fbpx
Siamo apparsi regolarmente su:
IlSole24OreIlGiornale

Sapevi che entro il 2035 si stima che l’idrogeno rappresenterà circa il 20% della domanda totale di energia in Europa?

A dirlo è uno studio della nota società di consulenza McKinsey: lo spettro dei cambiamenti climatici e dei suoi effetti spingerà le istituzioni e i governi a cercare fonti di energia pulite e alternative, proprio come l’idrogeno.

Questo anche alla luca dell’attuale crisi energetica mondiale, dovuta al taglio delle forniture di gas da parte della Russia.

Ecco perché gli investitori stanno cominciando a guardare agli ETF sull’idrogeno con una maggiore attenzione rispetto al passato.

In questo articolo approfondiremo 3 ETF a tema per investire sull’idrogeno, considerato uno dei megatrend del futuro.

Perché investire in ETF sull’idrogeno?

Sebbene gli ETF che replicano in misura fedele il settore dell’idrogeno siano ancora pochi, la transizione energetica è uno dei temi caldi di questi ultimi anni, e sta diventando una delle priorità degli Stati più sviluppati.

Mentre alcune soluzioni, come le auto elettriche oppure l’energia derivante dai pannelli fotovoltaici, hanno già trovato un loro posizionamento sui mercati, per l’idrogeno il fenomeno è ancora in divenire.

Allo stato attuale, infatti, l’idrogeno è impiegato per la raffinazione del petrolio e per la produzione di ammoniaca e acciaio, ma l’obiettivo è quello di utilizzare questo gas per alimentare motori di varia natura: non solo quello dei veicoli, ma anche per quanto riguarda i generatori elettrici.

In questo scenario, è facile intuire come l’idrogeno potrebbe portare a una vera e propria trasformazione in numerose industrie, andando a sostituire i combustibili fossili e contribuendo così alla transizione ecologica obiettivo di molti Paesi in tutto il mondo.

Ad esempio, l’Italia con il suo PNRR si è posta un obiettivo molto ambizioso, dedicando fondi complessivi per 3,19 miliardi di euro alla produzione e allo sviluppo di infrastrutture dedicate all’idrogeno entro il 2030.

Quello che al momento impedisce di adottare l’idrogeno su vasta scala è sostanzialmente l’alto costo: le attuali tecnologie non consentono un corretto utilizzo di questo gas senza passare per investimenti considerevoli.

Per questo motivo la maggior parte degli investitori si tiene alla larga dalle società e dai titoli impegnati in questo settore: l’incapacità di produrre utili con costanza è un elemento che non convince gli azionisti, nonostante le prospettive di crescita future.

Se questa tecnologia non fosse destinata a decollare, magari per lo sviluppo di alternative più convenienti e concorrenti tra loro (gli stessi veicoli elettrici, l’energia derivante dal fotovoltaico o dall’eolico), le aziende in questione perderebbero notevolmente l’interesse degli investitori.

Ecco perché occorre considerare un intervallo di tempo lungo per un investimento sull’idrogeno e, soprattutto, considerare un ETF a tema, che ci garantisce una sufficiente diversificazione. In questo modo, magari iniziando con una piccola percentuale del nostro portafoglio, saremo in grado di sfruttare le promettenti aspettative e attese future di questo importante trend.

ISCRIVITI GRATIS AL NOSTRO VIDEO-CORSO COMPLETO “IL METODO RF”

Tre ETF sull’idrogeno

Visto l’interesse, abbiamo selezionato tre ETF che replicano fedelmente l’andamento delle società impegnate in questo settore.

Di uno di questi abbiamo già avuto modo di parlare lo scorso anno: si tratta dell’LG Hydrogen Economy UCITS ETF – IE00BMYDM794, il primo ETF in assoluto sull’idrogeno. Da allora però alcune cose sono cambiate e altri ETF sono stati immessi sul mercato.

I tre ETF sull’idrogeno che abbiamo selezionato sono dunque:

  • L&G Hydrogen Economy UCITS ETF USD Acc (ISIN: IE00BMYDM794 Ticker: HTWO)
  • VanEck Vectors Hydrogen Economy UCITS ETF (ISIN: IE00BMDH1538, Ticker: HDRO)
  • L&G Clean Energy UCITS ETF (ISIN: IE00BK5BCH80, Ticker: RENW).

Si tratta di tre ETF a replica fisica e ad accumulazione, quotati in dollari e con un’esposizione globale, ma che replicano tre indici differenti tra loro.

LG Hydrogen Economy UCITS ETF – IE00BMYDM794

Partiamo dunque proprio dall’LG Hydrogen Economy UCITS ETF – IE00BMYDM794, se non altro per portare un aggiornamento sul suo andamento rispetto a quanto avevamo scritto lo scorso anno in occasione del suo lancio.

