fbpx
Siamo apparsi regolarmente su:
IlSole24OreIlGiornale

In questo articolo analizzeremo il Global Opportunity Fund di Morgan Stanley, un fondo attivo azionario che, nonostante le commissioni più alte di un prodotto passivo, è stato in grado di sovraperformare il benchmark per lungo tempo, restituendo un rendimento annualizzato netto del 16,75% a partire dal 2010.

I dati e i risultati presentati si riferiscono al 31 ottobre 2021 ma è importante sottolineare come la strategia di stock picking attiva possa variare frequentemente e, di conseguenza, attualmente la composizione del fondo e i rendimenti storici potrebbero essere diversi.

Il Global Opportunity Fund Class A LU0552385295

Il Global Opportunity Fund di Morgan Stanley è un fondo comune di investimento azionario denominato in dollari. Il prodotto prevede diverse classe di azioni ma oggi ci focalizzeremo su quelle di classe A, lanciate nel novembre 2010.

Essendo un fondo attivo, il team di gestione non cerca di replicare il più fedelmente possibile l’andamento del benchmark ma a sovraperformarlo, attuando strategie di asset allocation. Infatti, il suo portafoglio è composto da 40 società sia consolidate sia emergenti sia di alta qualità che sono ritenute sottovalutate al momento dell’acquisto. In particolare, Il Global Opportunity Fund si rivolge ad aziende su scala globale dotate di vantaggi competitivi sostenibili e monetizzabili attraverso la crescita.
Inoltre, la politica di investimento è fortemente ESG dal momento che vengono scelte società che rispettano fattori ambientali, sociali e di governance.
Vediamo il grafico settimanale del fondo consultabile alla seguente pagina di RendimentoFondi inserendo l’ISIN LU0552385295:

Grafico Global Opportunity Fund. Grafico Global Opportunity Fund. Fonte:RendimentoFondi
Grafico Global Opportunity Fund. Fonte: RendimentoFondi

Il NAV dalla sua nascita ha subito una crescita quasi lineare, infatti non stupisce che gli venga assegnato un ETI pari a 48,7, passando da 25$ nel dicembre del 2010 agli attuali 143,68$. Un holding period return del 475% che in termini annualizzati ci avrebbe garantito un rendimento del 43% in dollari per 11 anni di fila. Inoltre, merita sottolineare come durante la pandemia il fondo abbia subito perdite, comunque prontamente segnalate dal nostro Trendycator, solo per 4 settimane di fila, per poi riprendere rapidamente la sua corsa, tempestivamente segnalata dal nostro segnale di Buy (scattato il 19 giugno 2020) che ci avrebbe permesso di realizzare un guadagno di quasi il 50%. D’altronde, il Trendycator ha sempre lavorato molto bene su questo prodotto come dimostra l’equity line settimanale.

Equity line global opportunity fund
Equity line global opportunity fund. Fonte: RendimentoFondi

Infatti, investendo 10000 euro agli inizi del 2011 e seguendo alla lettera i segnali di acquisto e di vendita del Trendycator fino ad oggi, il lettore avrebbe portato a casa un sorprendente rendimento su 10 anni del 197,3%. Inoltre, come mostrato dall’equity line, questo ritorno annualizzato di circa il 20% sarebbe stato raggiunto con bassissima volatilità negativa e chiudendo in anticipo la posizione rispetto ai più recenti crolli dei mercati, beneficiando quindi di un’ottima sopportabilità psicologica dell’investimento.

Il benchmark del Global Opportunity Fund

Il benchmark che il fondo di Morgan Stanley cerca di sovraperformare è l’MSCI All Country World Net Index, un indice di circa 3000 società ponderato per la capitalizzazione di mercato corretta per il flottante che misura la performance, in dollari, dei mercati azionari sviluppati ed emergenti e prevede il reinvestimento dei dividendi netti.

La crescita dell’investimento in dollari, comparata a quella del benchmark, è riportata nel seguente grafico, sotto al quale sono rappresentati anche i rendimenti annualizzati rispetto all’indice di riferimento per gli ultimi 7 anni.

