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Ricordate quando Esprinet ha fatto il +260%?

Era il 2021, un anno memorabile per il Trendycator sul titolo Esprinet IT0003850929. Come evidenziato nel nostro articolo precedente (link all’articolo), il Trendycator aveva segnalato una svolta importante: ad agosto, l’indicatore proprietario aveva virato al verde, anticipando un rialzo che avrebbe portato Esprinet a guadagnare oltre il 260%.

Ma cosa ha reso quell’occasione così speciale?

E soprattutto, ci sono delle somiglianze tra la situazione di allora e quella attuale?

Vediamo le analogie tra Esprinet nel 2021 e oggi

Titolo Esprinet IT0003850929. Fonte circolo degli investitori.

Osservando il grafico di Esprinet, è evidente come, in entrambi i periodi, il titolo arrivasse da una fase discendente significativa, seguita da una prima esplosione di volatilità culminata in un pesante ritracciamento. Questo movimento ha portato a una successiva fase di compressione, che solitamente preannuncia un cambiamento radicale di direzione nei prezzi.

Ovviamente, il mercato azionario non si muove mai seguendo schemi identici. Tuttavia, è difficile non notare alcune analogie a livello grafico tra il comportamento di Esprinet nel 2021 e quello che stiamo osservando ora.

Ad aprile 2023, il titolo ha sperimentato una forte volatilità che ha portato il Trendycator a diventare verde ma poi i prezzi si sono diretti verso nuovi minimi. Da allora, è seguita una prolungata fase di compressione. Per chi segue i mercati insieme al Circolo degli Investitori, sa che la compressione della volatilità è un segnale che va tenuto in considerazione.

Quello che rende la situazione attuale particolarmente interessante è la durata di questa fase di compressione, molto più estesa rispetto a quella vista nel 2021. Questo elemento potrebbe far presagire un movimento ancora più deciso quando il mercato deciderà di rompere questa quiete apparente.

Il ruolo del Trendycator nel 2024

Un altro segnale positivo arriva dal Trendycator, il nostro indicatore proprietario, che ha recentemente cambiato colore, passando nuovamente al verde. Come abbiamo evidenziato in un nostro recente aggiornamento (link all’articolo), questo indicatore si è dimostrato un ottimo strumento per identificare punti di svolta nei trend del titolo. Il ritorno al verde suggerisce che potremmo essere all’inizio di un nuovo ciclo di crescita per Esprinet, simile a quello visto nel 2021.

Cosa ci aspettiamo per il futuro?

Non possiamo mai essere certi dell’andamento futuro dei mercati, ma ci sono diverse indicazioni che fanno ben sperare. La fase di compressione prolungata e il segnale verde del Trendycator suggeriscono che potremmo essere vicini a una nuova fase di rialzo. Tuttavia, è sempre importante adottare un approccio prudente, come da nostra filosofia: investire con giudizio e non lasciarsi trascinare da promesse di guadagni rapidi.

In conclusione, il quadro attuale di Esprinet ci ricorda molto quello del 2021. Le somiglianze ci sono, ma ogni ciclo di mercato è unico, e il nostro consiglio è di monitorare attentamente l’evolversi della situazione. L’esperienza ci insegna che la pazienza e una strategia ben definita sono fondamentali per ottenere risultati costanti nel tempo.

Buon Circolo degli Investitori

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Dr. Massimo Gotta, giornalista-pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. Laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza è uno dei più apprezzati analisti finanziari italiani, tra i fondatori del Circolo degli Investitori e ha alle spalle una lunga carriera professionale nel mondo bancario e finanziario. Ha lavorato per il gruppo bancario Mediobanca e per Banca Sella come responsabile Ufficio Titoli e Borsino ed in seguito Gestore di patrimoni presso la struttura Private Banking. È stato docente per l’Università degli Studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino. Massimo Gotta è un apprezzato opinionista per diversi media finanziari tra cui Repubblica.it, LombardReport.com, Il Valore, Class CNBC. È coautore con Walter Demaria di “Investire in obbligazioni” (TradingLibrary 2013) e autore di diversi altri libri tra cui “Il meglio dell’analisi tecnica in Metastock” (Experta 2006).

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