Ieri è andato in scena l’ultimo atto dei dazi trumpiani.
Nell’ultimo incontro del Circolo Pro avevamo anticipato che i dazi sarebbero durati ancora poco, e così sembra essere.
Oggi le Borse mondiali volano, spinte dalle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti: prima ha smentito le voci su un possibile licenziamento di Powell, poi ha annunciato che «i dazi alla Cina verranno ridotti sensibilmente».
Poco dopo, anche il presidente della SEC, Atkins, ha dichiarato: «Gli USA saranno il posto migliore e più sicuro per investire».
Non è mancato l’intervento di Elon Musk, che ha fatto sapere che dal prossimo mese tornerà a occuparsi stabilmente di Tesla. Sembra che l’esperienza da politico lo abbia già annoiato: forse le recenti Tesla bruciate in giro per il mondo gli hanno ricordato cosa significa esporsi pubblicamente, nel bene e nel male. In serata ha comunque rassicurato che non lascerà la guida del DOGE.
Europa vaso di coccio.
Come spesso accade, i bulli fanno i gradassi con i deboli ma si ammorbidiscono con chi ha più potere di loro.
L’abilità negoziale di Trump ha avuto il suo effetto: l’Europa, vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro, comprerà ancora più gas liquefatto a prezzi maggiorati. Con buona probabilità, verranno meno anche le super-tasse per i colossi del web e le altre fantomatiche trattative con nazioni varie, pinguini compresi.
Dell’esito concreto delle altre negoziazioni si sa poco. Quel che è certo è che la Cina ha mostrato i muscoli uscendo vincitrice dal confronto, e i mercati americani, già lunedì scorso, avevano mandato un segnale forte a Trump: i mercati comandano. Sempre.
E forse, finalmente, anche Trump lo ha capito.
Con la fine possibile dei dazi e un clima più disteso, il terreno è pronto per una ripresa a “V” dei mercati finanziari.
Con la disoccupazione ai minimi storici e i consumi ai massimi, la tanto temuta recessione, per ora, si allontana.
Per i partecipanti al Circolo Pro, invieremo una dettagliata analisi grafica sulla potenziale ripresa a V dei mercati americani.