
L’IA a basso costo sta rivoluzionando il settore
La scorsa settimana, i mercati sono stati scossi dalla notizia che DeepSeek R1, un nuovo large language model (LLM) sviluppato da un hedge fund cinese, ha raggiunto prestazioni paragonabili agli ultimi modelli di IA, ma con un costo di addestramento drasticamente inferiore. Questo sviluppo potrebbe segnare una svolta nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, riducendo il bisogno di GPU di fascia alta, consumi energetici e, in generale, abbassando le barriere economiche all’adozione su larga scala.
Quando i costi dell’IA diminuiscono, si genera un ciclo virtuoso di innovazione, con un numero sempre maggiore di utilizzi e investimenti da parte di aziende e consumatori. In effetti, questa deflazione dei costi è già in atto da tempo: il fabbisogno di calcolo per ottenere un determinato livello di performance si è dimezzato ogni otto mesi dal 2012.
Verso l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI): la corsa continua
Nonostante l’abbattimento dei costi, la spesa per l’addestramento dei modelli di IA è in costante crescita. Le aziende tecnologiche più avanzate competono per sviluppare un’intelligenza artificiale generale (AGI), capace di superare le capacità umane in ogni ambito. Per raggiungere questo obiettivo, il settore continuerà a richiedere un maggior numero di GPU avanzate, un’efficienza di calcolo superiore e ingenti capitali di investimento.
È plausibile che la traiettoria di crescita dell’IA non rallenterà, ma si intensificherà, alimentata dalla continua ricerca di modelli più potenti e versatili.
Il caso DeepSeek R1 dimostra che il futuro dell’intelligenza artificiale potrebbe essere più democratico ed economico, ma la corsa all’innovazione non si fermerà qui: l’AGI resta il traguardo ultimo per chi guida la rivoluzione tecnologica.