Il rialzo del 7% visto oggi su Stellantis arriva dopo settimane di estrema debolezza e in un contesto in cui il settore auto europeo sta reagendo meglio del mercato. Già in un precedente articolo, “Ingresso su Stellantis: segnali tecnici di forza“, avevamo descritto come la fase di accumulo — accompagnata da una divergenza positiva del nostro Oscillator — rappresentasse un’area interessante per investitori con approccio tecnico-statistico.

Non c’è un’unica notizia esplosiva, ma un insieme di elementi che il mercato sembra aver ricomposto in un’unica direzione. Oppure, a volte semplicemente la liquidità premia i titoli più a sconto rispetto ai massimi.

Alcune novità riguardano il quadro macroeconomico complessivo: i nuovi dati PMI e le aspettative di tagli dei tassi da parte della BCE nel 2025 stanno sostenendo i titoli ciclici, e Stellantis è tra quelli più sensibili al sentiment. Quando il mercato intravede una possibile stabilizzazione della domanda, la reazione è spesso immediata.

Il secondo elemento è legato al tema dei costi. Negli ultimi giorni diversi media hanno riportato aggiornamenti sulla riorganizzazione industriale interna e su ulteriori misure di efficienza, sia negli Stati Uniti sia in Europa. Nulla che rappresenti una svolta inattesa, ma abbastanza per rilanciare l’idea che il management resti concentrato sui margini in un settore dove la pressione sui prezzi è fortissima.

C’è poi un aspetto più strategico. Gli investitori iniziano a posizionarsi in vista del nuovo piano industriale promesso dall’ad Antonio Filosa, atteso per la metà del 2026. Una scadenza ancora lontana, ma sufficiente per stimolare anticipazioni, ipotesi e aspettative sulle direttrici di sviluppo del gruppo. Ogni indizio, ogni dichiarazione, ogni iniziativa di razionalizzazione viene letta all’interno di quella cornice futura.

Analisi tecnica Stellantis Dicembre 2026

Trendycator® – indicatore proprietario registrato UIBM (domanda n. 302024000182022). Strumento sviluppato dal Circolo degli Investitori per identificare trend e regimi di mercato su azioni, ETF e obbligazioni.
Titolo Stellantis su scala weekly. Grafica e dati Tradingview.com. Elaborazione Circolo degli Investitori per mezzo dell’indicatore Trendycator®.

Dal punto di vista tecnico, Stellantis arrivava da una congestione molto stretta, con prezzi compressi da diverse settimane.
Sul grafico compare una trendline di lungo periodo — la linea gialla — tracciata dai minimi del 2012: ne avevamo discusso più volte l’estate scorsa durante le serate del Circolo Pro, evidenziando come potesse rappresentare un’area di accumulo significativa. L’ultimo movimento sembra confermarne la rilevanza.

Attenzione alla resistenza dinamica

La rottura dei massimi relativi ha generato uno short covering evidente su un titolo che, negli ultimi mesi, era stato tra i peggiori del listino. Ora il prezzo si trova al test della media mobile a 50 periodi, che coincide con il centro dell’FVG lasciato aperto dopo la discesa.

Un superamento convincente di quest’area — supportato da volumi — potrebbe aprire la strada verso la successiva resistenza, rappresentata dalla media mobile a 200 periodi.

Segnaliamo inoltre che il Trendycator è tornato verde da alcune settimane, dopo una lunga fase di indicazione ribassista che, nei mesi scorsi, aveva permesso agli abbonati del Circolo degli Investitori di rimanere fuori dalla debolezza del titolo.

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator. Disclaimer: L’autore Walter Demaria non detiene strumenti finanziari oggetto delle proprie analisi al momento della pubblicazione. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

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