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Dopo i numeri impressionanti dell’ultima trimestrale di agosto 2023 le azioni volano sempre più in alto, ma quando le quotazioni potranno essere giudicate eccessivamente alte?

Forniamo prima qualche dato sull’ultima trimestrale di Nvidia

Se preferisci puoi guardare subito il video.

-Al 30 luglio la società ha riportato un fatturato pari a 13,51 miliardi di dollari, in crescita del 101% rispetto a un anno fa e dell’88% rispetto al trimestre precedente.

-L’utile per azione si è attestato a 2,48 dollari, in aumento dell’854% rispetto a un anno fa e del 202% rispetto al trimestre precedente.

-A spingere i conti di Nvidia è soprattutto l’area data center, che comprende la sua unità di intelligenza artificiale. Quest’area, infatti, ha riportato ricavi record a 10,32 miliardi di dollari, in crescita addirittura del 171% rispetto allo scorso anno.

-Nvidia ha anche affermato di aspettarsi vendite per 16 miliardi di dollari nel trimestre in corso, al di sopra della proiezione degli analisti di 12,6 miliardi di dollari.

-Il 21 agosto 2023, inoltre, il consiglio di amministrazione ha approvato un ulteriore buyback per 25 miliardi di dollari (il precedente riacquisto di azioni proprie aveva avuto un controvalore di 7.5 milioni di dollari), senza scadenza.

-Nvidia pagherà il prossimo dividendo trimestrale in contanti di 0,04 dollari per azione il 28 settembre 2023 a tutti gli azionisti registrati al ​​7 settembre 2023.

I guadagni record di Nvidia Corporation dall’onda dell’intelligenza artificiale hanno portato a massimi storici e a una capitalizzazione di mercato di 1200 miliardi di dollari, quasi 10 volte la capitalizzazione di mercato dei concorrenti come Intel.

La crescita dei ricavi dell’azienda è guidata principalmente dall’intelligenza artificiale, ma proprio questa concentrazione di business potrebbe, a lungo andare, rappresentare il suo problema principale.

Nvidia oggi viene valutata e acquistata come se fosse l’unica azienda sul mercato in questa specifica nicchia ma i concorrenti gli hanno dichiarato guerra a suon di miliardi in investimenti.

I dati finanziari più significativi di Nvidia

Il margine lordo dell’azienda si è anche notevolmente ampliato, poiché la domanda di GPU ha permesso all’azienda di stabilire efficacemente il suo prezzo. L’azienda sta guadagnando un profitto del 1000% su ogni GPU venduta, il che la aiuta nel breve termine, ma incentiva anche la concorrenza a tentare di imitarla nel lungo termine.

L’utile netto è di 26 miliardi di dollari su base annua. Ciò significa che sta negoziando a un P/E di circa 119.

Nonostante questi numeri siano eccezionali e difficilmente superabili, il mercato sta prezzando la crescita a lungo termine e la durata di questi guadagni.

Impressionante è il P/S (Price to sales ratio) che è arrivato alla cifra record di 37,7 (Fig.1). Questo significa che gli investitori sono disposti a pagare 37,7 volte le vendite annuali dell’azienda per acquistare una sua azione. Questo è un rapporto più alto rispetto a quello di altre aziende tecnologiche, come ad esempio Apple che si ferma ad appena 8.6.

Indicatori tecnici NVIDIA al 01-09-2023. Fonte Tradingview

Questi numeri indicano il pericolo di sopravalutazione dell’azienda.

Se il mercato si sbaglia nel ritenere che i ricavi potranno ancora aumentare nel futuro, questi indicatori finanziari potrebbero contrarsi rapidamente.

Buyback di Nvidia

Le indicazioni fornite in conferenza stampa da Nvidia mostrano che l’azienda si aspetta che la crescita continui.

L’azienda prevede ricavi di 16 miliardi di dollari per il prossimo trimestre +/- 2%. Si tratta approssimativamente di una crescita dei ricavi nel quadrimestre del 20%, indicando che l’azienda ha probabilmente venduto efficacemente tutto ciò che poteva produrre alle grandi aziende tech.

L’azienda ha dunque prevede un business stabile e ha annunciato un buyback di 25 miliardi di dollari di azioni proprie.

NVIDIA previsioni utili per il 2024. Fonte Tradingview.

Il tema del Buyback però è controverso e dipenderà da come verrà interpretato dagli azionisti.

Secondo l’agenzia di stampa Reuters quando il Buyback è operato da una azienda sottovalutata è un fattore positivo, perché significa che l’azienda ha un grande flusso di cassa che non riuscendo a investirlo totalmente in ricerca e sviluppo viene utilizzato appunto per riacquistare azioni proprie restituendo denaro agli azionisti.

Quando il Buyback è operato da una azienda sopravvalutata la percezione degli azionisti cambia diametralmente. Un azionista, vedendo i numeri di Nvidia si aspetterebbe di vedere incrementato il dividendo di 10, 100, o 1000 volte. Non dimentichiamo che il dividendo è la remunerazione degli azionisti.

Inoltre, ci si aspetterebbe l’utilizzo di tutta questa liquidità per comprare un concorrente, per inventare qualcosa che oggi non esiste o altro.

