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Questa settimana i mercati globali sono stati scossi da un rally inaspettato che ha visto le borse asiatiche e le commodities, in particolare il rame, salire alle stelle. Tuttavia, ciò che sembra un segnale di crescita potrebbe nascondere rischi importanti per l’economia globale, soprattutto per l’Europa. In questo articolo e nel video appaena pubblicato analizzeremo gli eventi della settimana, esaminando come la recente impennata si inserisce nei cicli economici e cosa potrebbe riservare il futuro.

L’Improvviso rally delle Borse asiatiche

La notizia inattesa di venerdì ha portato un’improvvisa e significativa crescita delle borse asiatiche. Le azioni dei settori più sensibili alle materie prime, come il rame, hanno visto aumenti notevoli, sorprendendo molti analisti. Il contesto economico cinese sembra migliorato, con segnali di stabilizzazione nel settore immobiliare e aspettative di nuovi pacchetti di stimolo economico. La domanda di materie prime è aumentata e i mercati hanno reagito di conseguenza.

Le cause dietro il rally

Diversi fattori hanno contribuito a questo improvviso rialzo. Uno dei principali è la fiducia rinnovata nell’economia cinese, in particolare grazie ai segnali di ripresa nel settore immobiliare, che aveva destato molte preoccupazioni negli ultimi mesi. Le politiche di stimolo messe in atto dal governo cinese e le prospettive di ulteriori interventi hanno creato un clima favorevole per gli investimenti.

Anche le commodities hanno visto un’impennata, con il rame che ha toccato nuovi massimi. Il rialzo del rame, spesso indicatore dello stato di salute economica globale; quindi, se la Cina torna a produrre di più consuma anche più risorse e come diretta consequesza quest’ultime si apprezzano.

Il Rame: indicatore di salute economica

Il rame, spesso chiamato “Dr. Copper” per la sua capacità di prevedere l’andamento economico, è una materia prima cruciale utilizzata in molti settori industriali. L’aumento del suo prezzo riflette la crescente domanda globale e potrebbe suggerire una fase di espansione economica. Tuttavia, dietro questa crescita potrebbero celarsi segnali preoccupanti, in particolare per l’Europa.

Rame alle stelle: segnale di crescita o rischio inflazionistico?

L’aumento del prezzo del rame può essere letto in due modi: da un lato, come un segnale positivo di una ripresa globale, dall’altro, come un preludio a un’inflazione che potrebbe avere effetti devastanti, specialmente in Europa. Le materie prime stanno diventando sempre più costose, e questo si tradurrà inevitabilmente in un aumento dei costi per le aziende e i consumatori. Di fronte a un’inflazione già elevata, le economie europee potrebbero trovarsi in una situazione molto complessa.

Dove siamo nei Cicli Economici?

Per comprendere meglio il contesto in cui ci troviamo, è essenziale guardare ai cicli economici. I mercati finanziari, così come l’economia reale, seguono cicli che si ripetono nel tempo, con fasi di espansione, rallentamento e recessione. Nel video abbiamo mostrato il grafico dei cicli economici, che illustra come le diverse asset class (obbligazioni, azioni, materie prime) si comportano durante le diverse fasi del ciclo.

Cicli economici
Cicli economici

Guardando al grafico dei cicli economici e osservando i recenti sviluppi del mercato, sembra che ci troviamo in una fase di rallentamento, vicini al picco del ciclo espansivo. Il rally delle commodities, inclusi rame e altre materie prime, suggerisce che siamo nella fase culminante dell’espansione economica, ma con un possibile rallentamento in arrivo.

Gli investitori dovrebbero prestare attenzione a questo momento: storicamente, dopo il picco delle commodities segue un rallentamento dell’economia, che può portare a una fase di recessione. In questo contesto, è cruciale monitorare l’andamento del mercato e valutare le strategie di investimento con cautela.

Implicazioni per l’Europa: inflazione e rischio recessione

Il rialzo del rame e delle altre materie prime è un segnale di allarme per l’Europa. Con un’inflazione già elevata, ulteriori aumenti nei costi delle materie prime potrebbero erodere ulteriormente il potere d’acquisto dei consumatori e aumentare i costi per le imprese. Le banche centrali, per frenare l’inflazione, potrebbero essere costrette a mantenere o addirittura aumentare i tassi di interesse, rallentando ulteriormente la crescita economica.

Quali settori saranno più colpiti?

I settori più vulnerabili saranno probabilmente quelli che dipendono pesantemente dalle materie prime, come l’edilizia, la manifattura e il settore automobilistico. Anche i consumatori saranno colpiti da un aumento dei prezzi dei beni di consumo, con un conseguente impatto negativo sulla domanda.

Come affrontare i rischi di mercato

In un momento così delicato, è importante adottare un approccio prudente e monitorare attentamente l’andamento dei mercati. Strumenti come il Trendycator, rimangono fondamentali per capire le tendenze di mercato e proteggere il proprio portafoglio.

Pertanto, finché Trendycator continuerà ad essere verde rimarremo fedeli al piano operativo ma stiamo attenti ai potenziali repentini cambi di umore.

Buon Circolo degli Investitori

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

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