Performance Global Opportunity Fund
Performance Global Opportunity Fund. Fonte: morganstanley.com

Per comprendere come il fondo sia riuscito sostanzialmente sempre a sovraperformare il suo benchmark, è utile fare alcuni confronti sulla composizione settoriale, geografica e per singoli titoli inclusi nel portafoglio.

Secondo i dati aggiornati al 31 ottobre 2021, il settore che comanda il portafoglio del fondo dell’informatica, che pesa circa il 39%. Nell’istogramma sono riportate le percentuali dei comparti che costituiscono il fondo (in blu) e il benchmark (in arancione).

Composizione settoriale Global Opportunity Fund
Composizione settoriale Global Opportunity Fund. Elaborazione RendimentoFondi su dati morganstanley.com

L’area geografica più presente nel portafoglio del fondo (in blu) è il Nord America, coerentemente in questo caso con l’indice di riferimento (in arancione). La differenza sostanziale con il benchmark si riscontra nella più alta presenta della regione indiana all’interno del portafoglio del Global Opportunity Fund.

Esposizione geografica Global Opportunity Fund
Esposizione geografica Global Opportunity Fund. Elaborazione RendimentoFondi su dati morganstanley.com

Infine, le prime 10 società del portafoglio, che complessivamente costituiscono il 50,65% del fondo sono riportate nell’istogramma (in blu) e vengono confrontate con le percentuali con le quali sono incluse nel benchmark (in arancione).

Portafoglio Global Opportunity Fund
Portafoglio Global Opportunity Fund. Elaborazione RendimentoFondi su dati morganstanley.com

Chiaramente, investendo il fondo in Azioni globali Growth ad alta capitalizzazione, non ci sorprende che la maggior parte del portafoglio sia composto da blue-chips tecnologiche e del comparto della comunicazione, siccome a differenza delle azioni Value hanno multipli di mercato elevati e ampia crescita attesa dei flussi di cassa futuri.

Le spese per il Global Opportunity Fund

Concludiamo l’analisi valutando la politica dei costi del fondo. A differenza dei prodotti passivi, il fondo attivo richiede di essere compensato per la ricerca svolta continuamente nel tentativo di battere il mercato di riferimento.

Per questo motivo, il fondo di Morgan Stanley richiede una commissione una tantum di ingresso del 5,75% per poi farsi pagare annualmente un TER (spese correnti) dell’1,84% e spese di gestione dell’1,6%.

Nella tabella seguente, sono riportate le performance del fondo su diversi periodi temporali, questa volta al netto delle commissioni.

Performance nette Global Opportunity Fund
Performance nette Global Opportunity Fund. Fonte: morganstanley.com

Chiaramente, osservando le performance annualizzate, i rendimenti diminuiscono quando si considerano anche le spese sopportate dall’investitore per questo fondo attivo. Tuttavia, negli ultimi anni i ritorni annualizzati sono comunque eccellenti e superiori al benchmark in diversi segmenti temporali.

Conclusioni sul Global Opportunity Fund LU0552385295

In questo articolo abbiamo presentato il Global Opportunity Fund Class A, un fondo azionario a gestione attiva. Il tentativo, attraverso una politica di asset allocation di battere il suo benchmark richiede chiaramente commissioni più alte.

Nonostante i costi maggiori di un ETF a gestione passiva, il prodotto di Morgan Stanley ha mostrato una grande capacità di battere il suo indice di riferimento nel corso della sua storia, riuscendo ad anticipare i trend di mercato e a selezionare le società più sottovalutate.

Inoltre, seguendo i segnali del trendycator di RendimentoFondi, avremmo conseguito un ritorno annualizzato di circa il 20% negli ultimi 10 anni con bassissima volatilità negativa.

Share.

L'articolo che hai appena letto è stato scritto da Marco Buonafede. Esperto di economia e finanza, ha collaborato con numerose testate giornalistiche prima di approdare a RendimentoFondi. Laureato in economia all'Università di Torino e laureato in Finanza con Lode alla Luiss Guido Carli di Roma. Dal 2022 è iscritto all'albo dei Consulenti Finanziari Indipendenti con matricola n.629663.

Leave A Reply