Il punto: dati sotto le attese, ma non negativi
Giovedì Eli Lilly ha pubblicato i risultati della fase avanzata per orforglipron, la sua pillola sperimentale contro l’obesità. La dose più alta ha permesso ai pazienti di perdere in media il 12,4% del peso corporeo: un dato rilevante, ma sotto il 15% atteso dal mercato.
Il titolo ha reagito con un forte calo, -14% ieri nonostante il secondo trimestre superiore alle attese e una revisione al rialzo delle stime per l’intero 2025, annunciata solo due giorni prima.
Il parere di Goldman Sachs: reazione sproporzionata
Secondo quanto riportato dalla CNBC, Asad Haider (Goldman Sachs) avrebbe definito il sell-off “sproporzionato rispetto ai fondamentali”, la risposta del mercato è stata eccessiva: “Il farmaco ha mancato l’asticella posta da Wall Street, ma resta commercialmente valido e con un profilo di tollerabilità solido”, ha dichiarato alla CNBC.
Il grafico di Eli Lilly
Negli ultimi dieci anni, Eli Lilly è passata da circa 90 a quasi 1.000 dollari per azione, in una delle traiettorie più forti del settore farmaceutico.
Una salita quasi ininterrotta, che rende fisiologiche — ma non sempre giustificate — le correzioni violente. In fasi come questa, il sentiment di breve può temporaneamente oscurare i fondamentali.

