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Nvidia ha presentato i risultati della trimestrale del secondo trimestre 2025 e, ancora una volta, ha superato le aspettative del mercato. I ricavi hanno raggiunto i 46,74 miliardi di dollari, in crescita del 56% su base annua, con un utile per azione rettificato di 1,08 dollari. Numeri che, in un contesto normale, basterebbero a spingere le quotazioni verso nuovi massimi.

Eppure, il mercato non ha reagito con lo stesso entusiasmo: nelle contrattazioni after-hours il titolo ha registrato una correzione, segnale che gli investitori cominciano a chiedersi se la corsa possa proseguire con lo stesso ritmo.

NVIDIA grafico a 1 minuto dove si evidenzia il calo overnight del titolo dopo l’uscita della ennesima trimestrale record. Fonte dati Tradingview.com

Tra record e segnali di fatica

Alcune testate internazionali iniziano ad adombrare sospetti: la crescita resta impressionante, ma il ritmo mostra le prime incrinature e il contesto globale non gioca a favore.

  • The Guardian sottolinea come, dietro i numeri record, si nascondano elementi di fragilità. In particolare, i timori di una possibile bolla speculativa sull’intelligenza artificiale e l’incertezza legata alle restrizioni commerciali con la Cina, mercato strategico per Nvidia.
  • Reuters, nella rubrica Morning Bid, mette l’accento sul fatto che i ricavi dai data center — il vero motore dell’azienda — sono risultati lievemente inferiori alle attese. Non un dato drammatico, ma sufficiente a instillare dubbi sulla sostenibilità di tassi di crescita così elevati.
  • AP News rileva come l’euforia sull’AI stia alimentando paragoni sempre più frequenti con la bolla dot-com degli anni ’90. Le vendite di chip AI crescono, ma il ritmo inizia a mostrare segni di normalizzazione.

Il nodo della sostenibilità

Il paradosso è evidente: Nvidia continua a macinare risultati che ogni altra big tech sognerebbe, ma proprio la sequenza di trimestrali sempre sopra le attese sta generando aspettative difficili da mantenere.

Quando un titolo incorpora già una crescita straordinaria e la supera trimestre dopo trimestre, il rischio è che basti un singolo dato “solo” in linea con le stime per far scattare prese di profitto pesanti.

Conclusione

Nvidia resta al centro della rivoluzione AI e i suoi numeri lo dimostrano. Ma il punto, oggi, non è tanto se l’azienda continuerà a crescere — quanto se riuscirà a farlo sempre più velocemente di quanto il mercato già sconti.

Una domanda che inizia a circolare tra analisti e investitori:
può davvero continuare a battere le stime a ogni trimestre, o stiamo assistendo alle prime crepe di un ciclo che rischia di diventare insostenibile?

I saggi dicevano “Fin che la barca va lasciala andare”.

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator. Disclaimer: L’autore Walter Demaria non detiene strumenti finanziari oggetto delle proprie analisi al momento della pubblicazione. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

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