In questi giorni di fine anno stiamo proponendo ai lettori di Rendimentofondi una serie di punti di vista, tutti parimenti validi, sulle prospettive per l’andamento dell’economia globale nel 2020. Osservando il mercato per lunghi anni si acquista una certa sensibilità verso quei modelli che si ripetono ciclicamente. Oggi parleremo della “paura di rimanere esclusi”, in inglese Fear of Missing Out o FOMO. Scopriamo perché in Borsa può essere un sentimento pericoloso da provare.
I nostri lettori più affezionati ricorderanno di quante parole abbiamo speso nel nostro magazine mensile citando proprio questo aspetto fondamentale della troppa euforia. Noi preferiamo generalmente quando i titoli crescono con costanza perché è sintomo di un sentimento stabile verso quel titolo o indice. Recentemente, ne abbiamo discusso a riguardo della repentina salita del mercato cinese a inizio 2019; all’epoca esortavamo i lettori a porre la massima attenzione verso quei mercati che salgono troppo in fretta.
Per altro avevamo parlato della Cina già a settembre 2018 azzeccando in pieno la previsione di un Bottom che arrivava in concomitanza con un altro importante minimo di mercato. Di lì a poco l’Oscillatore in controtendenza ha dato l’impulso necessario alla esplosione di quel mercato.
https://www.circoloinvestitori.it/etf-lyxor-china-fr0010204081-pronto-a-ripartire/
L’euforia sui mercati è un fenomeno che ha molte declinazioni: alcuni dicono che “la marea alza tutte le barche” altri invece fanno notare come in prossimità dei picchi di mercato si assiste ad un fenomeno denominato la “paura di perdersi o di rimanere esclusi”, in inglese Fear of Missing Out o FOMO. Vediamo perché questo fenomeno può essere così pericoloso.
E’ il classico fuoco che si auto alimenta che purtroppo spesso lo si nota in prossimità dei picchi di mercato, quando cioè le persone si sentono più al sicuro: un chiaro esempio di quanto sta già accadendo è l’attenzione rivolta alle società di acquisizione per scopi speciali SPAC, di cui abbiamo parlato in un nostro recente articolo QUI>>
Eppure noi sappiamo che oggi la situazione appare diversa, il continuo rally del mercato azionario trova molte spiegazioni razionali: dalla stagionalità positiva del mercato negli anni elettorali all’ottimismo per una intesa tra USA e Cina.
Ma non dimentichiamo che quando il prossimo mercato orso arriverà, non ci sarà nulla di sospetto nel definire tesi i rapporti internazionali che oggi non sembrano tali.
Il 2019 si distingue come uno degli anni più estremi per l’ottimismo finanziario e il compiacimento nella storia; gli indici di volatilità sono ai minimi storici, mentre tutte gli indici salgono a velocità iperbolica.
Conclusioni
A conclusione vogliamo riproporvi quanto abbiamo discusso nel nostro ultimo webinar mensile: l’indice di stagionalità misurato sui 3 mercati principali (Oro,Eurostoxx50,S&P500) negli ultimi 20 anni. Questo studio è composto da una semplice raccolta dell’andamento in percentuale di questi asset mese per mese. Come detto, questo è uno studio non un indicatore o altro, dunque non abbiamo fatto altro che raccogliere certosinamente negli anni la differenza mensile tra massimo e minimo.
Stando a quanto ci raccontano i numeri, almeno i primi due mesi dell’anno non dovrebbero essere eccelsi per le borse mentre l’oro in gennaio e agosto trova i suoi mesi migliori.
Buon Circoloinvestitori.it