspetti fiscali di un investimento in questo ETP.

E Milano?

E mentre Francoforte, Parigi e Amsterdam aprono le porte a questa nuova proposta, la Borsa di Milano resta alla finestra. Nessuna quotazione prevista al momento. Una scelta che solleva qualche domanda sulla posizione delle autorità italiane in tema di crypto-asset regolamentati. È solo una questione tecnica o c’è qualcosa di più?

Non lo sappiamo ma resta il dato oggettivo: l’investitore italiano interessato a un ETP su Bitcoin poteva già accedere agli strumenti disponibili su XETRA, inclusi quelli emessi da emittenti come 21Shares e ETC Group. Lo fa da tempo, senza bisogno di aspettare il “timbro” di BlackRock.

Conclusione

Il debutto dell’IBT1T rappresenta senza dubbio un segnale importante per il settore, ma non cambia la sostanza per chi investe già in Bitcoin attraverso ETP regolamentati. Anzi, conferma una tendenza in atto da anni: la normalizzazione degli asset digitali nei portafogli dei grandi gestori.

Che BlackRock esporti in Europa il suo ETP è solo un ulteriore indizio che il mercato delle criptovalute è ancora in fermento.

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator.

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