In questo articolo presentiamo la composizione dell’Amundi Azionario America, con valuta base l’euro, un fondo comune d’investimento che da inizio anno ha restituito un rendimento del 33,26%.
Prima di cominciare l’analisi, se te la fossi persa ti consiglio di andare a leggere la prima lezione del corso sui fondi comuni di investimento, in modo da approfondire i concetti di gestione attiva di questi prodotti e il trattamento del loro Net Asset Value (NAV).
L’Amundi Azionario America
L’Amundi Azionario America, classe di quote C ad accumulazione, è un fondo comune di investimento azionario che, data la politica di gestione attiva, cerca di sovra-performare sistematicamente il suo benchmark: l’MSCI NORTH AMERICA.
Il prodotto, con ISIN: IT0001029880, ha un lunghissimo track record dal momento che è stato lanciato il 5 aprile 1996. Attualmente, il suo attivo netto ammonta a 248,80 milioni di euro.
Il fondo richiede una commissione una tantum di ingresso dell’1,5% massimo e le ultime spese correnti annue sono state del 2,09%. L’importo minimo per la prima sottoscrizione è di 50 euro, il NAV viene calcolato giornalmente il cut-off time della casa di gestione, il cui funzionamento lo trovi leggendo questo articolo, sono le 11:30 del mattino.
Direttamente alla seguente pagina di RendimentoFondi, possiamo osservare il grafico storico del NAV dell’Amundi Azionario America digitando l’ISIN: IT0001029880.

Il grafico mostra la crescita quasi lineare del NAV del fondo, garantendogli un eccellente ETI, valore di ranking, pari a 20,3. Infatti, il Net Asset Value, che esprime il valore unitario della quota sottoscritta, è passato da 5,28 euro del 01/01/2009 ai 28,421 euro del 20 dicembre 2021, per un rendimento cumulato del 434,9%, ovvero del 33,45% annualizzato per 13 anni consecutivi.
Un ulteriore elemento interessante riguarda il buon funzionamento del Trendycator anche su questo prodotto. Infatti, il nostro indicatore di timing ha prontamente segnalato la chiusura della posizione (segnale di SELL) nella settimana del 6 marzo 2020, ovvero anticipando perfettamente lo scoppio della pandemia e risparmiandoci perdite enormi. Inoltre, il Trendycator ha segnalato di rientrare in posizione (segnale di BUY) nella settimana dell’8 gennaio 2021; da quel momento l’indicatore è rimasto rialzista per 50 settimane e ci avrebbe garantito un rendimento di circa il 25,4% in poco più di un anno.
In particolare, se lo si guarda nel complesso, il funzionamento del Trendycator sull’Amundi Azionario America A è stato sorprendente fin dalla nascita del prodotto come testimonia la equity line settimanale dell’indicatore applicato al fondo comune di investimento; d’altronde, seguendo alla lettera i segnali di ingresso e di uscita del Trendycator avremmo più che raddoppiato il capitale investito dall’inizio del 2009 ad oggi:

Inoltre, merita sottolineare come il fondo comune sia fortemente improntato a tematiche ESG promosse attraverso l’adeguamento all’articolo 8 del regolamento europeo SFDR, tematiche che avevamo approfondito in questo articolo.
Infatti, è espressamente previsto dalla politica del gestore che il fondo Amundi Azionario America cerchi di conseguire un punteggio ESG complessivo di portafoglio superiore allo score di sostenibilità assegnato al suo benchmark.
Benchmark e composizione dell’ Amundi Azionario America
L’indice di riferimento che l’Amundi Azionario America cerca di sovra-performare è il MSCI North America Index che contiene società a grande e media capitalizzazione degli Stati Uniti e del Canada; le 714 società che compongono il benchmark rappresentano circa l’85% della capitalizzazione aggiustata per il flottante libero dei due Paesi.
Nella seguente tabella possiamo osservare i primi 10 titoli, per peso in portafoglio, nei quali al 31 novembre 2021 il fondo comune risultava investito. Ciascun peso viene confrontato con quello presente nel benchmark.
Chiaramente, si osserva come l’Amundi Azionario America sia attualmente esposto principalmente a titoli tecnologici e servizi finanziari che hanno registrato rendimenti molto elevati nel 2021, rendendo esplicito il focus della gestione attiva.
