Hai mai sentito parlare degli ETF “socialmente responsabili”? Sempre più investitori stanno investendo in questa tipologia di prodotti, che negli ultimissimi anni stanno diventando sempre più numerosi.
Nell’articolo di oggi RendimentoFondi parlerà di questi particolari strumenti, andando ad analizzare le loro caratteristiche principali e, successivamente, portando anche due esempi concreti: due ETF sui mercati azionari globali che replicano l’indice MSCI World. Infine, per non farci mancare niente, andremo a vedere il confronto in termini di performance tra questi due speciali ETF e i due migliori ETF tradizionali sull’MSCI World, che avevamo presentato qualche settimana fa in questo articolo.
Cosa sono gli ETF ESG?
Gli ETF “socialmente responsabili”, più comunemente noti come ETF ESG, sono dei fondi che replicano l’andamento di un indice di tipo ESG, dove la sigla sta per Environmental, Social e Governance.
In altre parole, questi ETF si focalizzano sugli indici che contengono aziende che rispettano specifici criteri di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale d’impresa. Proprio per questo, sono anche chiamati ETF SRI, acronimo di Socially Responsible Investment.
Generalmente, le società appartenenti a un indice azionario di tipo ESG possono provenire da settori anche molto diversi tra di loro, ma comunque accomunati dall’impegno in sfide sociali ed ambientali. Parliamo ad esempio della riduzione di emissioni di anidride carbonica e di carbone, dello spreco di acqua, transizione a fonti di energia rinnovabili, fino ad arrivare alla lotta per i diritti umani, per l’uguaglianza sociale e per il rispetto delle diversità.
Infine, questi indici tendono a non includere titoli di società coinvolte nella produzione di alcol, di tabacco, di armi, di combustibili fossili e di energia nucleare.
Per i lettori interessati a capire nel dettaglio il funzionamento degli ETF ESG, vi consigliamo di leggere questo articolo che avevamo scritto qualche tempo fa.
Ora che abbiamo un quadro generale sugli ETF ESG, possiamo fare due esempi di ETF per capire meglio il loro funzionamento. L’esempio più immediato è costituito dai prodotti che replicano l’indice MSCI World. In particolare, andiamo ad analizzare due ETF in euro e ad accumulazione.
Amundi Index MSCI World SRI – IE (C) – LU1861134382
Il primo ETF “socialmente responsabile” che vi presentiamo sui mercati globali è l’Amundi Index MSCI World SRI – IE (C) – LU1861134382. È a replica fisica e ad accumulazione, mentre la valuta di riferimento è l’euro, dunque per gli investitori italiani ed europei non è presente il rischio di cambio. Infine, il suo TER è dello 0,18% annuo.
Replica | Fisica |
Valuta | EUR |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Frequenza di distribuzione | – |
Prezzo attuale | 76,97 € |
Dimensione del fondo | 1,302 milioni di euro |
Rischio di cambio | Non presente |
Data di lancio | 25 settembre 2018 |
Questo ETF è però di istituzione piuttosto recente, e dunque non è possibile osservare nel dettaglio il suo valore ETI. Infatti, il sistema ideato da RendimentoFondi tiene conto dell’andamento grafico degli ultimi 5 anni: in questo caso, l’ETF ha poco meno di tre anni, e sarà necessario ancora un po’ di tempo per potere avere un valore numerico preciso.
Nonostante questo, nel grafico qui sotto possiamo vedere come nella sua breve vita il fondo è stato in grado di generare profitti, anche precedentemente al crollo dei mercati di marzo 2020.
iShares MSCI World SRI UCITS ETF EUR (Acc) – IE00BYX2JD69
Il secondo fondo a tema SRI che RendimentoFondi vi presenta è l’iShares MSCI World SRI UCITS ETF EUR (Acc) – IE00BYX2JD69, che presenta caratteristiche molto simili al precedente. Si tratta infatti di un ETF a replica fisica, ad accumulazione, ed è scambiato in euro, quindi anche in questo caso non c’è il pericolo del rischio di cambio per gli investitori italiani ed europei.
Replica | Fisica |
Valuta | EUR |
Politica di distribuzione | Accumulazione |
Frequenza di distribuzione | – |
Prezzo attuale | 8,70 € |
Dimensione del fondo | 3,129 milioni di euro |
Rischio di cambio | Non presente |
Data di lancio | 12 ottobre 2017 |
Sempre come l’Amundi Index MSCI World SRI, però, anche l’iShares MSCI World SRI è piuttosto recente e dunque non presenta un valore ETI. Essendo stato istituito ad ottobre 2017, si tratta di aspettare poco più di un anno. Per questo motivo, vediamo l’andamento grafico qui sotto, che comunque è piuttosto eloquente sulla direzione che prenderà l’ETI, qualora il fondo dovesse continuare con questo trend: l’andamento è stato sempre positivo, ad eccezione del crollo di marzo 2020, comune a molti prodotti finanziari per le ragioni che tutti conosciamo.
