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Grazie all’arguzia di un nostro affezionato lettore, proponiamo oggi un interessante articolo sui c.d. fondi ultrashort, cioè fondi a natura obbligazionario/monetaria che dovrebbero garantire una certa stabilità di rendimento a fronte di un basso rischio. Come ad esempio lo Swan Bond Opportunity B LU0417109930, fondo di una piccola casa di gestione di diritto svizzero fondata nel 2008.

La domanda che il nostro lettore ci ha posto riguarda proprio l’esistenza di questa tipologia di fondi: ebbene sì, i fondi ultrashort esistono e hanno la caratteristica di investire di norma in titoli a brevissimo termine, high yield ed emergenti in buona parte, con una diversificazione molto spinta che dovrebbe permettere di spuntare rendimento anche in questa difficile fase di mercato.

E grazie ad ETI e Trendycator abbiamo scovato un’altra potenziale perla che risponde al nome di Swan Bond Opportunity B LU0417109930, fondo dalla crescita invidiabile e dai rendimenti (in valore relativo, naturalmente) strabilianti, come vedremo nel corso di questa analisi.

Il fondo Swan Bond Opportunity B LU0417109930 ha come benchmark di riferimento il mercato obbligazionario globale in Euro segmenti corporate e governativi e investe almeno due terzi del proprio patrimonio netto in strumenti del mercato obbligazionario. Nello specifico, il comparto investe un massimo del 50% in obbligazioni con merito di credito inferiore a investment grade, un massimo del 50% in obbligazioni appartenenti all’indice EMBI Global Diversified e un massimo del 20% in titoli di uno stesso Paese dell’indice EMBI Global Diversified. I titoli obbligazionari di una medesima emissione non possono rappresentare oltre il 10% del patrimonio. Il comparto investe unicamente in obbligazioni quotate sui principali mercati internazionali, ma può ricorrere ad altri investimenti collettivi sino a un massimo del 10%. Il comparto può inoltre detenere liquidità e utilizzare strumenti derivati per fini di copertura dei rischi o di gestione efficiente del portafoglio.

Il fondo Swan Bond Opportunity B LU0417109930 ha commissioni di gestione dell’1% e spese correnti pari all’1,29% su base annua. Sono altresì previste commissioni legate al rendimento pari al 15% rispetto all’high water mark, cioè il valore patrimoniale netto più elevato alla fine del periodo di riferimento. Il comparto è denominato e negoziato in Euro, è a capitalizzazione dei proventi e dalla scheda informativa ricaviamo un grado di rischio pari a 2 nella consueta scala da 1 a 7.

Dall’analisi storica riscontriamo una buona redditività del fondo, come si può vedere dalla figura qui sotto e come per altro testimonia il modello ETI che ci restituisce un valore di 21,03. Discreta la distribuzione dei rendimenti per quartili, con la presenza stabile nel quarto quartile a 1, 2, 4 e 5 anni, e con un acuto 3 anni verso il terzo quartile.

Analisi Swan Bond Opportunity B – LU0417109930 Fonte Circoloinvestitori.it

La conformazione grafica del fondo Swan Bond Opportunity B LU0417109930 è davvero degna di nota, poiché esprime una crescita moderata ma pressoché costante e con rischio contenuto. Il modello Trendycator è in posizione long da 53 settimane e al momento la performance e pari ll’1,13% ed il fondo si trova sui massimi assoluti poco sotto area 117.

Swan Bond Opportunity B LU0417109930 con Trendycator Fonte Circoloinvestitori.it

Il fondo Swan Bond Opportunity B LU0417109930 ha davvero delle ottime caratteristiche e delle ottime credenziali stando alle analisi storiche ad oggi. E’ certamente un fondo che vale la pena tenere in considerazione e tenere d’occhio, poiché in momenti di turbolenza o perdurante stasi dei mercati potrebbe dare un po’ di equilibrio ai portafogli per la componente a basso rischio.

Buon Circoloinvestitori.it

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Dr. Massimo Gotta, giornalista-pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Torino. Laureato in Scienze Politiche e in Giurisprudenza è uno dei più apprezzati analisti finanziari italiani, tra i fondatori del Circolo degli Investitori e ha alle spalle una lunga carriera professionale nel mondo bancario e finanziario. Ha lavorato per il gruppo bancario Mediobanca e per Banca Sella come responsabile Ufficio Titoli e Borsino ed in seguito Gestore di patrimoni presso la struttura Private Banking. È stato docente per l’Università degli Studi di Torino e la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino. Massimo Gotta è un apprezzato opinionista per diversi media finanziari tra cui Repubblica.it, LombardReport.com, Il Valore, Class CNBC. È coautore con Walter Demaria di “Investire in obbligazioni” (TradingLibrary 2013) e autore di diversi altri libri tra cui “Il meglio dell’analisi tecnica in Metastock” (Experta 2006).

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