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Conosci i fondi liquid alternative? Nonostante le loro deboli performance passate, i tempi potrebbero essere maturi per una loro rinascita.

I fondi liquid alternative sono nati per superare alcuni limiti, emersi dopo la Grande recessione del 2008, e possono essere un interessante investimento per i risparmiatori. Infatti, la crisi globale ha insegnato che i tradizionali portafogli 60% azioni e 40% obbligazioni non restituiscono sempre i livelli di diversificazioni sperati e le due asset class manifestano correlazioni positive durante le fasi correttive dei mercati.

Infatti, i fondi liquid alternative si focalizzano su asset class alternative alle azioni, alle obbligazioni e al cash. Le loro strategie d’investimento sono molteplici ma tutte si discostano dalle più comuni esposizioni solo long su asset class azionarie o obbligazionarie.

Le principali caratteristiche dei liquid alternative

Le strategie di investimento dei liquid alternative sono molto simili a quelle utilizzate dai fondi attivi speculativi (hedge fund). Le più comuni sono l’approccio long-short, market neutral, trend-following e momentum. Il portafoglio dei liquid alternative è principalmente composto da contratti a termine, futures, swap e opzioni di varia natura.

Nonostante la particolare gestione attiva, i liquid alternative sono fondi Ucits che offrono liquidità quotidiana o a scadenza settimanale. Di fatto, a differenza degli speculativi (hedge fund), i liquid alternative sono più vincolati nelle strategie di asset allocation, nei parametri di leva finanziaria e nella concentrazione del portafoglio e sono più trasparenti nei confronti degli investitori.

Il grande beneficio offerto dai liquid alternative è quello di consentire anche ai risparmiatori retail di esporsi a strategie attive speculative ma senza dover disporre degli ingenti capitali minimi richiesti dagli hedge fund attivi.

Inoltre, sono costruiti per offrire rendimenti il meno possibile correlati ai rischi di mercato in modo da poter restituire ritorni positivi anche in periodi di correzioni degli indici azionari o obbligazionari. Per questo motivo, possono riflettere benefici di diversificazione, di market timing ed essere pensati come prodotti rifugio nelle fasi ribassiste delle asset class.

Nel maggio del 2021 il loro patrimonio cumulato si attestava a circa 500 miliardi di dollari. Ma non sempre hanno accolto il favore degli investitori.

L’interesse altalenante degli investitori

Negli ultimi 10 anni, come si può osservare dall’istogramma, i flussi confluiti nei fondi liquid alternative (in miliardi di dollari) sono stati molto volatili.

Flussi annuali nei liquid alternative. Fonte: Morningstar Direct
Flussi annuali nei liquid alternative. Fonte: Morningstar Direct

L’interesse degli investitori europei, rappresentato dalle barre arancioni, è aumentato in corrispondenza sia della crisi dei debiti sovrani, nel 2011-2012, sia durante i Quantative Easing della BCE. D’altronde, proprio in corrispondenza di questi periodi l’investimento in obbligazioni risultava poco conveniente. Dopo il picco del 2015, i deflussi sono stati ingenti, a causa delle scarse performance di questi prodotti, e sono durati dal 2018 al 2020.

Le ragioni del parziale insuccesso

Le spiegazioni del perché i fondi liquid alternative non hanno sempre incontrato il favore degli investitori sono molteplici. Quella più evidente è la rapida ripresa degli indici azionari negli ultimi 10 anni che non ha aiutato le performance dei liquid alternative, i quali cercano di discostarsi da investimenti solo long sulle stocks.

Le altre principali motivazioni posso essere riassunte nelle seguenti :

  • Breve durata dei fondi: solitamente tendono a sciogliersi o a fondersi dopo 3 o 4 anni, non permettendo in molti casi di disporre di un solido track record delle performance
  • Effetto leva considerevole: se si abbina una strategia spesso orientata a prodotti strutturati e complessi con una leva ampia allora i rischi diventano elevati
  • Propensione relativa per i titoli value: i titoli value, maggiormente inclusi nei portafogli dei fondi liquid alternative, hanno reso storicamente meno dei titoli growth.
  • Eccessivi vincoli: rispetto agli hedge fund hanno più costrizioni nell’asset allocation. Tuttavia, dal momento che i liquid investment tentano di assomigliare ai fondi speculativi attivi, i vincoli possono essere un grande ostacolo per i gestori
  • Alte commissioni di performance: anche rispetto ai fondi attivi, i liquid alternative hanno spese in media superiori che possono essere osservate nel grafico.
Commissioni di performance dei fondi liquid alternative. Fonte: Morningstar Direct
Commissioni di performance dei fondi liquid alternative. Fonte: Morningstar Direct

Nel futuro potranno performare meglio ?

Nel 2020 i fondi liquid alternative hanno offerto il miglior rendimento dal 2009 e anche nel primo semestre del 2021 tali prodotti hanno offerto ritorni incoraggianti. 

A titolo di esempio, ricordando che RendimentoFondi mette a disposizione anche la ricerca dei migliori fondi liquid alternative per ETI (ranking) e Trendycator (timing), nel grafico si può osservare la equity line di Credit Suisse (Lux) Liquid Alternative Beta FB USD, il miglior prodotto da noi selezionato in base a tali indicatori proprietari. Dal 2013 a oggi, seguendo i segnali di ingresso e di uscita forniti da Trendycator, si sarebbe ottenuto un rendimento del 30,50%.

Credit Suisse (Lux) Liquid Alternative Beta FB USD

Credit Suisse (Lux) Liquid Alternative Beta FB USD Fonte Circoloinvestitori.it

D’altronde, le condizioni economiche stanno cambiando velocemente. Le politiche monetarie espansive potrebbero presto essere alleggerite e il rialzo dei tassi di interesse potrebbe far crollare l’azionario ormai gonfio di liquidità e con società negoziate troppo a premio rispetto ai fondamentali. Inoltre, anche i rendimenti reali delle obbligazioni potrebbero soffrire se l’inflazione non venisse opportunamente controllata e bilanciata.

Di conseguenza, un investimento in fondi liquid alternative, con strategie poco correlate all’andamento dei benchmark di mercato ed esposte a diversi scenari, si presenterebbe come un valido asset per la diversificazione di portafoglio. A maggior ragione se si considerano i probabili periodi di forte volatilità a cui potremmo assistere nell’immediato futuro.

Conclusioni

I fondi liquid alternative stanno attraversando una fase di rinascita. Se nei prossimi trimestri dovessimo assistere ad elevata inflazione, alleggerimenti delle politiche monetarie espansive e emergenze sanitarie di nuovo in ripresa, gli investimenti alternativi potrebbero diversificare correttamente i tradizionali portafogli bilanciati composti spesso da prodotti passivi.

D’altronde, le loro strategie alternative consentono di ridurre l’esposizione ai rischi finanziari, di diminuire la volatilità di portafoglio, di proteggere dai possibili drawdown eccessivi e di ottenere rendimenti positivi anche durante i cicli ribassisti del mercato.

Ovviamente, per la loro selezione bisogna tenere in considerazione anche i limiti strutturali come le alte commissioni richieste e il pericolo che vengano sciolti in un breve periodo.

Buon Circoloinvestitori.it

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L'articolo che hai appena letto è stato scritto da Marco Buonafede. Esperto di economia e finanza, ha collaborato con numerose testate giornalistiche prima di approdare a RendimentoFondi. Laureato in economia all'Università di Torino e laureato in Finanza con Lode alla Luiss Guido Carli di Roma. Dal 2022 è iscritto all'albo dei Consulenti Finanziari Indipendenti con matricola n.629663.

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