L’ETF punta a replicare la performance del Solactive Hydrogen Economy Index (NTR), un indice composto da società impegnate in tutta la catena del valore dell’idrogeno, dall’apporto di energia vero e proprio, la sua produzione e il suo trasporto, fino all’immagazzinamento e all’uso finale.

Replica:Fisica (Replica totale)
Data di istituzione:1 febbraio 2021
Valuta:USD
Copertura valutaria:Senza copertura valutaria
Dimensioni:501 milioni di euro
TER:0,49% annuo

Lanciato a febbraio 2021, ha avuto un discreto successo, tanto da raggiungere i 500 milioni di euro di risparmio gestito. Da allora, però, l’ETF sembra non essere ancora riuscito a ingranare la marcia giusta, e di fatto ci troviamo di fronte a uno strumento sul quale il nostro Trendycator non ha ancora lanciato alcun segnale.

L’andamento del LG Hydrogen Economy UCITS ETF – IE00BMYDM794 (fonte: RendimentoFondi)

VanEck Vectors Hydrogen Economy UCITS ETF – IE00BMDH1538

Il secondo ETF a tema idrogeno è invece il VanEck Vectors Hydrogen Economy UCITS ETF – IE00BMDH1538, che ha l’obiettivo di ricalcare il rendimento dell’indice MVIS Global Hydrogen Economy (MVHTWOTR).

Allo stesso modo del precedente ETF, anche il VanEck Vectors Hydrogen Economy è focalizzato esclusivamente sul segmento globale dell’idrogeno, ma prende in considerazione anche le società produttrici di celle a combustibile e di gas industriale.

Di conseguenza, la performance di questo ETF sarà in una certa misura differente rispetto al L&G Hydrogen Economy.

Replica:Fisica (Replica totale)
Data di istituzione:26 marzo 2021
Valuta:USD
Copertura valutaria:Senza copertura valutaria
Dimensioni:95 milioni di euro
TER:0,55%
L’andamento del VanEck Vectors Hydrogen Economy UCITS ETF A USD – IE00BMDH1538 (fonte: RendimentoFondi)

L&G Clean Energy UCITS ETF – IE00BK5BCH80

Infine, presentiamo l’ultima alternativa: l’L&G Clean Energy UCITS ETF – IE00BK5BCH80. Si tratta di un ETF un po’ diverso da quelli precedenti in quanto non investe solo ed esclusivamente nel settore dell’idrogeno.

Infatti, questo ETF replica il Solactive Clean Energy Index (NTR), che ha come focus le società che operano settore globale dell’energia pulita, in diversi segmenti della catena di valore. Dunque non solamente idrogeno, ma anche imprese che offrono servizi relativi all’energia pulita, fabbricano attrezzature originali o producono energia pulita.

Replica:Fisica (Replica totale)
Data di istituzione:11 novembre 2020
Valuta:USD
Copertura valutaria:Senza copertura valutaria
Dimensioni:194 milioni di euro
TER:0,49%

Nonostante un obiettivo di investimento leggermente diverso, anche questo ETF sta vivendo una fase iniziale di assestamento.

Osservando il grafico Trendycator, infatti, notiamo come abbia esordito piuttosto bene nelle prime settimane dal lancio, ma è poi seguita una fase di stallo che dura ancora oggi.

ETF Idrogeno
L’andamento del L&G Clean Energy UCITS ETF – IE00BK5BCH80 (fonte: RendimentoFondi)

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto come quello dell’idrogeno può essere un mercato davvero molto promettente per il futuro.

Il tema della transizione ecologica è ormai parte della nostra vita quotidiana. Per questo negli ultimi anni gli strumenti finanziari sulla green economy stanno diventando sempre più numerosi: gli ETF sull’idrogeno sono solamente l’ultimo esempio.

Nonostante ciò, se è vero che l’idrogeno sarà l’elemento del futuro e potrebbe trasformare il settore dell’energia, crediamo sia ancora troppo presto per lanciarsi a capofitto su un investimento di questo tipo: bisognerà aspettare ancora qualche anno per vedere la maturazione di questo mercato.

Nel frattempo, il nostro consiglio resta sempre quello di affidarsi a Trendycator e ai suoi segnali: nel caso dovesse arrivare il primo segnale BUY su uno di questi strumenti ancora molto giovani, potrà essere il caso di iniziare a posizionarci con una piccola quota e rimanere ad osservare.

Buon RendimentoFondi!

ISCRIVITI GRATIS AL NOSTRO VIDEO-CORSO COMPLETO “IL METODO RF”

Share.

È stato editorialista di diverse testate giornalistiche di tipo finanziario prima di approdare a Rendimento Fondi, dove è diventato presto la punta di diamante del team editoriale. È considerato nell’industria uno degli analisti top expert del settore automotive. È laureato in Economia Aziendale e in Management Internazionale presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Comments are closed.