Chi sta comprando cosa? È la domanda che tutti si pongono, soprattutto alla luce dei recenti casi di crisi industriale nel vecchio continente. Eppure, nonostante le difficoltà economiche e il governo zoppicante, l’indice DAX è nuovamente sui massimi storici.
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, si intensificano le ipotesi per il futuro dei mercati. Alcuni analisti prevedono che il ritmo di crescita attuale continuerà come prima, altri adottano un approccio più prudente e sottolineano che “dipende”, mentre c’è chi addirittura parla dell’inizio di un decennio perduto.
Oggi è davvero difficile fare pronostici ed essere credibili ma quest’ultima ondata di rialzi potrebbe essere fragile. Vediamo perché.
Le vendite nelle Dark Pool: cosa sta succedendo?
Nel nostro precedente articolo “Le Dark Pool fanno paura” abbiamo introdotto il tema delle Dark Pool spiegando cosa sono e perché una lettua attenta di questo grafico può essere utile all’investitore. Ricordo il sito ufficiale: https://squeezemetrics.com/monitor/dix
Come mostra il grafico, gli acquisti da parte degli investitori istituzionali sono ai minimi degli ultimi due anni. Siamo tornati ai livelli pre-storno del 2021-2022.
Questo pone una domanda fondamentale: se non sono gli istituzionali a comprare, chi sostiene i prezzi?
Il ruolo dei piccoli investitori: FOMO e cash machine
La risposta più probabile è che siano i piccoli investitori, convinti che i mercati azionari siano ormai delle Cash Machine. Questo fenomeno è amplificato dalla FOMO (Fear of Missing Out): nessuno vuole rimanere fuori da un mercato toro così longevo.
Quando eventi come la crisi di Stellantis vengono percepiti come opportunità piuttosto che come segnali di pericolo, significa che siamo in piena euforia. Meglio stare dentro, in compagnia, che fuori, da soli.
Perché gli istituzionali vendono?
Gli investitori istituzionali, invece, sembrano adottare un approccio più cauto. Le vendite potrebbero essere collegate a normali prese di beneficio, tipiche del periodo pre-natalizio. Questo comportamento spesso anticipa un possibile Rally di fine anno, ma non vi è alcuna certezza.
Al momento, la situazione sembra una scommessa al 50-50. Con l’inizio del nuovo anno, scopriremo se queste vendite erano un segnale di debolezza o semplici prese di beneficio.