MFE – MediaForEurope pubblicherà i risultati del terzo trimestre domani, 19 novembre, ultimo appuntamento prima del consolidamento di ProSiebenSat.1 nei conti del gruppo, previsto dal quarto trimestre 2025. Con una quota del 75,61%, MFE è oggi il principale azionista della media company tedesca, elemento che sta ridisegnando la struttura industriale del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi.

Un titolo penalizzato dal mercato nonostante l’espansione europea

Il gruppo capitalizza circa 2,4 miliardi di euro e presenta due classi di azioni quotate:

  • Classe A: 3,10 euro alla chiusura del 13 novembre (+14,8% da inizio anno).
  • Classe B (ex Mediaset): 4,03 euro (+5,3% da inizio anno).

La differenza nelle performance riflette soprattutto la diversa liquidità dei due strumenti e la distribuzione dei diritti di voto, aspetti su cui gli analisti si sono espressi più volte.

Le valutazioni delle banche d’affari

Deutsche Bank ha rivisto al rialzo i target price:

  • MFEB da 4,50 a 4,80 euro (hold).
  • ProSiebenSat.1 da 6,00 a 7,00 euro (hold).

La banca sottolinea un mercato pubblicitario ancora fragile in Europa, con un calo medio stimato del 4% nel trimestre. L’Italia rappresenterebbe però l’unico mercato televisivo europeo in crescita, sostenuto da una domanda relativamente più stabile.


ProSiebenSat.1: risultati deboli, ma in linea con le attese

La società tedesca ha già diffuso i dati del terzo trimestre:

  • Entertainment Advertising: ricavi –6% (TV lineare –7%, digitale +1%).
  • Commerce & Ventures: +16% organico grazie alla piattaforma Flaconi.
  • Dating & Video: –19% organico.

La guidance 2025 è stata confermata:

  • ricavi 3,65–3,8 miliardi,
  • EBITDA adjusted 420–450 milioni,
  • leva finanziaria 3,0x–3,5x.

La revisione riguarda solo la parte alta della forchetta EBITDA e rimane coerente con le attese di mercato.


Governance tedesca: accelerazione sulla ristrutturazione

Il 22 ottobre è stato annunciato un cambio rilevante ai vertici di ProSiebenSat.1:

  • Marco Giordani, CFO di MFE, diventa CEO.
  • Bert Habets resta come senior advisor fino a fine anno.
  • Bob Rajan sarà CFO ad interim.
  • Esce Markus Breitenecker, COO.

Per Equita SIM, il riassetto era atteso e rappresenta un passaggio necessario per accelerare l’integrazione nel perimetro MFE.


Azioni A e B: cosa cambia realmente

JP Morgan ha esteso la copertura anche alle azioni A, mantenendo:

  • rating overweight,
  • target price 5,80 euro, identico alle azioni B.

Entrambe le classi hanno lo stesso interesse economico.
Differenze principali:

  • B → maggior peso assembleare.
  • A → maggiore liquidità e, secondo JP Morgan, “potenziale di rialzo superiore”.

Gli analisti evidenziano valutazioni interessanti, domanda pubblicitaria relativamente anelastica e sinergie derivanti dall’acquisizione di ProSiebenSat.1, oltre a ulteriori opportunità di consolidamento europeo.


Analisi grafica MFEB – novembre 2025

Analisi grafica titolo MFEB a novembre 2025. Circolo degli Investitori
Titolo MFEB su scala weekly. Grafica e dati Tradingview.com. Elaborazione Circolo degli Investitori per mezzo dell’indicatore Trendycator®

Analizzando il titolo sotto il profilo del Metodo Trendycator, MFE presenta ancora un profilo di devolezza evidenziato dall’Oscillator in divergenza negativa rispetto al titolo che sta offrendo massimi crescenti.

Il recupero dai minimi del 2022 è stato importante ma si potrebbe iniziare a parlare di un nuovo trend positivo solo al superamento di 6 euro per azione, livello della media mobile a 200 periodi sul weekly.

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator. Disclaimer: L’autore Walter Demaria non detiene strumenti finanziari oggetto delle proprie analisi al momento della pubblicazione. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

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