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NVIDIA anche quest’anno paga il college di mia figlia

In realtà, io una figlia al college non ce l’ho. Ma questa frase – “NVIDIA anche quest’anno paga il college di mia figlia” – è comparsa ieri in una chat durante una live americana sul trading. E come spesso accade nei momenti di euforia di mercato, certe espressioni sintetizzano perfettamente lo stato d’animo collettivo.
Guardando il grafico di NVIDIA, verrebbe da dire che la frase non è poi così fuori luogo. E, soprattutto, mette “invidia” – per chi è rimasto fuori dal movimento.

Nel frattempo, le Borse sembrano non avere alcuna intenzione di rallentare. Né la FED, né le tensioni geopolitiche, né i dazi riescono a intaccare la corsa dei titoli growth. Il mondo si divide, sempre di più, tra chi annuncia da mesi un crollo imminente e chi, invece, si indebita per comprare NVIDIA con la speranza che oltre al college paghi anche la macchina, il mutuo e magari il ristorante di famiglia.

Perché NVIDIA continua a salire?

Il recente slancio di NVIDIA è alimentato da una combinazione di solida domanda per le sue GPU AI, performance finanziarie superiori alle attese e uno stock split che ha aumentato l’interesse degli investitori retail. Nell’ultimo trimestre disponibile (FQ1 FY2026, chiuso il 27 aprile 2025), la società ha registrato ricavi per 44,1 miliardi di dollari, con una crescita del +69% su base annua. Il supporto deriva in gran parte dalla divisione Data Center, trainata dai nuovi chip Blackwell, usati dai principali hyperscaler per l’intelligenza artificiale.

E ora che si fa: vendere o tenere NVIDIA?

Domanda ricorrente, e per nulla banale. Il nostro Trendycator, dopo aver centrato un’operazione da +470%, è nuovamente in posizione: +10% sul weekly, +51% sul daily. A onor del vero, serviva sangue freddo per entrare il 7 maggio, quando l’indicatore ha segnalato il nuovo ingresso sui minimi.

Ma ora?
Con un NASDAQ vicino ai 24.000 punti e NVIDIA che ha già fatto un altro +50%, ha senso prendere profitto… o lasciar correre?

Non esiste una risposta unica.
Chi mette un target – come insegniamo nei nostri corsi – lo fa per gestire l’emotività, ma si taglia fuori da possibili exploit come quello attuale.
Infatti, usando il Trading System integrato su TradingView, abbiamo potuto misurare le conseguenze concrete di questa scelta.

Sistema Trendycator sul titolo NVIDIA. Fonte Circolo degli Investitori elaborazione Tradingview.

Deselezionando il target, si nota come 10.000 dollari investiti nel 2020 sarebbero diventati 40.239 dollari.
Attivando invece un target intermedio (basato su valori predefiniti), l’utile si ferma a 22.767 dollari. Poco più della metà. Esattamente come previsto.

E tu?
Sei nel campo dei “meglio portare a casa” o tra quelli che “lasciano correre finché dura”?
Scrivici a info@circoloinvestitori.it – ci interessa capire come stai affrontando questo scenario.

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator. Disclaimer: L’autore Walter Demaria non detiene strumenti finanziari oggetto delle proprie analisi al momento della pubblicazione. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

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