Nel mondo del trading, le candele giapponesi sono da sempre un linguaggio universale. Già nel 2020 ne avevamo approfondito la logica e l’uso operativo in questo articolo: Le candele giapponesi con Trendycator.
Oggi riprendiamo il filo con una delle configurazioni più semplici ed efficaci: le Inside Bar.

Rappresentazione di una Inside bar in tre varianti diverse. Elaborazione grafica Circolo degli Investitori.

Cos’è una Inside Bar

Una Inside Bar è una candela che si forma interamente all’interno del range della candela precedente (detta candela madre o Trigger).
Il massimo e il minimo della Inside Bar sono cioè compresi tra massimo e minimo della candela madre.

In sostanza, segnala una fase di consolidamento: il mercato si ferma, riduce la volatilità e attende una nuova direzione. Da qui la frequente interpretazione come segnale di breakout imminente.

La Inside Bar può assumere forme diverse. L’aspetto non è determinante: ciò che conta è che il corpo sia totalmente incluso nel corpo della candela madre.

Come interpretarla

  • Candela madre grande, Inside Bar piccola → forte compressione e probabile esplosione del prezzo.
  • Inside Bar dentro un trend definito → può anticipare la continuazione della tendenza.
  • Inside Bar in fasi di inversione → richiede cautela: il breakout può essere meno lineare.

In alcuni casi, se la candela madre è particolarmente estesa e l’Inside Bar è molto piccola (meno della metà della trigger), si parla di Ignored Bar: una pausa insignificante, che il mercato spesso “ignora” per poi riprendere la corsa. Questo comportamento è più frequente nei future su timeframe molto bassi.

Nella pratica serve una narrativa di mercato coerente

Il setup operativo classico:

  1. Identificare un trend sul grafico.
  2. Identificare una Inside Bar sul grafico.
  3. Posizionare un ordine di ingresso sopra il massimo o sotto il minimo della Trigger.
  4. Inserire lo stop loss al lato opposto della Trigger.
  5. Gestire il target in base al contesto: livello tecnico, rapporto rischio/rendimento (es. 1:2) o trailing stop.

La semplicità di applicazione la rende adatta a tutti i mercati ma è fondamentale collocarla all’interno di un trend definito, vedremo in seguito come.

Una variante sul tema: il Boomer di Jef Cooper

Il trader americano Jeff Cooper ha proposto una variante interessante: il pattern Boomer, basato su due Inside Bar consecutive.

Le regole di ingresso definite dall’autore sono:

Posizione Long

  1. Il mercato è in forte trend rialzista
  2. Si registra un Inside Bar
  3. Si registra un secondo Inside Bar

Posizione Short

  1. Il mercato è in forte trend ribassista
  2. Si registra un Inside Bar
  3. Si registra un secondo Inside Bar

Nulla di più semplice, ma come spesso accade le cose più semplici sono anche le più premianti.

Cooper usava l’indicatore ADX per misurare la forza del trend. Nella nostra operatività preferiamo invece il Trendycator per identificare il trend primario.
La combinazione “trend forte + Inside Bar o Boomer” costruisce una narrativa operativa molto solida.

Nell’immagine sotto riportata si vede il titolo SESA su scala daily tra gli anni 2020 e 2022 con un trend molto ben definito evidenziato dal Trendycator e diverse opportunità di ingresso con il pattern Boomer.

Titolo SESA su scala Daily con evidenziati i patterno Boomer. Fonte dati Tradingview.com, l’indicatore è realizzato da Circolo degli Investitori.

Nell’immagine seguente vediamo un dettaglio ingrandito di questo pattern.

Dettaglio operativo sul titolo SESA su scala Daily con evidenziati i patterno Boomer. Fonte dati Tradingview.com, l’indicatore è realizzato da Circolo degli Investitori.

L’indicatore Pattern mostrato nelle immagini è realizzato dal Team del Circolo degli Investitori e disponibile per tutti gli utenti del Circolo Pro. Nella sezione Academy del nostro sito è presente una lezione per comprenderne tutte le sfaccettature e i modi migliori di utilizzo.

Punti di forza e limiti

Vantaggi:

  • chiarezza visiva,
  • semplicità,
  • validità multi–timeframe (anche per scalping).

Limiti:

  • possibili falsi segnali in mercati laterali,
  • richiede disciplina e gestione rigorosa del rischio.

Perché è sempre attuale

La Inside Bar non è “la strategia definitiva”, ma resta un pattern intramontabile.
Fa parte della natura stessa dei mercati alternare fasi di espansione e fasi di pausa: la Inside Bar fotografa proprio questo comportamento.

È un ottimo esempio di come il prezzo, da solo, possa fornire indicazioni operative senza bisogno di indicatori complessi o artificiosi.

Timeframe e mercati ideali per le Inside Bar

Le Inside Bar possono formarsi su qualunque timeframe, ma l’esperienza mostra che la loro lettura è più affidabile su grafici ampi. I daily e i 4 ore tendono a ridurre i falsi segnali e a restituire un quadro più pulito rispetto a timeframe molto corti, dove il rumore di mercato prevale.

In termini di strumenti, le Inside Bar trovano applicazione trasversale:

  • Forex: coppie liquide come EUR/USD o AUD/JPY offrono contesti frequenti e ben leggibili.
  • Indici azionari: NASDAQ o FTSE 100 sono mercati che si prestano a breakout ordinati dopo fasi di compressione.
  • Criptovalute: Bitcoin ed Ethereum, pur con la loro volatilità, spesso costruiscono Inside Bar significative in aree di consolidamento.

Il punto essenziale resta sempre lo stesso: il pattern da solo non basta. La validità di un segnale dipende dal contesto, dal trend sottostante e dalla gestione del rischio che il trader decide di applicare.

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è un giornalista - pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. E’ tra i fondatori del Circolo degli Investitori ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha guidato il team di sviluppo che ha creato il Trendycator. Disclaimer: L’autore Walter Demaria non detiene strumenti finanziari oggetto delle proprie analisi al momento della pubblicazione. Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica Clicca qui--> Informazioni metodo Clicca qui-->

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