fbpx

Il recente calo di Bitcoin del -28% dai massimi storici può sembrare allarmante per chi non ha esperienza nel mercato delle criptovalute, ma guardando al passato, movimenti di questa entità sono stati spesso solo una pausa prima di nuovi rialzi.

Bitcoin -40% nel 2017… e poi il rally del 567%

Facciamo un salto indietro nel tempo. Nel 2017, Bitcoin perse il 40% in appena due settimane (grafico 1). Il mercato sembrava destinato al tracollo, il sentiment era negativo e molti investitori avevano già decretato la fine della bull run. Ma quello fu solo un assestamento prima di un’impennata spettacolare. Nei 90 giorni successivi, Bitcoin registrò un incredibile +567%, segnando nuovi massimi storici (grafico 2).

Bitcoin -40% nel 2017
Bitcoin +567% nel 2017

Oggi: il -28% è solo una normale correzione?

Rispetto al passato, il calo attuale è persino più contenuto. Bitcoin ha perso il 28% dai suoi recenti massimi, ma è ancora all’interno della sua zona di supporto chiave (grafico 3). Questo movimento potrebbe rientrare in un classico pattern di consolidamento, simile a quelli già visti in cicli precedenti.

La domanda vera è: questa è una correzione tecnica prima di nuovi massimi, oppure l’inizio di un trend ribassista più ampio?

Ne parlo nel dettaglio nel video allegato: analisi del trend, possibili scenari e livelli chiave da monitorare.

Bitcoin -28% a febbraio 2025

Share.

Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator. Disclaimer: L’autore Walter Demaria non detiene strumenti finanziari oggetto delle proprie analisi al momento della pubblicazione. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

Comments are closed.