Il confronto: meglio gli ETF ESG o quelli tradizionali?
La scelta di investire in ETF ESG potrebbe non essere solamente etica: agli occhi degli investitori potrebbe essere molto più vantaggiosa in termini di performance economica. Ma è davvero così?
Per scoprirlo, noi di RendimentoFondi abbiamo messo a confronto i due prodotti appena presentati con quelli tradizionali sul MSCI World. Per rendere i giochi ancora più interessanti, non abbiamo preso due fondi a casaccio, anzi: abbiamo selezionato i due ETF in euro migliori sul MSCI World, che avevamo già presentato in questo articolo di inizio giugno.
Il primo ETF in questione è il Lyxor MSCI World UCITS ETF – Dist – FR0010315770: è un fondo a distribuzione semestrale, con un TER leggermente superiore ai due fondi precedenti (0,30% annuo). Il secondo è invece il l’Amundi MSCI World UCITS ETF EUR (C) – LU1681043599, un fondo ad accumulazione, con un TER dello 0,38%, dunque il più alto dei quattro fondi considerati.
Oltre a questi elementi, per valutare quale ETF ha avuto la migliore performance basta confrontare il loro storico. Vi ricordiamo che i lettori abbonati possono confrontare ogni strumento finanziario presente su RendimentoFondi nella sezione “I miei confronti”, accessibile da qui.
Come possibile osservare dall’immagine qui sotto, la tabella di confronto mostra sulla destra il rendimento in termini percentuali di ciascun ETF. Occorre poi ricordare che se considerassimo come data iniziale l’istituzione del primo ETF, però, avremmo come risultato un’analisi non corretta, perché questo ETF avrebbe un vantaggio di performance non indifferente, risultando per forza di cose il migliore.
Per un confronto vero e proprio, dunque, bisogna azzerare lo storico di tutti i titoli alla data di partenza di quello con minor storico, ovvero il 17 giugno 2019. Il risultato, che rappresenta una strategia Buy&Hold, è visibile nell’immagine qui sotto.
Il risultato è che i due ETF ESG globali hanno battuto gli ETF tradizionali globali in termini di performance. Non solo: i due fondi “socialmente sostenibili” hanno avuto una performance quasi identica. Vediamo infatti le performance nel dettaglio:
- Amundi Index MSCI World SRI – IE (C) – LU1861134382 (in azzurro): +44,15%
- iShares MSCI World SRI UCITS ETF EUR (Acc) – IE00BYX2JD69 (in arancio): +44,12%
- Amundi MSCI World UCITS ETF EUR (C) – LU1681043599 (in nero): +41,59%
- Lyxor MSCI World UCITS ETF – Dist – FR0010315770 (in verde): +36,21%
Il discorso cambia invece se andiamo a confrontare la performance da inizio 2021 a oggi: quest’anno infatti gli ETF tradizionali stanno performando leggermente meglio, come mostrato nell’immagine seguente.
- Amundi MSCI World UCITS ETF EUR (C) – LU1681043599 (in nero): +20,28%
- Lyxor MSCI World UCITS ETF – Dist – FR0010315770 (in verde): +19,35%
- Amundi Index MSCI World SRI – IE (C) – LU1861134382 (in azzurro): +19,16%
- iShares MSCI World SRI UCITS ETF EUR (Acc) – IE00BYX2JD69 (in arancio): +18,75%
Conclusioni
Oggi abbiamo visto cosa sono gli ETF ESG e i due esempi migliori per quanto riguarda i mercati globali (MSCI World Index) e investimenti esclusivamente in euro. In termini di performance abbiamo visto come dall’inizio questi particolari prodotti hanno battuto gli ETF tradizionali, con una differenza di anche 7/8 punti percentuali.
Il discorso invece cambia se consideriamo esclusivamente il 2021: in questo ultimo caso, gli ETF tradizionali sui mercati globali hanno performato meglio, anche se con una percentuale davvero di poco superiore. Inoltre, bisogna tenere conto che, come abbiamo visto, questi ETF “classici” hanno costi di gestione superiori agli ETF ESG.
In ogni caso, gli ETF ESG si sono dimostrati essere delle valide alternative per quanto riguarda gli investimenti globali, avendo una performance piuttosto simile a quelli tradizionali: il valore aggiunto è sicuramente l’eticità dell’investimento.
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