I nostri lettori sanno che la casa di gestione Nordea è stata da noi più volte menzionata in passato: oggi parliamo del fondo Nordea 1 – European Covered Bond Fund BP EUR LU0076315455 un vero bomber della gestione in covered bond. In grado -sino ad ora – di garantire al sottoscrittore un alpha (o alfa) sempre positivo!
Cosa sono i covered bond
Generalmente si pensa ai covered bond come strumenti dal basso appeal speculativo in quanto – come recita la traduzione stessa – sono obbligazioni bancarie coperte, quindi garantite. In sostanza sono dei titoli di debito protetti dal rischio di insolvenza e si caratterizzano per avere un profilo di rischio molto basso unito ad un’elevata liquidità.
Si tratta dunque di titoli cartolarizzati i quali garantiscono la restituzione di capitale, e degli interessi, grazie all’obbligo di vincolo di una porzione dell’attivo patrimoniale destinato esclusivamente alla remunerazione ed al rimborso del bond. In fase di creazione del covered bond, tali attività (titoli o credici) vengono ceduti ad una società veicolo che ne garantisce la separazione patrimoniale degli asset bancari.
Oltre ai già citati benefici per chi acquista i covered bond va anche citato il fatto che godono di un regime normativo favorevole, con particolare riferimento all’esclusione dalla procedura di bail-in.
A riprova del loro grado di sicurezza e affidabilità, va sottolineato che i covered bond non hanno mai registrato un default in oltre 200 anni di storia. Parallelamente ai minori rischi, tuttavia, è lecito aspettarsi che corrispondano rendimenti più bassi.
Vediamo di seguito un estratto dal sito Nordea che ci informa graficamente del grado di rischiosità di queste particolari obbligazioni garantite:
Nordea da sempre è in grado di generare Alfa
Secondo quanto dichiarato dal gestore di portafoglio, Henrik Stille “Il mercato dei covered bond è inefficiente sotto molti aspetti: dai nuovi emittenti che pagano un premio per attirare gli investitori, all’effetto del rating assegnato agli emittenti che cattura pienamente il modello di business. Le inefficienze e le complessità del mercato offrono una vasta gamma di opportunità al nostro team di investimento”
La casa di gestione Nordea ha lanciato il suo primo fondo legato ai covered bond nel 1997, in particolare, il primo era strettamente legato ai bond danesi. Non va dimenticata la forte specializzazione di Nordea sui paesi del nord Europa. Nel 2008 ha lanciato la gamma di fondi denominata European Covered Bond, ampliando la platea di investimento a tutta l’Europa.
Secondo quanto pubblica la casa di gestione, se si confronta il fondo con un benchmark composto da 50% covered bond tedeschi, 40% francesi, 10% spagnoli, il fondo ha sempre sovraperformato. L’indice Alfa infatti indica di quanto il fondo fa meglio dei proprio benchmark.
Va anche sottolineato che un vero e proprio benchmark unicamente dedicato ai covered bond europei non esiste, per questo motivo, il prestigioso sito di informazione Morningstar li categorizza come Obbligazioni Corporate EUR.
Se noi dunque misuriamo le performance con questo benchmark, troviamo anche qualche anno con alfa leggermente negativo.
Analisi grafica: Nordea 1 – European Covered Bond Fund BP EUR
La visione di un grafico come questo è davvero corroborante. Alfa sì, alfa no, poco importa; sicuramente basta uno sguardo per capire che siamo in presenza di un ottimo gestore.
Il fondo Nordea 1 – European Covered Bond Fund BP EUR si contraddistingue per avere un valore di ETI costantemente nei pressi di 20 il che significa, come sappiamo, che da almeno 5 anni non chiude un anno in perdita.
La buona progressione grafica è indiscutibile e anche in anni come il 2006/2008 non avrebbe arrecato alcun danno al portafoglio dell’investitore. E’ normale purtroppo constatare che in un caso come questo, con ben 2 anni di lateralità il Trendycator avrebbe fornito alcuni segnali contrastanti. Il Trendycator non è ancora abilitato ai miracoli.
Questo fondo è presente nel nostro portafoglio fondi obbligazionari in classe E – ISIN LU0173776989.
Oggi il Trendycator è verde da ben 45 settimane e l’oscillatore sta scaricando, in caso di risalita dell’oscillatore andremo a cercare un punto di ingresso.