Gli stoccaggi sono pieni, quindi in teoria non dovrebbero esserci problemi per le bollette, ma intanto una serie di preoccupazioni geopolitiche stanno facendo lievitare il prezzo del Gas Naturale che ad Amsterdam si aggira attualmente intorno ai 37 euro per megawattora.
Anche il future americano è salito considerevolmente fino a tornare nei pressi dei 3 dollari.
Vediamo le principali preoccupazioni degli analisti.
Fattori di rischio per il prezzo del gas in Europa
- Geopolitica e conflitti internazionali
I conflitti al confine tra Ucraina e Russia, in particolare nella regione di Kursk, rappresentano una minaccia significativa per il gas russo che viene pompato in Europa. Questa situazione innervosisce i mercati, soprattutto in vista della scadenza dell’accordo di transito del gas russo tramite l’Ucraina, prevista per la fine dell’anno. Kiev ha già segnalato che non intende negoziare un’estensione dell’accordo, aumentando il rischio di un gap nelle forniture per il 2024. - Tensioni in Medio Oriente
Il conflitto non è nuovo ma un allargamento dello stesso potrebbe iniziare a creare diversi problemi. Infatti, la crescente instabilità tra Israele e Hezbollah in Libano potrebbe avere conseguenze sulle forniture di gas dal Mediterraneo orientale. Israele esporta gas verso Egitto e Giordania, e un conflitto potrebbe compromettere questi flussi, peggiorando ulteriormente la situazione energetica in Europa. - Manutenzione degli impianti in Norvegia
I lavori di manutenzione presso gli impianti di gas naturale norvegesi di Skarv e Sleipner sono stati prorogati, riducendo temporaneamente la capacità di fornitura verso l’Europa. Sebbene questo sia un problema a breve termine, si somma alle altre incertezze che pesano sul mercato. - Rischi meteorologici
Un inverno più freddo del previsto potrebbe aumentare notevolmente la domanda di gas per il riscaldamento, spingendo i prezzi verso l’alto. Diciamo che se analizziamo la media degli ultimi inverni questa preoccupazione potrebbe essere esclusa ma sappiamo che il clima è sempre più estremo in un senso o nell’altro.
Le scorte di gas europee: una sicurezza parziale
Attualmente, le scorte di gas in Europa sono piene oltre il 93%, un dato che offre una certa rassicurazione in vista dell’inverno. Tuttavia, queste riserve potrebbero non essere sufficienti a coprire l’intero fabbisogno stagionale del continente, e per questo gli analisti continuano a monitorare attentamente i rischi geopolitici e di approvvigionamento. Vedremo quanto sarà mite l’inverno.
Conclusione sul Gas Naturale
Nonostante le scorte elevate dovrebbero mantenere basso il prezzo, si trova sempre una scusa, una preoccupazione per far salire qualche prezzo. In questo caso la discriminante sono i due conflitti in Ucraina e Medio Oriente (come se fossero un fatto nuovo), e le difficoltà legate alla manutenzione degli impianti in Norvegia.
Con ottimo tempismo le preoccupazioni tornano a farsi sentire in prossimità dell’inverno.
Buon Circolo degli Investitori