È ormai diventato noto in tutto il mondo il caso di GameStop, la catena di videogiochi americana che nelle ultime settimane ha visto un’impennata improvvisa del suo rendimento sul NYSE. Il lettore attento di RendimentoFondi, però, con il potente Trendycator ha potuto osservare la sua crescita già in tempi non sospetti, potendo portare a casa un malloppo di tutto rispetto.
Cosa è successo a GameStop
Leader mondiale nella distribuzione di videogiochi e accessori per il mondo videoludico, nel 2019 GameStop ha registrato perdite per milioni di dollari, dopo l’ingresso nel mercato di piattaforme online per l’acquisto di giochi. Con l’arrivo della pandemia e dei vari lockdown nazionali, nel 2020 si è trovata costretta a licenziare centinaia di dipendenti. Ad agosto 2020, le sue azioni sono arrivate a valere meno di 5 dollari l’una. Così, vari hedge funds hanno scommesso sul suo fallimento nel breve periodo, tanto da vendere allo scoperto i loro titoli azionari. Ciò significa che i fondi hanno preso in prestito da broker e altri intermediari finanziari le azioni di GameStop per rivenderle poco dopo. Così, se come sperato il valore fosse sceso nel futuro con un possibile fallimento della catena all’orizzonte, per chiudere la posizione avrebbero restituito le azioni acquistandole a un prezzo inferiore, incassando così una discreta plusvalenza. Gli hedge funds non avevano però fatto i conti con due elementi: l’ingresso nell’azionariato a settembre 2020 di Ryan Cohen e, soprattutto, il potere dei social network.
Ryan Cohen è il fondatore della startup Chewy, una piattaforma online in stile eBay per la compravendita di alimenti e oggetti per gli animali domestici, venduta nel 2017 ad oltre 3,35 miliardi di dollari. Al momento della sua entrata in società, Cohen si dichiarò un fervente sostenitore del mondo videoludico, determinato a voler risollevare le sorti di GameStop.
Il canale del social network Reddit “R/wallstreetbets” conta quasi 3 milioni di iscritti che si scambiano opinioni sugli investimenti in Borsa. A inizio gennaio gli amministratori del sito hanno convinto molti altri utenti ad acquistare azioni della catena videoludica, sostenendo che il titolo fosse sottovalutato, proprio alla luce delle dichiarazioni di Cohen: il risultato è stato un incremento del prezzo delle azioni, che a metà gennaio è passato a 45 dollari. Per coprire le loro perdite, i fondi che, al contrario, avevano deciso di scommettere sul collasso dell’azienda, hanno cominciato a comprare azioni a quel nuovo prezzo, nella speranza di rivenderle a cifre maggiori. Così facendo, si è arrivati a un ulteriore incremento di valore, fino a toccare il massimo storico di 483 dollari il 28 gennaio.
GameStop operazione dell’anno grazie al Trendycator
Non è chiaro quanto durerà la crescita di GameStop: certo è che il titolo ora è molto volatile, e il calo di ieri non è stato un buon segno. Nonostante questo, i lettori del nostro sito hanno potuto portare a termine l’operazione proprio al picco raggiunto dal titolo.
L’immagine qui sotto riporta il grafico settimanale: a una lunga fase di compressione, dove le escursioni delle barre rimangono in un range molto ristretto (visibile dalle barre grigie sotto al grafico), ha fatto seguito l’entrata in posizione del Trendycator a settembre 2020, quando Cohen entrò in società e quando nessuno sapeva cosa stesse succedendo. Proprio in quel periodo, Trendycator ha evidenziato un segnale di long, di pari passo con l’aumento di volumi sul titolo (le barre di colore fucsia presenti sotto al grafico). Da lì a poco, si sarebbe verificata l’esplosione che ha permesso al lettore di RendimentoFondi di realizzare una performance stellare: ben +3.746% dal momento dell’ingresso (quando il titolo vale 8,45 dollari) alla chiusura di venerdì scorso, quando il titolo valeva 325 dollari.
Nell’immagine seguente si può invece vedere il segnale di stop evidenziato dal Trendycator, che ci suggerisce un possibile arrivo del segnale sell a breve. Dunque, in conclusione, a questo punto il nostro consiglio per chi avesse comprato il titolo e lo avesse ancora in portafoglio è di prendere quel che rimane del malloppo ( ormai siamo arrivati a 108 dollari per azione) e scappare.