Dopo un avvio assolutamente entusiasmante stai pensando che il 2019 sarà un anno di rialzi a tutta birra come il 2017? Sei entrato a mercato e sei contento oppure sei ancora fuori e ti stai chiedendo se hai fatto bene? Visiti spesso Rendimentofondi e stai pensando che siamo pazzi a stare fuori dal mercato dì la verità…
In realtà, lo diciamo sempre che negli investimenti bisogna avere metodo; noi il nostro lo abbiamo trovato e in questo articolo cercheremo di spiegarti perché il Trendycator non ha ancora segnalato un acquisto massivo sui fondi.
Fatta questa doverosa promessa, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e passiamo subito al nocciolo della questione. Coraggio: prenditi cinque minuti di tempo libero, leggi con attenzione i prossimi paragrafi e prova a mettere in pratica le indicazioni che sto per darti. Non mi resta altro che augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per i tuoi investimenti del 2019!
Come funziona il Trendycator
Il Trendycator è un indicatore da noi scritto dopo più di 10 anni di prove e tentativi. Per capire come è stato costruito bisogna prima pensare a chi si rivolge.
L’investitore, per sua definizione non ha necessità di una speculazione di pochi giorni, altrimenti farebbe il trader e non sarebbe più un investimento.
La cosa più deleteria per qualunque tipo di investimento è cambiare e ricambiare spesso idea, i continui e repentini cambi non si conciliano con i Fondi comuni di investimento che necessitano di tempi più lunghi per essere sottoscritti.
Certo, con gli ETF è teoricamente più facile, ma in ogni caso poter sfruttare un lungo trend è il desiderio di tutti i nostri lettori che non fanno i trader ma durante il giorno hanno un altro mestiere da fare.
Per far sì che il trend sia stabile, l’indicatore non deve mutare il suo stato ad ogni giornata positiva o negativa perché quei movimenti repentini vengono definiti “rumore”.
Immaginate un Trend come quello sotto nel quale è ben visibile una zona di quasi un anno nella quale il titolo è stato praticamente fermo in una fase laterale.
Dopo siamo tutti capaci a individuare “chiaramente” il trend, ma il Trendycator deve lavorare in tempo reale senza conoscere il futuro. Per questo motivo è difficile distinguere una semplice correzione da una inversione di marcia definitiva.

L’immagine mostrata rappresenta un esempio calzante perché sono ben visibili all’interno del macro-trend rialzista anche diversi mesi di non-trend, o lateralità, allora viene da chiedersi perché il Trendycator non ci ha fatti uscire in quei due mesi? Semplice, il trend non era ancora finito.
Analizziamo il 2019 sui mercati internazionali.
Il 2019 è iniziato forte sui mercati, USA e Cina continuano con i colloqui distensivi, dunque non ci sono più altri fattori che possano pregiudicare il buon andamento dei mercati internazionali; e allora perché Trendycator non la pensa ancora così?
Bisogna innanzitutto chiedersi quante volte in passato i mercati hanno fatto una inversione a “V”? Praticamente mai.
Per inversione a “V” si intende quando i mercati scendono repentinamente in pochi mesi e poi altrettanto velocemente tornano sulle stesse posizioni disegnando appunto una “V” sui grafici.
In realtà questo non avviene quasi mai perché significherebbe che la discesa veloce degli ultimi mesi del 2018 era un errore. La risalita a “V” non si avvera quasi mai perché generalmente le motivazioni che hanno portato a quei cali di Borsa ci mettono del tempo a riequilibrarsi.
Facciamo un esempio: se la Apple nel finire del 2018 ha visto un crollo delle vendite dovute al fatto che il nuovo iPhone a 1400 euro è un po’ caruccio, perché nel 2019 tutto questo dovrebbe essere scomparso nel nulla? È più probabile che si debba aspettare un normale ciclo di obsolescenza dei dispositivi attualmente sul mercato per vedere una netta ripresa delle vendite. Apple tornerà certamente forte perché gli iPhone per la loro minor vulnerabilità rispetto ad Android vengono preferiti dalle aziende di tutto il mondo, dunque è questione di tempo.
Cosa abbiamo imparato dal passato.
Vediamo di seguito alcuni esempi che chiariranno meglio questa nostra opinione.

Il primo esempio riguarda l’anilisi di un fondo comune di investimento: il Pictet-Global Megatrend Selection-R EUR da noi spesso utilizzato in quanto ben diversificato a livello globale.
A fine 2015, dopo la prima parte di repentina discesa il fondo comune di investimento Pictet aveva raggiunto il TRI_Index e si manifestò un rimbalzo durato ben 2 mesi che però non bastò a cambiare il colore del Trendycator rimasto rosso. E’ necessario uno sforzo di immaginazione per tornare a pensare come in quei momenti quando sembrava fosse tutto finito. Altro fattore comune a oggi è che la prima gamba ribassista non ha generato un Bottom.
Solamente in seguito sì è verificato il secondo minimo più profondo rispetto al primo che ha generato il Bottom; poi è arrivato il grigio, il verde e così via.
Analizziamo ancora l’indice americano S&P500, alla ricerca delle analogie con il passato.
Partiamo dalla situazione attuale: a cavallo della fine 2018 c’è stata la prima parte di ribasso consistente che non ha generato nessun Bottom, adesso siamo nella fase di rimbalzo perché l’indice ha incontrato la sua media a 200 periodi e questo genera spesso una serie di ricoperture.

A fine 2015 si presentò un andamento graficamente molto simile a quello odierno, la differenza? L’Oscillatore era in divergenza segnalando già la fine del ciclo.

Nel 2008 avvenne un altro caso utile da analizzare, anche se le condizioni economiche lo sappiamo erano profondamente diverse da quelle attuali.
Dopo aver incontrato la sua media a 200 periodi, l’indice ebbe diversi mesi di rialzo nei quali il Trendycator non ha mai mutato il suo stato, poi il resto lo conosciamo.

Infine, vediamo un ulteriore esempio basato sull’indice europeo Eurostoxx50.
Come abbiamo più volte detto nei nostri webcast che vi invitiamo ad ascoltare, l’indice europeo è in una fase più matura del ciclo ribassista che potrebbe effettivamente essere vicino alla sua naturale conclusione.
Vediamo però anche in questo caso come anche alla fine del precedente ciclo rialzista sono passati svariati mesi di lateralità dopo il secondo Bottom prima che ripartisse il vero ciclo rialzista perfettamente individuato dal Trendycator.

Come beneficiare dei Bottom in questo inizio 2019
In questo articolo abbiamo mostrato l’esistenza di quelle che vengono chiamate fasi di assestamento che generalmente accadono alla fine di un ciclo, sia esso rialzista o ribassista.
Per chi volesse tentare di beneficiare di questi mesi di rimbalzo al di fuori dei portafogli ufficiali segnaliamo alcuni fondi comuni ed ETF decisamente interessanti che si trovano in Bottom.
Le analisi in quanto tali si basano su osservazioni del passato ma come sempre non conosciamo il futuro: e se questa volta avessimo torto?
È sicuramente uno scenario da prendere in considerazione, per questo vi forniamo un elenco di titoli in Bottom di sicuro valore.
Se anche avessimo ragione e dovesse seguire un periodo di assestamento comunque va detto che un acquisto a questi valori risulta sicuramente a sconto per questi titoli.

Lo Staff
RendimentoFondi.it