Tra gli indicatori più osservati da chi cerca di intercettare in anticipo l’arrivo di una recessione, c’è l’inversione della curva dei rendimenti obbligazionari. Il parametro più usato per monitorarla è la differenza tra il rendimento dei Treasury americani a 10 anni e quelli a 2 anni: il cosiddetto spread US10Y – US02Y.
Quando questa differenza diventa negativa, ossia i titoli a breve termine offrono rendimenti superiori a quelli a lungo termine, si parla appunto di inversione della curva. È un’anomalia che segnala una forte incertezza sul futuro dell’economia, e che storicamente ha preceduto – con qualche mese di anticipo – la maggior parte delle recessioni negli Stati Uniti.
Ma attenzione: la recessione vera e propria tende ad arrivare quando lo spread è già tornato sopra lo zero da un po’.
Il segnale oggi: siamo tornati dove tutto è iniziato

Osservando il grafico aggiornato dello spread tra i Treasury a 10 e 2 anni, notiamo un punto di svolta rilevante. La curva è rimasta in territorio negativo per oltre un anno, ma da alcune settimane ha superato di nuovo la soglia dello zero.
A colpo d’occhio, questo potrebbe sembrare un segnale positivo. Ma incrociando i dati con il passato, emerge una coincidenza che merita attenzione.
La linea gialla è la nostra macchina del tempo. Parte dal livello attuale e ci aiuta a osservare dove si è trovato lo stesso identico valore in passato.
Abbiamo evidenziato due momenti storici in cui l’indicatore US10Y–US02Y ha toccato lo stesso livello di oggi:
- Ottobre 2007
- Gennaio 2001
Cosa succedeva allora sui mercati?

Ottobre 2007 ha segnato il massimo storico dell’S&P 500 prima della crisi dei mutui subprime. Dopo un primo calo, il mercato aveva tentato un rimbalzo, superando di poco i massimi precedenti. Poi è arrivato il crollo definitivo.
Gennaio 2001, invece, coincide con la prima vera accelerazione ribassista post-bolla dot-com. Dopo mesi di volatilità e segnali contraddittori, il mercato ha rotto gli indugi.
Corsi e ricorsi? No. Ma memoria sì.
Quanto proposto in questo articolo non ha alcuna valenza predittiva. Nessun indicatore, da solo, è in grado di anticipare con precisione l’inizio di una recessione o di un crollo di mercato.
Peraltro, tutte le principali banche d’affari oggi escludono l’ipotesi di una recessione imminente.
Staremo a vedere cosa ci riserverà quest’anno il mercato.
Ma una cosa è certa: non ci annoieremo.
Se ti interessa ricevere analisi sobrie e dati reali sui mercati, iscriviti gratis qui: https://t.me/CircoloInvestitori