In un mercato dove l’informazione è rumorosa e le opinioni si moltiplicano, servono strumenti che restituiscano dati oggettivi, non impressioni.
È per questo che al Circolo degli Investitori abbiamo sviluppato l’ETI – Expected Trend Indicator: un indicatore quantitativo capace di misurare in modo numerico la forza e la coerenza di un trend.
L’obiettivo è semplice ma potente: distinguere i titoli che partecipano davvero al trend dominante da quelli che lo inseguono in ritardo o lo stanno già perdendo.
Se lo avessi scoperto anni fa avrebbe cambiato radicalmente il mio approccio agli investimenti.
Cos’è l’ETI e cosa misura davvero
L’ETI (Expected Trend Indicator) è un algoritmo proprietario che elabora una serie di dati statistici per valutare quanto un asset – sia esso azione, ETF o fondo – sia coerente con il movimento di mercato in corso.
Non si tratta di un oracolo né di un indicatore predittivo: l’ETI non dice dove andrà il mercato, ma quanto il titolo che stai osservando partecipa al trend in atto.
In altre parole: misura la qualità del trend, non la direzione dei prezzi.
Il valore dell’ETI è espresso su una scala da 0 a 100:
- valori alti (>10) indicano strumenti inseriti in un trend positivo e con un basso drawdown(si avvicinano maggiormente alla crescita ideale);
- valori bassi segnalano debolezza o alta erraticità nei movimenti;
Valori alti di ETI indicano strumenti coerenti con una crescita stabile e continua — ovvero, quelli che ogni investitore sogna di incontrare.

Il Ranking ETI: ordinare la forza del mercato
L’ETI diventa davvero utile quando applicato a intere categorie di strumenti.
È qui che entra in gioco il Ranking ETI, una classifica che ordina azioni, ETF o fondi in base al loro punteggio ETI.
È possibile eseguire il ranking con un click grazie alle nostre Watchlist.
Con un solo colpo d’occhio è possibile:
- individuare i leader del mercato all’interno di una categoria;
- capire quali strumenti stanno perdendo forza;
- confrontare asset omogenei con un criterio numerico, non soggettivo.
Questa logica elimina il rumore di fondo: non servono opinioni, idee o previsioni.
Il Ranking mostra in tempo reale dove il mercato sta effettivamente andando.
Come interpretare ETI
Vediamo due esempi grafici.


Immagina di dover scegliere tra due fondi o ETF o azioni appartenenti alla stessa categoria:
- il Titolo A ha ETI >10
- il Titolo B ha ETI <10 o nullo
Sentiamo continuamente ripetere lo stesso mantra “Il passato non è rappresentativo del futuro“.
Certamente è vero, ma è altrettantovero che se il gestore di un fondo, l’algoritmo di un ETF, il management di un’azienda èstato particolarmente abile nel passato è probabile che lo sarà anche in futuro adifferenza di chi non ha dimostrato tali abilità nemmeno in passato.
Conclusioni
La conclusione è molto semplice: preferiresti investire sul titolo A o sul titolo B?Indipendentemente dal fatto che si tratti di ETF o fondi, non è questa la domanda centrale.
La vera domanda è: qual è dei due il più forte, oggi, nel contesto attuale di mercato?
È proprio questo che l’ETI ti permette di capire.
Un numero apparentemente semplice, ma capace di fare la differenza tra investireseguendo un metodo e muoversi a caso nel rumore dei mercati.
Disclaimer
Le analisi e le considerazioni riportate hanno esclusivamente finalità informative e formative.
Non costituiscono in alcun modo sollecitazione al pubblico risparmio né raccomandazioni personalizzate di investimento.
Gli strumenti citati (ETF, ETC, CFD, titoli, indici o altri) sono riportati unicamente a titolo di esempio.
Gli autori e la testata non hanno alcun interesse diretto nei prodotti menzionati.
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