Christine Lagarde, presidente della BCE, ha dichiarato che, nonostante i segnali economici contrastanti, la BCE non prevede una recessione nell’eurozona e continua a puntare su un “atterraggio morbido” per l’economia.
Più precisamente, ha definito la crescita “sluggish”, ovvero pigra, e l’export “indebolito”, ma ha evidenziato un mercato del lavoro “resiliente”. Ciò che ha davvero infiammato i mercati è stato il momento in cui ha affermato: “We do not… we do not see a recession in Europe”. Queste parole hanno scatenato un’ondata di acquisti, riportando rapidamente tutte le Borse mondiali sui massimi.
La situazione attuale: inflazione ok ma crescita incerta
Lagarde ha spiegato che, nonostante la debolezza osservata nella produzione industriale e la lentezza degli investimenti aziendali, l’inflazione è sotto controllo. Il tasso annuale è sceso all’1,7%, con alcuni paesi come l’Irlanda che registrano un’inflazione pari a zero. Il calo dell’inflazione è stato un obiettivo chiave della BCE, e i tagli ai tassi hanno lo scopo di stimolare l’economia e facilitare ulteriori investimenti.
L’impatto del taglio dei tassi e la strategia futura della BCE
Il recente taglio di 25 punti base mira a sostenere la crescita economica, in un contesto di indebolimento della domanda e di rallentamento delle esportazioni. La BCE rimane cauta, senza impegnarsi su un ulteriore taglio a dicembre, ma Lagarde ha ribadito che l’obiettivo è mantenere i tassi “sufficientemente restrittivi” per garantire la stabilità dei prezzi. La banca centrale valuterà i dati economici nei prossimi mesi, con un focus particolare sull’inflazione di base e sulla trasmissione della politica monetaria.
Conclusione sul NO alla recessione in Europa
Nel video allegato, analizziamo come le parole di Lagarde abbiano scatenato acquisti in Borsa a livello globale. Vedremo se il rally durerà, ma per ora sembra un anticipo del Rally di Natale. Rimane comunque l’incognita delle elezioni USA, che potrebbe influenzare ulteriormente i mercati.