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Qual’è la differenza tra una equity line “dettagliata” e una “close to close“?

Sono due rappresentazioni diverse ma rappresentano entrambe la curva cumulata dei profitti di un sistema e hanno caratteristiche diverse che meritano un approfondimento.

La equity line “dettagliata” tiene traccia delle operazioni durante il loro svolgersi, quindi tenendo conto di tutte le oscillazioni di mercato.

E’ quella che viene comunemente utilizzata in Banca perché le operazioni durano a lungo, dunque sarebbe impossibile utilizzare la close to close.

La equity line “close to close”, o semplicemente “closed” , al contrario tiene traccia di tutte le operazioni solamente quando si chiudono.

A livello internazionale, tutti i software di analisi tecnica mostrano sempre la equity closed, sarebbe inutile sapere cosa succede tra un trade e l’altro, perché nel trading le operazioni sono spesso molto ravvicinate.

Mentre, come detto, le procedure di portafoglio in fondi riportano sempre la dettagliata.

In una azione con tanto storico e tante operazioni pregresse non si nota molto la differenza tra le due diverse equity line, al contrario, in un fondo con poco storico e poche operazioni (come quello nell’esempio) si nota di più.

Vediamo un esempio pratico.

Esempio equity line detailed
Esempio equity line detailed

Questa equity line dettagliata mostra cinque operazioni, di cui l’ultima ancora aperta.

La stessa equity line in formato “close to close”, a prima vista sembra diversa ma in realtà semplicemente non ha ancora contabilizzato l’ultima operazione.

Esempio equity close to close
Esempio equity close to close

Quando l’ultima posizione, ancora in fase di svolgimento, si chiuderà positivamente, vedremo la equity line close to close allinearsi e tornare rialzista.

Buon RendimentoFondi!

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

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