fbpx
Siamo apparsi regolarmente su:
IlSole24OreIlGiornale

Gli appassionati di finanza che seguono le Borse mondiali devono innanzitutto essere molto curiosi e non fermarsi alle apparenze, per questo motivo su RendimentoFondi andiamo sempre alla ricerca di nuove chiavi di lettura.

Oggi in questo articolo vorrei dunque parlarvi di un punto di vista diverso sulla borsa americana. Come sempre è lei la reginetta del ballo, se il Nasdaq non fosse partito come uno Sputnik al rialzo, forse le altre borse mondiali sarebbero state un po’ più guardinghe, ma vista la spavalderia dimostrata dagli Usa poi anche gli altri si sono, a mio avviso, adeguati.

Esistono due indici poco conosciuti, che hanno come codice $MMFI e $NDFI, i quali inglobano i titoli dell’SP500 e del Nasdaq100. Al momento tale indice non è ancora disponibile in CircoloInvestitori.

confronto NDFI Nasdaq

L’analisi dell’indice $NDFI sovrapposto al Nasdaq 100 ci fornisce una interessante, e alternativa, chiave di lettura. Notiamo infatti, come mentre l’indice continua a inanellare nuovi record il numero di titoli che si trovano al di sopra della media mobile a 50 periodi cala costantemente ormai da maggio. Al contrario, come si vede solitamente i due viaggiano all’incirca all’unisono, per diretta conseguenza del fatto che se ci sono molti titoli al di sopra della media l’indice sale e viceversa scende quando ci sono molti titoli in fase discendente.

Questa divergenza tra i due è data dal fatto che il Nasdaq è oggi guidato da pochi titoli, quali Amazon che ha superato i 3000 dollari per azione, Tesla, Facebook e pochi altri; insomma, tante Tiscali ma in versione 3.0.

Certo hanno tutti dei buoni motivi per salire, non crediamo siano quotazioni manipolate perché a livello economico sono tutte azioni che hanno guadagnato in maniera esagerata durante il lockdown, ma ce la farà questo stretto manipolo di titoli a sorreggere l’economia mondiale per tutto il 2020?

Di seguito vediamo anche l’indice S&P500 in confronto sempre con i titoli al di sopra della media a 50 periodi e notiamo in questo caso una differenza nettamente minore nell’andamento.

Confronto MMFI SP500

Analizzando i due grafici notiamo infine che in passato quando l’indice dei titoli al rialzo scende, inevitabilmente prima o poi si trascina dietro l’indice. Come detto all’inizio, è una mera considerazione matematica, se la maggior parte dei titoli componenti un indice è ribassista, l’indice stesso non può essere rialzista a lungo.

Confronto Nasdaq SP500 World giugno 2020
Fonte Circoloinvestitori.it

Osservando l’ultimo confronto visivo proposto in questo articolo notiamo come ci sia una vera e propria frattura tra il Nasdaq che vive in un Mondo virtuale e l’SP5500 che invece rispecchia più fedelmente l’economia reale espressa anche in confronto con l’indice globale mondiale.

Una conclusione ovviamente non c’è, il futuro non è scritto, diciamo però che ormai da almeno un mese tutti i principali indici mondiali stanno di fatto consolidando le posizioni forse in attesa che, come sempre, qualcuno faccia la prima mossa.

Buon Circoloinvestitori.it

Share.

Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

Leave A Reply