L’S&P 500 ha finalmente superato i massimi storici precedenti a 6.128,18, come avevamo anticipato sul Canale YouTube già dalla prima settimana di gennaio. Anche l’indice tecnologico Nasdaq ha recentemente superato i massimi storici, mentre il Dow Jones resta ancora leggermente indietro.
Dopo questa rottura, si ripropone la domanda: sarà una prosecuzione del trend, magari verso area 7.000 già quest’anno, oppure si tratta solo di una presa di liquidità prima di un’inversione?
Questa settimana il calendario macroeconomico non prevede dati di grande impatto. Il dato più rilevante è probabilmente il FOMC Minutes di mercoledì 19, ma difficilmente avrà un effetto significativo sugli equilibri di mercato.
Vedremo se il raggiungimento dei nuovi massimi da parte del future, con la conseguente chiusura delle posizioni short da parte di molti operatori, porterà a un nuovo aumento della volatilità.

Nel grafico proposto sono rappresentate le due ipotesi discusse nella video analisi di venerdì scorso.
- Prima ipotesi: se l’indice rompe i massimi storici ma chiude la settimana all’interno del range di consolidamento, potremmo assistere a un’inversione del trend.
- Seconda ipotesi: se l’indice rompe i massimi e riesce a mantenersi al di sopra, potrebbe seguire un’accelerazione rialzista destinata a proseguire nei prossimi mesi.
Queste settimane si preannunciano decisive per il futuro dell’S&P 500, con possibili segnali chiave per il prossimo movimento di mercato.