Invece l’azienda sta mandando un messaggio controverso “ho un’enorme massa di liquidità e non so cosa farne”. Non certo un bel messaggio per gli azionisti.

Una seconda via per interpretare questo messaggio è che l’azienda valuta le sue azioni ancora sottovalutate ma è davvero complicato sostenere che una azienda con un P/S di 37, possa essere giudicata sottovalutata.

Il potenziale problema futuro per gli investitori di Nvidia è dato dalla concorrenza

Gran parte del rialzo in Borsa di Nvidia è dato dal fatto che è arrivata per prima a giocare la partita dell’AI.

Ma di certo possiamo presumere che gli altri player del mercato non staranno a guardare.

Quando Nvidia costruiva le sole GPU era un mercato in cui Nvidia eccelleva e il resto dell’offerta era fortemente settorializzata: Cisco eccelleva nei datacenter, AMD e Intel nel processori per PC, Microsoft faceva esclusivamente software e Amazon gestiva lo store online.

Sfortunatamente, gli enormi ricavi di Nvidia oggi provengono da un nuovo, unico, settore e la sua unica fortuna è stata quella di arrivarci per prima.

Questo percorso ricorda fortemente quanto accaduto a Cisco nel 2000 quando ebbe una crescita mostruosa perché fu la prima azienda a costruire le infrastrutture necessarie all’allora nuovo Mondo di internet.

Oggi l’Intelligenza Artificiale rappresenta il nuovo Mondo 20 anni dopo.

Ma come è andata a finire a Cisco?

Lo vediamo in questa immagine.

Cisco Systems grafico storico. Fonte Tradingview

Come si vede oggi, dopo 23 anni, deve ancora tornare sui massimi del 2000 ma di buono va sottolineato che oggi la crescita è più sostenibile rispetto alla precedente impennata.

Eppure, ad agosto 2000 la CNN dichiarava “Non ci sono indicazioni per un calo”:

https://money.cnn.com/2000/08/08/technology/earns_cisco/index.htm

Inoltre, Nvidia uscendo dal suo guscio del gaming ha mostrato ai concorrenti che tutti possono andare ad aggredire settori storicamente occupati da altri player.

Così stanno facendo anche gli altri colossi del Nasdaq che si stanno lanciando alla riscossa esplorando campi non tradizionalmente di loro competenza.

Microsoft proprietaria di Open AI, Amazon e Google, fiutando l’affare stanno lavorando ai loro Chip. Queste aziende spendono miliardi di dollari per costruire chip di intelligenza artificiale e Nvidia prima o poi non sarà più monopolista.

Basta fare un rapido tour dei diversi siti per vedere quanto impegno ci stanno mettendo; Intel ad esempio ha dichiarato di voler investire nel 2024 300 miliardi di dollari così ripartiti: circa 230 sui datacenter e circa 70 nel PC.

Microsoft ha dichiarato di voler continuare la sua storica partneship con Intel espandendola all’introduzione dell’AI nei PC.

AMD ha dichiarato un investimento di 135 miliardi di dollari in “next generation AI, Data Centre, Networking and 6G Communications Infrastructure”. https://www.amd.com/en/newsroom/press-releases/2023-6-20-amd-announces-plan-to-invest-135-million-to-expan.html

Oggi Nvidia cavalca il successo con il suo H100 ma i concorrenti esistono già, si chiamano AMD MI300X e Qualcomm AI100.

Nvidia però è stata in grado di costruire il Chip più performante di tutti, almeno per oggi.

https://www.forbes.com/sites/karlfreund/2023/04/05/nvidia-performance-trounces-all-competitors-who-have-the-guts-to-submit-to-mlperf-inference-30/?sh=1092e4106676

Tutto questo a testimonianza di una vera e propria guerra ormai iniziata che prima o poi andrà ad erodere le vendite di Nvidia nel medio-lungo periodo.

Come gestire il titolo Nvidia oggi da parte di un investitore?

Tirando le fila del discorso il titolo oggi appare correttamente prezzato dal mercato per gli utili che è in grado di generare nell’immediato, ma sopravvalutato se si pensa a come potrebbe riorganizzarsi il settore nel prossimo futuro.

Di fronte ad un rialzo di tale portata, +123% da ingresso di Trendycator, in tanti si interrogano su cosa fare.

Nvidia grafico Trendycator. Fonte Circoloinvestitori.

Una idea interessante potrebbe essere vendere il 50% e gestire il restante in vendita quando lo dirà il Trendycator (vendi e poi pentiti!).

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Dr. Walter Demaria Laurea in Psicoeconomia, è uno dei più noti consulenti finanziari italiani. E’ tra i fondatori di Rendimento Fondi ed è editorialista di diversi quotidiani finanziari. Insieme a Massimo Gotta ha pubblicato “Investire in obbligazioni”, Trading Library, 2013, che è ad oggi un best seller tra i testi che si occupano in maniera operativa dell’investimento in obbligazioni. Ha un approccio ai mercati di tipo quantitativo e ha ideato il modello Trendycator che applica quotidianamente nella sua professione.

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