Le azioni di Nike sono scese del 6,3% dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali del 1 ottobre, che hanno evidenziato utili migliori del previsto ma ricavi sotto le aspettative e un taglio delle previsioni di vendita. Molte speranze degli investitori sono ora riposto sull’arrivo di un nuovo CEO, Elliott Hill.
Nike affronta ancora su difficoltà globali
Mentre alcuni analisti prevedono un lungo percorso di recupero, ci sono segnali di ottimismo. Nike ha lanciato nuovi prodotti e sta puntando su innovazioni come una nuova scarpa da corsa accessibile per aumentare la sua competitività. Tuttavia, Truist e J.P. Morgan vedono ostacoli significativi nei mercati internazionali, in particolare in Cina, Europa e Medio Oriente. L’attuale incertezza sul ciclo di prodotto di Nike complica ulteriormente il ritorno alla crescita.
Prospettive ottimistiche grazie all’innovazione

Il titolo ha già perso il 53% del suo valore dai massimi, aspetto insolito per un titolo made in USA. Adesso si trova su una fascia di prezzo che, come si vede dal grafico, molte volte in passato ha funzionato da supporto.
Il Trendycator è chiaramente ancora rosso, ma attenzione perché l’Oscillator è in forte divergenza positiva se lo si paragona con il minimo toccato nel 2022.
Conclusione: tra incertezze e potenziale
Nonostante l’attuale pessimismo del mercato e le sfide immediate, Nike potrebbe beneficiare a lungo termine grazie all’innovazione dei prodotti e al nuovo CEO. Tuttavia, con un contesto globale incerto e perdite di quote di mercato, sarà necessario del tempo prima che l’azienda possa tornare a crescere. Gli investitori rimangono cauti, in attesa di sviluppi più concreti nei prossimi trimestri.
Buon Circolo degli Investitori