Conosci la differenza che passa fra un trading system e un portafoglio in ottica di investimento?
Facciamo un po’ di chiarezza perché spesso questi due concetti estremamente diversi vengono accostati.
Sì perché anche quando si parla di un trading system generalmente si parla anche di portafoglio, intendendo i titoli che sono attualmente in posizione nel sistema.
Ma le due strategie d’invesimento non possono essere più diverse, vediamo dunque perché.
I portafogli sono pensati per i risparmiatori e sono profondamente diversi dai trading system.
Partiamo dunque dall’elencare le peculiarità di un trading system.
Peculiarità dei trading system
I trading system non hanno un portafoglio ben definito, nel senso che sono in grado di generare sempre nuovi segnali, teoricamente infiniti, a seconda del “paniere” e non del portafoglio sul quale gira il trading system.
Si introduce dunque il concetto di paniere di riferimento per un trading system, locuzione più corretta rispetto alla definizione di portafoglio.
Ad esempio io posso applicare un trading system sull’indice italiano FTSEMIB e avrò a disposizione 40 titoli, oppure su tutte le small cap italiane e avrò ancora un paniere diverso, o su tutto l’indice Nasdaq e così via.
A seconda del paniere sul quale andrò ad applicare il mio trading system avrò a disposizione una quantità variabile di titoli e di segnali.
Il trading system non è altro che un algoritmo che genera segnali di acquisto e di vendita su di un paniere di titoli.
Il trading system può essere più veloce o più lento a seconda del timeframe sul quale viene applicato.
Se non sai di cosa sto parlando riguardati il mio video sui timeframe, all’interno parlo anche di qual è il timeframe più idoneo per un trading system o per una gestione di portafoglio.
Dunque quando si acquista un servizio di trading system è possibile attendere che si generi un nuovo segnale d’acquisto per entrare in posizione, perché come abbiamo visto, continuamente ci saranno nuovi segnali di buy e sell.
Per questi motivi un trading system può essere seguito anche parzialmente, ovvero, se io ho un elenco di 100 titoli in posizione long e non ho il capitale o il tempo per seguirli tutti ne posso anche seguire solamente uno, due, oppure dieci.
Perché questo è possibile unicamente con i trading system?
Perché ogni titolo ha una gestione a se stante, con una sua logica di ingresso e una logica di uscita dalla posizione.
Per i portafogli il ragionamento è totalmente opposto
I portafogli sono pensati per un investimento in ottica di medio respiro, sono pensati per l’investitore e non per semplice speculazione.
Per questo motivo i portafogli hanno generalmente un numero fisso di strumenti che ruotano all’interno, salvo regolari ribilanciamenti di portafoglio che possono far uscire un titolo e farne entrare uno nuovo.
I ribilanciamenti si possono fare per i motivi più disparati, vediamone alcuni a titolo di esempio:
- perché è un algoritmo a suggerirlo
- perché un titolo ha subito una operazione societaria e non è più un candidato ideale per quel profilo di rischio
Non solo, i titoli all’interno di un portafoglio sono interconnessi gli uni con gli altri e sono pensati per formare un tutt’uno.
Ad esempio in un portafoglio bilanciato avremo il 50% di titoli azionari e il 50% di titoli obbligazionari, questi titoli tutti insieme formano un corpo unico chiamato appunto “Portafoglio”.
Per questo motivo i portafogli si possono acquistare in qualunque momento nella loro interezza, anche se sono in posizione da diverso tempo.
Questo perché nessuno può sapere quando un titolo entrerà o uscirà dal portafoglio; pertanto, se un portafoglio rimarrà investito per diverso tempo, certo non si può rimanere fuori dall’investimento, in liquidità, nell’attesa di vedere sorgere un segnale operativo.
D’altro canto, nessuno prevede il futuro, neppure noi di RendimentoFondi, dunque nessuno può sapere il nostro acquisto sarà su di un massimo di mercato.
Acquistare o meno? Questa è la domanda che molti lettori si pongono in questi tempi dopo che i mercati sono saliti per oltre un anno a ritmi importanti.
Qual’è la soluzione a questo dilemma secondo RendimentoFondi?
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