La crisi politica tedesca, scaturita dalle divergenze interne alla coalizione di governo di Olaf Scholz, si somma alle difficoltà economiche del Paese, con possibili impatti su Bund, Btp e spread nell’Eurozona. La Germania, storicamente simbolo di rigore fiscale, si trova ora in una fase di incertezza che potrebbe influenzare il suo approccio alla spesa pubblica e, di conseguenza, il mercato obbligazionario europeo.
Rigore Fiscale e Crollo del Governo Scholz
Il governo Scholz è entrato in crisi a causa delle divergenze sul rigido “freno al debito” tra il cancelliere e il ministro delle Finanze Lindner, leader dell’FDP, il quale è stato poi licenziato. Con la coalizione dissolta, Scholz ha richiesto un voto di fiducia per gennaio, e le elezioni anticipate appaiono probabili entro marzo. Tuttavia, i conservatori in testa nei sondaggi non sembrano propensi a modifiche sostanziali del freno al debito, limitando le prospettive di politiche fiscali espansive che potrebbero favorire la crescita tedesca.
Il Freno al Debito e Prospettive di Riforma
Il “freno al debito”, che impone un tetto alla crescita del debito pubblico annuale (non oltre lo 0,35% del PIL), rappresenta un limite alla flessibilità economica della Germania. L’eventuale cambio di governo potrebbe introdurre riforme mirate, come un allentamento temporaneo dei vincoli di bilancio in caso di emergenze economiche, anche se difficilmente si assisterà a un’espansione fiscale aggressiva. Resta però incerto se il nuovo esecutivo opterà per modifiche costituzionali che permettano una maggiore spesa pubblica.
La Crisi Tedesca e l’Effetto Trump
L’elezione di Trump negli Stati Uniti aggiunge ulteriore pressione sulla Germania, specialmente per i rischi di nuovi dazi che graverebbero sull’export tedesco, importante per l’economia del Paese. Di fronte a un simile scenario, Berlino potrebbe essere indotta a incrementare la spesa pubblica, data la bassa percentuale di debito rispetto al PIL (62,9% a fine 2023), per compensare eventuali difficoltà economiche derivanti dal protezionismo americano. Questa prospettiva ha già innescato un deprezzamento dei Bund, con il rendimento del decennale che ha superato il tasso di riferimento Irs, segnale di tensione per gli investitori.
Impatti sui Bund, Btp e Spread
L’instabilità politica tedesca e la possibile revisione della spesa pubblica stanno già influenzando i rendimenti dei Bund. Qualora la Germania decidesse di allentare il freno al debito o aumentare le emissioni obbligazionarie, i rendimenti dei Bund potrebbero salire ulteriormente, trascinando verso l’alto anche quelli di altri titoli di Stato europei, come i Btp, e ampliando gli spread. Gli investitori con portafogli orientati verso titoli a lunga scadenza, dovrebbero monitorare con attenzione questi sviluppi, poiché la volatilità del mercato potrebbe aumentare significativamente.
In uno scenario a medio termine, uno scenario di potenziale compressione degli spread potrebbe verificarsi se la Germania promuovesse una maggiore emissione di debito a livello UE, magari per finanziare settori strategici come la difesa, soprattutto se un’eventuale riduzione del sostegno USA all’Ucraina rendesse necessaria un’azione più incisiva da parte dell’Europa.
Conclusione Operativa
I recenti sviluppi rendono la situazione tedesca un indicatore chiave per i mercati obbligazionari dell’Eurozona. Dovremo osservare con attenzione gli effetti delle elezioni tedesche e l’evoluzione della politica fiscale, che potrebbero portare a ulteriori oscillazioni dei rendimenti e degli spread, con implicazioni dirette per i titoli governativi europei.
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