Lo sapevi che entro il 2030 il 30% delle persone lavoreranno da casa, e che il 15% delle auto sarà a guida autonoma? Si tratta di una grande opportunità per le aziende più innovative, perché porteranno prodotti “disruptive”, ovvero dirompenti, quelli cioè in grado di rivoluzionare il mercato.
Ma per gli investitori? In realtà, può essere un’opportunità anche per loro. La disruption è infatti diventata un tema caldo negli ultimi anni, poiché comprende tutte quelle innovazioni tecnologiche in grado di risolvere problemi in poco tempo.
Con questo articolo dunque, andremo a vedere che cosa si intende per disruption, quali sono i trend e perché investirci potrebbe essere una buona idea. Successivamente, vedremo nello specifico il fondo più famoso su questo tema: il CPR Invest – Global Disruptive Opportunities. Fatte queste brevi premesse, non ci resta che andare a vedere di che cosa si tratta.
Perché investire nella disruption?
Il tema della disruption (che in italiano significa spaccatura) altro non è che un fenomeno di cambiamento rapido e improvviso: coinvolge tutte quelle aziende capaci di rivoluzionare il settore in cui operano in poco tempo, spesso semplicemente attraverso il lancio di un nuovo prodotto o servizio. Coinvolge quattro temi principali:
- Economia digitale
- Industria 4.0
- Salute
- Cambiamento climatico
Paolo Proli, Head of Retail Division di Amundi, definisce la disruption come:
“uno sconvolgimento, un cambiamento di rotta rispetto al passato. Le aziende disruptive sfidano l’ordine stabilito trasformando un mercato esistente o creandone uno nuovo. Per fare ciò, offrono un prodotto o un servizio che è sempre più conveniente, sempre più veloce, sempre più comodo. E alla fine, così facendo, conquistano il consumatore e pongono un nuovo standard sul mercato”.
Quindi, perché potrebbe essere una buona idea investire in questo trend? Principalmente per tre motivi diversi:
- Coinvolge settori ad alto potenziale di sviluppo, come l’economia digitale, il cambiamento climatico e l’assistenza sanitaria. Ad esempio, l’International Monetary Fund e Amundi stimano che entro il 2030 la domanda di lavoro da casa crescerà del 30%, portando a una nuova tipologia di lavoratori con bisogni e necessità tecnologicamente avanzate. Un altro esempio può essere l’invecchiamento della popolazione nei Paesi più avanzati: nel 2015 le persone con più di 60 anni rappresentavano il 12% della popolazione; nel 2050 si stima che supereranno il 20%. Un fattore che sarà un’opportunità per le aziende della sanità, che dovranno proporre strumenti e servizi in quantità maggiore;
- Si tratta di un fenomeno in costante accelerazione. Gli eventi dirompenti sono sempre esistiti: basti pensare all’invenzione della ruota, dell’aratro o della stampa. Semplicemente, oggi stanno registrando una rapida accelerazione grazie agli effetti combinati di globalizzazione, cambiamenti ambientali e innovazioni tecnologiche. Guardate l’immagine qui sotto: la radio ha impiegato decenni per raggiungere milioni di persone; un social network come Instagram solo 6 mesi, mentre un videogioco come Pokèmon Go nemmeno tre settimane;

- La pandemia da Covid-19 è diventata un acceleratore del trend della disruption. Costretti a casa, le persone stanno cercando nuove soluzioni per affrontare la vita di tutti i giorni: smart working, pagamenti e acquisti, sono attività che spesso nascondono problemi da risolvere per le aziende più innovative.

