Che tu sia un trader o un investitore potrebbe sempre tornarti utile sapere le mani forti dove sono posizionate in questo momento. E’ proprio a questo scopo che è nato il COT (Commitments of Traders), un indice conosciutissimo soprattutto negli USA, infatti, viene redatto e manutenuto dall’ente statale Commodity Futures Trading Commission (Commission or CFTC).
La cosa importante da dire subito è che non si tratta di un indice matematico applicato a un grafico di Borsa, ma si basa su una capillare raccolta dati sulle posizioni lunghe e corte dei player di mercato. Grazie alla lettura approfondita di questo indice molti investitori riescono ad anticipare le tendenze future del mercato.
Non è facile districarsi all’interno di una così imponente mole di dati, per questo esistono molti siti che li riproducono per noi in forma grafica.
Per questo articolo ci affideremo al grafico fornito dal mercato dei derivati CME (https://www.cmegroup.com/it/).
Come funziona il Commitments of Traders (COT).
Come detto, all’interno del Commitments of Traders vengono quantificate le posizioni corte e lunghe detenute su diversi mercati dei futures dai trader istituzionali e non. Il Commitments of Traders è pubblicato ogni venerdì su una vasta gamma di indici e future.
Esistono diverse tipologie di indice, con dati aggregati o disaggregati, ma il più conosciuto è il Traders in Financial Futures (TFF), il quale include le seguenti voci:
Dealer/Intermediary. Chiamati anche Commercial Traders, sono quei trader che utilizzano i futures come strumento di copertura del rischio sottostante alle commodities. Tra questi rientrano, ad esempio, i venditori di Swap.
Asset Manager/Institutional. Sono i cosiddetti non commercial trader, coloro cioè che utilizzano i future a scopo meramente speculativo. Tra questi rientrano, ad esempio, fondi pensione, compagnie assicurative, fondi comuni di investimento.
Leveraged Funds: Si tratta in genere di grossi hedge fund o arbitraggisti istituzionali.
Other Reportables: sono principalmente tesorerie aziendali, banche centrali, banche minori e tutti gli altri operatori commerciali che non fanno parte delle altre categorie.
5 Non reportables: sono i trader minori, in genere privati. I cosiddetti small traders.
I Fondi comuni si stanno creando il mercato?
Vediamo insieme la situazione fotografata dall’indice venerdì 29 maggio 2020.
Fonte: https://www.cmegroup.com/tools-information/quikstrike/commitment-of-traders-agricultural.html
Notiamo come il Nasdaq (indice linea arancione), sia costantemente sorretto dagli Asset Manager (linea blu), quindi i fondi comuni di investimento credono in questo settore per il futuro.
Ma non solo, con questi massicci acquisti loro si garantiscono i loro proventi. Non è un caso, infatti, che interrogando oggi le tabelle ETI di RendimentoFondi notiamo come i migliori siano in gran parte fondi legati al settore tecnologia .

Estrazione casa di gestione Fidelity poi ordinata per ETI al 29 maggio 2020.
E’ un fuoco che si auto alimenta: i fondi comprano titoli e l’indice sale, le persone vedono questi fondi salire e li acquistano regalando altra liquidità agli stessi fondi che poi acquisteranno altre azioni. E vai con il Valzer!
Fonte: https://www.cmegroup.com/tools-information/quikstrike/commitment-of-traders-agricultural.html
Leggermente diverso il discorso su S&P500 (Linea arancione). Rimangono sempre primari gli asset manager (linea blu) e si nota anche una buona ripresa dei dealer attirati dai bassi costi delle coperture. Ma la cosa che colpisce maggiormente è la vera e propria esplosione di non reportable o small traders (linea grigia). Dunque si parla di un esercito di piccoli investitori privati che investono in futures o opzioni.
Che i furbetti del quartierino si apprestino a tirare un brutto scherzo al parco buoi?
Buon Circoloinvestitori.it