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Oggi i numeri di Fibonacci ci raccontano che siamo arrivati ad un momento di svolta; da questo momento non ci sono più alibi. E’ un pensiero diffuso che il bottom segnato dalle borse a fine marzo possa rappresentare un tappeto, dunque un reale punto di minimo dal quale ripartire. In molti addirittura pensano che possa avvenire una ripartenza a “V” come nel 2019 che stupì tutti per la sua violenta ripartenza.

Contesto macroeconomico

Alla base di questo pensiero vi è la semplice deduzione che dalle quattro alle sei settimane dal lockdown la curva dei contagi si attenua, dunque come accaduto in Cina si potrà gradualmente riaprire le attività. Si utilizza di fatto l’esperienza cinese come caso studio per sapere cosa accadrà nel resto del mondo nei prossimi mesi.

Oggi noi viviamo anche in un periodo fortemente influenzato dalle notizie dell’ultimo minuto.

Ieri Trump ha annunciato il suo piano di riapertura fortemente anticipato e il 23 ci sarà la riunione dell’eurogruppo, dalla quale potrà emergere una Europa forte e coesa, o più probabilmente, le solite divisioni. Lo sappiamo, non è notizia di oggi che tutti i governi devono anzi tutto fronteggiare i loro malumori interni; è possibile dunque che come nel 2008 mentre gli USA si muovono veloci, noi arriveremo al “Whatever it takes” fra un anno o due.

In uno scenario simile ci chiediamo in quanto tempo potremmo tornare ai livelli normali di attività economica? Probabilmente non a breve perché anche dopo la riapertura le attività non riprenderanno come prima. Secondo un autorevole studio della Federal Reserve americana la produzione americana nei primi mesi dell’anno è crollata a livelli di 40 anni fa, indicando ormai una possibile recessione in atto. Probabilmente uno dei motivi che stanno inducendo il presidente Trump ad accelerare i tempi il più possibile.

produzione usa 2020

 

Analisi grafica

Veniamo adesso alle questioni più squisitamente tecniche.

Durante il nostro ultimo webcast, disponibile per tutti gli utenti abbonati, già due settimane or sono abbiamo commentato l’andamento dell’indice VIX. In quella sede abbiamo notato come nella storia questo indice della volatilità abbia sempre assunto movimenti ciclici e sarebbe strano che oggi mutasse completamente il suo comportamento. Nello specifico, abbiamo notato come nella storia dopo un picco sia sempre seguito un periodo di alcune settimane di relativa calma per poi tornare a salire (di converso le borse a scendere). Normalmente il VIX sale con movimenti repentini e difficili da intercettare, ma scende gradatamente impiegando mesi o anni per tornare sui livelli minimi. D’altronde, ogni terremoto ha le sue scosse di assestamento.

VIX 2020

 

Rendimentofondi da sempre utilizza una metodologia di analisi integrata del mercato attraverso la lettura e l’interpretazione approfondita dei grafici con diverse metodologie.

Passando all’analisi dell’indice S&P500 e volendo abbinare al nostro Trendycator il concetto delle onde di Elliott e dunque anche dei livelli di Fibonacci, dobbiamo introdurre il concetto di A-B-C correttivo che sarà approfondito nel prossimo magazine mensile.

Se tale figura dovesse concretizzarsi, significherebbe che il punto di svolta indicato dai livelli di Fibonacci dovrebbe trovarsi in una fascia compresa tra il 50% e il 61.8% del recupero di onda A.

È possibile osservare come la stessa figura si sia ripetuta anche nel 2018 dove la onda correttiva B si è fermata esattamente al 61.8% della precedente onda A.

Oggi possiamo osservare come la forte discesa culminata con il bottom di fine marzo abbia già messo a segno un recupero del 50%; recupero avvenuto in tre sole settimane.

Sebbene tutti sperino che il minino precedente si mantenga tale, è altrettanto difficile ipotizzare che fra altre tre settimane i mercati possano essere sui massimi scontando già una ripresa così vigorosa da frantumare i massimi storici.

Come sempre RendimentoFondi non legge i fondi di caffè, per questo motivo non possiamo preannunciare alcun livello di minimo potenzialmente raggiungibile.

Certo è che adesso Fibonacci è atteso al suo appuntamento con le evidenze statistiche: il livello del 50% è superato, e il 61.8% è ormai prossimo. A questo punto cosa succederà? Si tornerà sui massimi come se nulla fosse oppure si tornerà a scendere respinti dal livello di Fibonacci?

Fibonacci SP500

 

Conclusioni

Al momento tutte le ipotesi hanno pari validità, e come sempre saranno i mercati a fornirci indicazioni sulla maggior probabilità di una piuttosto che dell’altra. Comunque sia, a livello di fondamentali i presupposti per un ritorno sui massimi in tempi brevi non ci sono; la fortissima contrazione del PIL a livello globale richiederà certamente del tempo per essere sanata e anche se i mercati tendono ad anticipare l’economia reale i tempi non sembrano ancora maturi. Pensare oggi che ci sia di fronte a noi un percorso lineare di crescita significa non scontare a pieno le conseguenze a medio termine che la pandemia avrà sull’economia.

Buon Circoloinvestitori.it

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

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