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Chi investe lo sa: la frustrazione è una compagna di viaggio costante. Che si tratti di vendere un titolo in perdita e vederlo schizzare verso l’alto subito dopo, o di prendere una decisione basata sulla paura, spesso si ha la sensazione di “sbagliarle tutte”. Una delle difficoltà più comuni che ci riportano i nostri Clienti è proprio questa: vedo il segnale del Trendycator, ma poi la mia emotività mi porta a non seguirlo e vendo per paura.

La mente umana non è programmata per sopportare l’incertezza dei mercati. Le emozioni – soprattutto la paura di perdere – prendono il sopravvento, portando a scelte affrettate e controproducenti. Chi segue il Trendycator sa che si tratta di uno strumento strutturato, che analizza dati oggettivi e fornisce segnali chiari. Tuttavia, il problema non è la mancanza di informazioni, ma il conflitto tra razionalità e istinto.

Il ruolo dell’emotività e l’importanza di un Metodo chiaro per evitare la frustrazione negli investimenti

Un’altra situazione ricorrente è quando qualcuno ci dice: Ho seguito il Trendycator, ho venduto, e subito dopo il titolo è risalito“. Il caso più emblematico è successo recentemente quando il Trendycator è diventato rosso sulla Cirna e a sorpresa la settimana seguente la Banca Centrale Cinese ha inondato il mercato di liquidità con conseguente ritorno dell’indice sui massimi in brevissimo tempo.

Indice CSI 300 a settembre 2024. Fonte Circolo degli Investitori.

Questo può portare a frustrazione e dubbio. Ma qui è importante ribadire un principio fondamentale: non bisogna giudicare i risultati in base a una singola operazione. Nessun metodo è infallibile su ogni singola decisione, ma con un approccio costante e disciplinato, come dimostra il Trendycator in 20 anni di utilizzo, si ottengono risultati soddisfacenti nel lungo termine.

In Borsa, alcuni movimenti sono semplicemente imponderabili. Il fatto che un titolo salga subito dopo essere stato venduto non deve far dubitare del metodo. Rispettare lo stop loss è una regola che salva i risparmi dagli imprevisti del mercato. Il giorno dopo, potremmo vedere un rialzo del 10%, ma con la stessa validità statistica avremmo potuto osservare un calo del 10%.

La lezione?

È inutile tormentarsi.

Se il Trendycator segnala un rientro, ci sarà sempre l’opportunità di riposizionarsi sul titolo.

Il Piano B che fa la differenza nel lungo periodo

Non rispettare le regole può portarci a una situazione senza via d’uscita. Se un titolo crolla e non siamo usciti dalla posizione, ci rimane solo la speranza che il titolo torni a salire un giorno. Al contrario, seguendo il metodo e uscendo, ci regaliamo (a noi e ai nostri risparmi) una seconda possibilità. Se il titolo risale, potremo rientrare, ma se dovesse crollare, aver seguito lo stop loss ci avrebbe protetto da perdite pesanti.

Noi del Circolo degli Investitori non conosciamo il futuro ma abbiamo trovato la nostra personale ancora di salvezza nel ;etodo.

Avere un piano A e un piano B chiari in ogni situazione è ciò che fa la differenza. Il Trendycator ci fornisce questo doppio scenario, e seguire il Metodo significa poter gestire ogni eventualità senza lasciarsi sopraffare dall’emotività.

Investire non è mai semplice, ma con un metodo solido, la frustrazione lascia spazio alla serenità e alla disciplina.

Buon Circolo degli Investitori

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

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