Una delle enormi potenzialità delle ultime novità introdotte su RendimentoFondi.it è senza ombra di dubbio quella di poter confrontare in tempo reale le tabelle di tutti gli strumenti, siano ETF o fondi, con tanto di statistiche di performance, stato del Trendycator, valore di ETI e via di seguito.
Uno dei possibili modi per sfruttare tutta questa potenza è fare confronti mirati sui possibili candidati da inserire nel proprio portafoglio. A mero titolo di esempio abbiamo preso due ETF azionario USA e li abbiamo messi a confronto. Ci sarà un vincitore? Oppure il confronto ci porterà a valutare con maggior consapevolezza il nostro approccio agli investimenti?
Abbiamo selezionato per il confronto l’ETF Ossiam Us Minimum Variance LU0599612685 il quale è accreditato di un ETI pari a 9,19 ed è in posizione Long secondo il modello Trendycator da 25 settimane con una performance dall’ingresso pari a poco più dell’11%.

Il secondo è l’ETF Db X-Trackers SP 500 LU0490618542 il quale è accreditato di un ETI pari a 12,12 ed è in posizione Long secondo il modello Trendycator da 21 settimane con una performance dall’ingresso pari al 3,48%.

Mettiamo quindi a confronto i due ETF e scopriamo delle cose molto interessanti. Vediamo innanzitutto gli indici di redditività, che sono poi quelli che ogni investitore guarda in prima battuta per capire se lo strumento performa bene o performa male.

Chi è il migliore?
Prima di rispondere, valutiamo meglio e in modo combinato gli elementi scaturiti dall’analisi. Innanzitutto, consideriamo che il confronto è fatto oggi con la tradizionale volatilità del mese di agosto che si è fatta sentire e ha quindi messo sotto pressione l’azionario nel breve termine.
Logica conseguenza, a parità – largo circa – di settimane Long in base al modello Trendycator, il Minimum Variance si è comportato meglio perché per sua costruzione ha “tagliato” la volatilità negativa. Verrebbe quindi da dire che il vincitore è lui.
Tuttavia, allargando il periodo di osservazione, si vede chiaramente come a partire dalla redditività a 3 anni e a5 anni la situazione si ribalta e il Db X-Trackers SP 500 fa meglio dell’Ossiam. E quindi, chi vince davvero questa “sfida”?
In realtà non c’è un vincitore né un vinto: abbiamo messo volutamente a confronto due ETF con differente grado di rapporto rischio/rendimento pur appartenendo alla stessa categoria. Infatti, per un investitore prudente che mira a contenere la volatilità è sicuramente meglio l’Ossiam Minimum Variance, posto che nel breve può fare addirittura meglio e sul lungo di fatto ha uno scarto non troppo importante con il Db X-Trackers SP 500.
Decisamente più importante la differenza sui 3 anni, ma naturalmente con un rischio maggiore e quindi ecco che il Db X-Trackers SP 500 sarebbe certamente stato meglio per un investitore dall’appeal più aggressivo.
In conclusione, questo semplice ma illuminante confronto mette in chiara evidenza come spesso e volentieri sia l’attitudine all’investimento il criterio preferibile per valutare e analizzare gli strumenti finanziari. Sia chiaro, è ovvio che i numeri vanno valutati e confrontati in modo scientifico e obiettivo, ma è altrettanto ovvio che il rapporto rischio/rendimento non va mai perso di vista e deve essere la bussola per l’investitore consapevole.