Primi 10 titoli in portafoglio | Pesi fondo | Pesi Benchmark |
Alphabet | 5,97% | 1,96% |
Microsoft | 5,69% | 5,45% |
MasterCard | 4,55% | 0,65% |
CDW | 4,50% | 0,06% |
JPMorgan Chase & CO | 4,46% | 1,1% |
O Reilly Automotive | 3,71% | 0,10% |
Goldman Sachs Group | 3,20% | 0,30% |
Schwab (Charles) | 3,08% | 0,26% |
Booking Holdings | 2,93% | 0,20% |
United Rentals | 2,89% | 0,06% |
Elaborazione propria su dati Amundi Asset Management
Ricollegandoci alla prima lezione sui fondi comuni di investimento, dalla tabella si evince nitidamente la strategia di market timing del prodotto. Infatti, i primi 10 titoli che compongono il 41% del portafoglio dell’Amundi Azionario America, contro il 10% rappresentato dagli stessi nell’indice di riferimento, sono presenti anche nel benchmark, non rivelando quindi una tendenza allo stock picking, ma in percentuali molto differenti.
Una più ampia panoramica dei settori economici nei quali è investito il portafoglio del fondo è listata in tabella; interessante notare la grande esposizione, circa un quinto del portafoglio, sui titoli finanziari anche probabilmente a fronte degli annunci della FED sul futuro tapering che sta conducendo al rialzo dei tassi:
Settore | Pesi fondo | Pesi Benchmark |
Tecnologia | 27,14% | 29,2% |
Finanziario | 22,83% | 11,88% |
Beni durevoli | 13,96% | 12,51% |
Farmaceutico | 13,10% | 12,10% |
Industriale | 8,49% | 7,96% |
Servizi di comunicazione | 7,92% | 10,03% |
Energia | 4,57% | 3,02% |
Materie prime | 1,77% | 2,84% |
Elaborazione propria su dati Amundi Asset Management
Infine, sebbene la valuta di base sia l’euro, la valuta di denominazione nella quale sono quotati i 46 titoli azionari che lo compongono, prevalentemente ad alta capitalizzazione, è principalmente il dollaro americano. D’altronde, come suggerisce il nome dell’Amundi Azionario America, il prodotto è esposto per il circa il 98% a strumenti finanziari emessi negli Stati Uniti. Inoltre, al 31 novembre 2021, solo lo 0,23% del patrimonio era detenuto come liquidità. Tutte queste informazioni sono riassunte nelle successive tabelle:
Esposizione | Pesi fondo | Pesi Benchmark |
PAESE | ||
Stati Uniti | 98,00% | 94,87% |
Regno Unito | 1,77% | 0,41% |
VALUTA | ||
Dollaro Americano | 99,86% | 95,55% |
Euro | 0,12% | 0,00% |
Dollaro Canadese | 0,02% | 4,45% |
CAPITALIZZAZIONE | ||
Mid-cap | 0,00% | 1,43% |
Large-cap | 99,77% | 98,57% |
Elaborazione propria su dati Amundi Asset Management
Performance e volatilità dell’Amundi Azionario America
Concludiamo l’analisi mostrando i rendimenti cumulati del fondo, paragonati a quelli del benchmark, fino al 21 dicembre 2021.
Rendimento | YTD | 1 anno | 3 anni | 5 anni | 10 anni |
Fondo | 33,26% | 33,91% | 89,62% | 90,75% | 301,94% |
Benchmark | 35,47% | 35,64% | 104,59% | 103,22% | 369,70% |
Elaborazione propria su dati Amundi Asset Management
Nella tabella sottostante riassumiamo anche ulteriori indicatori di per l’Amundi Azionario America. Se non ne conosci il significato non ti preoccupare, abbiamo in programma un futuro articolo del corso sui fondi comuni di investimento che spiegherà nel dettaglio il significato di questi e di altri indici di valutazione o confronto delle performance di un fondo.
Indicatore | 3 anni | Dal lancio |
Volatilità | 21,25% | 17,89% |
Sharpe Ratio | 0,89 | 0,3% |
Tracking error | 4,39% | 8,85% |
R-quadro | 96,36% | 77,74% |
Elaborazione propria su dati Amundi Asset Management
Conclusioni sull’Amundi Azionario America
Oggi abbiamo analizzato la composizione del portafoglio e la politica di investimento di un altro interessante fondo comune di investimento, sul quale il nostro Trendycator ha lavorato bene per oltre un decennio. Seguendo l’ultimo segnale di Buy, scattato 50 settimane fa, ad oggi l’indicatore ci avrebbe restituito un rendimento di oltre il 25% in poco meno di un anno.
L’Amundi Azionario America, attraverso la sua gestione attiva, mira alla crescita nel lungo periodo del capitale investito, esponendosi ai titoli che ritiene migliori tra quelli a larga capitalizzazione quotati negli Stati Uniti.
Un ulteriore aspetto che merita sottolineare è chiaramente anche l’impronta sostenibile della sua politica di investimento orientata a principi ambientali, sociali e di governance (ESG).