Il miglior fondo sul tema
Per i lettori di RendimentoFondi interessati al tema, il CPR Invest – Global Disruptive Oportunities Class A EUR Acc – LU1530899142 è, attualmente, il principale fondo dedicato a questo tema, che come abbiamo appena visto è piuttosto recente. Ad essere “giovane” è quindi anche il fondo: è infatti stato istituito solamente a dicembre 2016. Nonostante questo, il patrimonio totale del fondo ammonta già a 5,3 miliardi di dollari.
Classe di attivo | Azioni |
Data di lancio del fondo | 22/12/2016 |
Tipo del fondo | Ad accumulazione |
Valuta di riferimento | EUR |
Dimensione del fondo (milioni di euro) | 5.353 EUR |
Valore delle azioni | 1.946,35 EUR |
Venendo invece alla politica di investimento, come accennato in apertura di articolo, il fondo investe proprio nelle aziende più “disruptive”, che tradotto significa semplicemente dirompenti.
Questo significa che gli investimenti sono indirizzati verso le società più rivoluzionarie, come Amazon, Alibaba, Apple, comprendendo quindi aziende che operano nel mondo dei software informatici, dei semiconduttori, dell’intrattenimento e dell’informazione.
La cosa importante da sottolineare, però, è il fatto di essere di fronte a un fondo ad accumulazione: ciò significa che le azioni degli investitori non vengono distribuite, ma che anzi i proventi degli investimenti sono automaticamente reinvestiti, andando ad aumentare il valore patrimoniale netto (NAV).
Composizione e allocazione del comparto
Prima di passare all’analisi dei grafici, vediamo brevemente come è composto il comparto. Nella tabella qui sotto possiamo notare come il settore in cui il comparto investe maggiormente è quello dell’IT (34% del totale); seguono il settore industriale (18%) e quello dell’assistenza sanitaria (16%). Di seguito la tabella riassuntiva con tutti i settori nei quali il fondo investe:
Information Technology (IT) | 34% |
Semiconduttori e relativa attrezzatura | 18% |
Attività al dettaglio | 16% |
Finanza | 7% |
Beni di consumo | 6% |
Immobili | 3% |
Comunicazioni | 2% |
Utilities | 2% |
Beni di consumo primari | 1% |
Materiali | 0,5% |
Energia | 0,5% |
Grafici Trendycator
Analizziamo ora l’andamento storico del CPR Invest – Global Disruptive Oportunities Class A EUR Acc – LU1530899142 attraverso i grafici del Trendycator. Come facilmente intuibile dall’immagine qui sotto, il fondo ha vissuto una leggera fase laterale nei mesi immediatamente successivi al lancio. Nonostante questo, il trend ha cominciato ad essere positivo poco dopo, crescendo ininterrottamente fino a marzo 2020, per poi crollare per i motivi che tutti conosciamo. C’è inoltre da dire che il valore di ETI non è ancora segnalato, poiché il fondo ha meno di cinque anni, ma il grafico parla da sé. A fine 2021, qualora il fondo dovesse confermarsi su questi livelli, ipotizziamo sarà piuttosto elevato.

Conclusioni
Abbiamo visto come il CPR Invest – Global Disruptive Oportunities Class A EUR Acc – LU1530899142 ha saputo mantenere livelli costanti di crescita. Complice anche la svolta tecnologica nelle nostre vite quotidiane imposte dalla pandemia, il fondo ha poi sfruttato il momento grazie alle sue posizioni in aziende di riferimento per l’industria tech. C’è poi anche da segnalare il fatto che il Global Disruptive Opportunities investe in società dell’assistenza sanitaria, che in questo momento, per ovvi motivi, sta affrontando una crescita piuttosto importante. Insomma, tutte evidenze che la strada intrapresa era quella giusta ancora prima dello scoppio della pandemia. Nel momento in cui scriviamo, il fondo si trova in una fase di respiro, dopo una crescita impressionante nell’ultimo anno. Tuttavia, con la ripresa economica all’orizzonte, soprattutto negli Stati Uniti, dove il fondo concentra la maggior parte dei suoi investimenti, sempre se si confermerà su questi livelli, potremo dire che il Trendycator ci aveva già mostrato come la disruption fosse un fenomeno ampiamente prevedibile.
1 commento
Interessante articolo di Rendimentofondi, la cui portata va ben oltre il mero aspetto di opportunità finanziaria.
Una sorta di grandangolo, offerto al lettore interessato a “leggere” il domani, che è già iniziato oggi.