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Esprinet, società quotata al segmento STAR e leader nella distribuzione “business-to-business” di tecnologia, ha reso pubblici i dati economici relativi al primo semestre del 2024. Nonostante una leggera flessione nei ricavi rispetto all’anno precedente, l’azienda mostra segni di miglioramento in settori chiave, dimostrando una gestione finanziaria resiliente e strategie efficaci per affrontare le sfide del mercato.

Ricavi e performance semestrale

Nel primo semestre 2024, Esprinet ha registrato un fatturato di 1,85 miliardi di euro, in calo del 3% rispetto agli 1,91 miliardi di euro ottenuti nello stesso periodo del 2023. Questo risultato evidenzia una contrazione moderata, ma non eccessivamente preoccupante, considerando le dinamiche del mercato attuale. Tuttavia, nel secondo trimestre dell’anno, si è osservata una ripresa significativa con un incremento del fatturato del 4%, raggiungendo 923,73 milioni di euro. Questa inversione di tendenza nel secondo trimestre rappresenta un segnale incoraggiante, dimostrando la capacità dell’azienda di rispondere prontamente alle condizioni di mercato.

Margine operativo lordo e marginalità

L’EBITDA adjusted di Esprinet è leggermente diminuito, attestandosi a 24,68 milioni di euro, rispetto ai 24,95 milioni del primo semestre del 2023, una riduzione di circa l’1%. Tuttavia, nonostante questo calo, la marginalità ha mostrato un miglioramento, passando all’1,33%, segno di una maggiore efficienza operativa. Questo dato conferma la capacità dell’azienda di mantenere una struttura dei costi stabile, anche in un contesto di pressione sui margini.

Risultato netto: un ritorno alla redditività

Uno dei risultati più significativi di questo semestre è il ritorno alla redditività di Esprinet. L’azienda ha infatti registrato un utile netto di 3,25 milioni di euro, una netta inversione rispetto alla perdita di 26,91 milioni contabilizzata nello stesso periodo del 2023. Questo miglioramento è il risultato di una serie di azioni strategiche intraprese dal management per ottimizzare i costi operativi e migliorare l’efficienza complessiva della struttura aziendale.

Indebitamento finanziario netto

Alla fine di giugno 2024, l’indebitamento finanziario netto di Esprinet si è attestato a 164 milioni di euro. Anche se il livello di indebitamento resta significativo, è comunque in linea con le aspettative del mercato e rappresenta un miglioramento nella gestione del capitale circolante. La società continua a dimostrare una solida gestione del proprio debito, mantenendo un rapporto sostenibile tra finanziamenti e redditività.

Prospettive per l’esercizio 2024

Il management di Esprinet ha confermato le previsioni per l’intero anno, prevedendo un EBITDA adjusted compreso tra 66 e 71 milioni di euro, in crescita rispetto ai 64,1 milioni di euro registrati nel 2023. Questo outlook positivo riflette l’ottimismo dell’azienda verso una ripresa graduale del mercato tecnologico e l’efficacia delle misure adottate per affrontare le sfide operative.

Esprinet e il Trendycator

Il Trendycator segnala la prima settimana verde dopo una lunga fase di contrazione di volatilità.

Venerdì 13 settembre in particolare, si è mosso al rialzo di quasi il 10%.

Esprinet weekly al 13 settembre 2024. Fonte Circolo degli Investitori.

Conclusioni

Per quanto i dati di bilancio siano interessanti, sappiamo che per vocazione noi del Circolo facciamo sempre riferimento ai grafici.

E’ interessante, dal punto di vista puramente grafico il fatto che il titolo dopo una forte compressione di volatilità è tornato a esprimere una settimana di espansione positiva che ha portato via i recenti massimi.

Attenzione al fatto che comunque il titolo in questione è ancora all’interno di un trend discendente ben al di sotto della sua media a 200 periodi.

Buon Circolo degli Investitori

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Dr. Massimo Gotta, giornalista-pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. Laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza è uno dei più apprezzati analisti finanziari italiani, tra i fondatori del Circolo degli Investitori e ha alle spalle una lunga carriera professionale nel mondo bancario e finanziario. Ha lavorato per il gruppo bancario Mediobanca e per Banca Sella come responsabile Ufficio Titoli e Borsino ed in seguito Gestore di patrimoni presso la struttura Private Banking. È stato docente per l’Università degli Studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino. Massimo Gotta è un apprezzato opinionista per diversi media finanziari tra cui Repubblica.it, LombardReport.com, Il Valore, Class CNBC. È coautore con Walter Demaria di “Investire in obbligazioni” (TradingLibrary 2013) e autore di diversi altri libri tra cui “Il meglio dell’analisi tecnica in Metastock” (Experta 2006). Disclaimer: L’autore Massimo Gotta non detiene strumenti finanziari oggetto delle proprie analisi al momento della pubblicazione. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

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